ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09610

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 528 del 22/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: SGARBI VITTORIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Data firma: 22/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/06/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09610
presentato da
SGARBI Vittorio
testo di
Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   SGARBI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nel 2014 la direzione distrettuale antimafia della procura di Reggio Calabria, in relazione all'indagine che mirava a individuare eventuali favoreggiatori della latitanza di Amedeo Matacena, nonché eventuali fiancheggiatori in Libano di Marcello Dell'Utri, ha sottoposto a indagine, con metodi e modalità che risulteranno illegali, Vincenzo Speziali, cittadino italiano con passaporto libanese, dal 2004 residente a Beirut coniugato con la cittadina libanese Joumana Raymond Rizk;

   l'indagine ipotizzava a carico di Speziali un fumoso e generico reato di «interferenza di potestà di uno Stato Sovrano», – il Libano – si basava principalmente su dichiarazioni, secondo Speziali, infondate di un colonnello della Guardia di finanza, Paolo Costantini, all'epoca capocentro dei servizi italiani di stanza all'ambasciata italiana degli Emirati Arabi ad Abu Dhabi;

   la vera «interferenza di potestà di uno Stato sovrano», alla luce degli atti dell'indagine, è risultata quella della Dda di Reggio Calabria, ed in particolare del titolare dell'indagine che, a giudizio dell'interrogante, in spregio alle più elementari regole del diritto internazionale, in palese violazione delle leggi italiane e libanesi, ha disposto indagini sul territorio di uno Stato sovrano, senza averne alcun potere, in maniera che sarebbe clamorosamente abusiva e dunque illegale, sottoponendo tra l'altro ad intercettazioni telefoniche abusive, le utenze di Speziali e della consorte Rizk;

   le autorità inquirenti libanesi, sulla scorta di specifici riscontri sollecitati dagli avvocati dell'indagato, hanno sempre escluso qualsiasi coinvolgimento di Speziali in particolare con riguardo alla permanenza in Libano di Dell'Utri, con il quale non ha intrattenuto alcun tipo di comunicazioni. Circostanze tutte certificate dalla procura presso la Suprema Corte Libanese;

   nonostante la completa estraneità ai fatti contestati, la Dda di Reggio Calabria, per il tramite del titolare dell'indagine, il Pm Lombardo – che si è sempre rifiutato d'interrogare Speziali, nonostante ripetute richieste dei suoi legali – piuttosto che procedere all'archiviazione, ha tenuto «sospeso» l'indagato, senza alcuna ragione, per ben 4 anni, sostanzialmente costringendolo – per ritornare in Italia – a patteggiare una pena per un reato inesistente, oltre che mai commesso;

   tutti gli atti di questa assurda indagine sono depositati presso la Corte di cassazione, il Csm e la procura della Repubblica di Roma, con un dettagliato esposto depositato il 30 luglio del 2018;

   il sostituto procuratore Lombardo avrebbe disposto e autorizzato accertamenti tecnici investigativi sul territorio di uno Stato straniero, con l'utilizzo di strumenti tecnici in violazione della segretezza delle conversazioni di cittadini stranieri, ponendo in essere, in sostanza, atti illegittimi e vessatori nei confronti di Speziali, come per esempio non aver proceduto all'archiviazione, stante l'assoluta mancanza di prove solo per costringerlo a un patteggiamento;

   in ragione delle gravi violazioni commesse ai danni della cittadina straniera Rizk, consorte di Speziali, è stato presentato formale esposto alle autorità giudiziarie libanesi, contro Lombardo e Francesco Curcio, sostituto procuratore nazionale antimafia, per il reato di «intercettazioni e divulgazione di telefonate in violazione del disposto degli articoli 1, 2, 3 e 17 legge 140/99» –:

   se il Ministro della giustizia non ritenga opportuno disporre una ispezione presso la direzione distrettuale antimafia della procura di Reggio Calabria;

   quali iniziative siano state adottate nei confronti dell'ex Capocentro dei servizi italiani negli Emirati Arabi, il Colonnello Costantini, quali incarichi lo stesso ricopra attualmente e se, alla luce delle dichiarazioni contro Speziali, che, secondo il medesimo, risulterebbero infondate, ritengano compatibile la sua permanenza all'interno di una struttura delicata quali sono i Servizi italiani.
(4-09610)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inchiesta giudiziaria

prova

cittadino straniero