ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09588

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 526 del 18/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 18/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09588
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 18 giugno 2021, seduta n. 526

   CIRIELLI. — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, recante «Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno» – convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18 – ha introdotto all'articolo 7-bis «i principi per il riequilibrio territoriale»;

   l'obiettivo era di destinare al Mezzogiorno con riferimento ai programmi di spesa delle amministrazioni centrali un volume complessivo annuale di stanziamenti ordinari in conto capitale proporzionale alla popolazione di riferimento: la popolazione del Mezzogiorno rappresenta circa il 34 per cento di quella nazionale calcolata sul dato Istat dell'anno precedente;

   la clausola sulla quota di risorse pubbliche destinate agli investimenti e prevista nel cosiddetto decreto Mezzogiorno del 2016, tuttavia, sembrerebbe rimasta fino ad oggi inattuata, e solamente con le più recenti modifiche introdotte nella legge di bilancio per il 2020 è stata rafforzata, passando da un sistema di mero monitoraggio ex post di aderenza al principio di riequilibrio territoriale, senza reale cogenza, a un vincolo normativo stringente per l'amministrazione;

   in particolare, la nuova formulazione dell'articolo 7-bis, comma 2, del cosiddetto decreto Mezzogiorno stabilisce che ogni ripartizione di fondi, comunque denominati, finalizzati alla crescita o al sostegno degli investimenti da assegnare sull'intero territorio nazionale che non abbia criteri o indicatori di attribuzione deve essere disposta dalle amministrazioni centrali ex ante in conformità all'obiettivo di destinare agli interventi nel territorio delle otto regioni meridionali un volume complessivo di stanziamenti ordinari in conto capitale almeno proporzionale alla popolazione di riferimento;

   inoltre, al fine di ridurre il divario infrastrutturale che impatta sullo sviluppo socio-economico delle regioni meridionali, l'articolo 7-bis, comma 2-ter, del decreto in parola ha ricompreso nell'ambito di applicazione del vincolo di ripartizione territoriale a beneficio delle regioni del Mezzogiorno i contratti di programma di ANAS e Rete ferroviaria italiana (RFI);

   secondo la nota Svimez del marzo 2017, se dal 2009 al 2015, fosse stata attivata la norma contenuta nel Decreto Mezzogiorno, che, a partire dal 2018, destina alle regioni meridionali ma quota della spesa ordinaria in conto capitale delle amministrazioni centrali proporzionale alla popolazione, il PIL del Sud avrebbe praticamente dimezzato la perdita accusata (-5,4 per cento invece che -10,7 per cento) e l'occupazione sarebbe diminuita non di mezzo milione ma di circa 200 mila unità;

   tale proiezione permette di comprendere l'importanza dell'articolo 7-bis, la cui applicazione consentirebbe di correggere una deriva penalizzante per le aree deboli e un aumento di efficienza ed efficacia della spesa pubblica –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di verificare:

    a) se il decreto-legge n. 243 del 2016, come convertito in legge e successivamente modificato, sia effettivamente e pienamente applicato e, in caso affermativo, da quanto tempo;

    b) i dati annui Istat circa la percentuale della popolazione meridionale utilizzati nel calcolo;

    c) l'ammontare annuo globalmente erogato alle regioni meridionali segmentato per regione;

    d) che i contratti di programma tra il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Anas e quelli tra il medesimo dicastero e Rete ferroviaria italiana spa siano predisposti in conformità all'obiettivo della riduzione del divario territoriale come previsto dall'articolo 7-bis, comma 2-ter, del decreto-legge n. 243 del 2016;

    e) l'esistenza di arretrati e, nel caso, la loro quantificazione seguendo la ripartizione per ciascuna amministrazione centrale;

   quali iniziative intenda porre in essere per recuperare gli eventuali ritardi nell'applicazione della predetta clausola.
(4-09588)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

sviluppo sociale

amministrazione centrale