ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09590

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 526 del 18/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: CASSINELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09590
presentato da
CASSINELLI Roberto
testo di
Venerdì 18 giugno 2021, seduta n. 526

   CASSINELLI e BAGNASCO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   è noto come la condizione penitenziaria nazionale sia in una soglia di prima attenzione come attestano l'interesse del Parlamento europeo, le varie manifestazioni per mantenere accesa l'attenzione sul carcere e i reiterati interventi del Capo dello Stato;

   la Liguria, composta da 6 istituti e una scuola di polizia penitenziaria, ha un sistema penitenziario regionale in forte sofferenza per l'assenza di un punto di riferimento territoriale, essendo stato abolito il provveditorato regionale ligure e considerata anche l'assenza della casa circondariale di Savona soppressa nel 2015, l'assenza di una R.e.m.s. (la quale, benché ultimata da anni sul territorio di Calice al Cornoviglio, in provincia della Spezia, non sarebbe stata ancora consegnata e nulla si sa sui tempi di consegna), una comprovata carenza d'organico della polizia penitenziaria, una tipologia variegata di detenuti che mal si concilia con le strutture penitenziarie e i supporti a disposizione;

   sono presenti 900 poliziotti penitenziari su un organico di 971 unità mentre a oggi, i detenuti presenti nelle carceri liguri sono 1.330 a fronte della possibilità di ospitarne 1.100 nelle sei strutture presenti in Liguria;

   si registra la carenza in Liguria di 35 unità tra le figure professionali indispensabili per la ordinaria gestione dell'istituto, principalmente dei detenuti, tra cui quella dei funzionari giuridico-pedagogici, funzionari contabili e tecnici. Si tratta di dati che impediscono la normalità del servizio e la garanzia di poter effettuare quello che la norma prevede a sostegno dei detenuti;

   risulta critica la variegata popolazione detenuta costituita soprattutto da soggetti psichiatrici e tossicodipendenti, senza contare l'elevata percentuale di detenuti stranieri che amplificano il livello d'attenzione su divieti d'incontro, sulle opposte fazioni, le etnie diverse e le esigenze socio-culturali;

   mancano adeguati supporti tecnologici per favorire il ritrovamento di telefoni cellulari con la dotazione di strumenti per inibirne la frequenza, così come utile sarebbe potenziare i controlli ai varchi d'accesso con scanner di ultima generazione;

   mancano i direttori in due istituti (Genova Marassi e Genova Pontedecimo) mentre alla Spezia, il direttore è presente per tre giorni settimanali. Inoltre, a quanto consta agli interroganti, a breve anche la struttura di Imperia sarà privata del suo dirigente in quiescenza per raggiunti limiti d'età. Gli istituti vacanti sono retti da direttori che, a scavalco, dividono la titolarità con un altro istituto –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo, anche normative, in relazione alla problematica descritta affinché si possa mettere in pratica la rimodulazione dell'organico della polizia penitenziari e delle figure professionali fino alla dotazione prevista, e affinché sia consentito al distaccamento di Genova di avere «potere di firma» per gli atti ordinari di ufficio, nonché per velocizzare l'edificazione del carcere di Savona e l'apertura della R.e.m.s. di Calice al Cornoviglio.
(4-09590)