ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 526 del 18/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021
GERMANA' ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 18/06/2021
Stato iter:
22/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2021
PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/11/2021

CONCLUSO IL 22/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09578
presentato da
ZOFFILI Eugenio
testo di
Venerdì 18 giugno 2021, seduta n. 526

   ZOFFILI, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GERMANÀ, GOLINELLI, LIUNI e LOSS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il problema dell'eccessiva proliferazione di cinghiali è diffuso su tutto il territorio nazionale, ma colpisce in modo particolare la Lombardia, la provincia di Como capoluogo compreso, e nei giorni scorsi ci sono stati avvistamenti anche nella città di Erba; gli ungulati sono stati fotografati vicino all'oratorio della frazione di Buccinigo e hanno distrutto con il loro passaggio alcune coltivazioni nei campi della zona;

   sono innumerevoli gli episodi che dimostrano l'elevata pericolosità di questi animali; aggressioni a persone a passeggio e ad animali domestici sono quasi all'ordine del giorno nella provincia di Como, come le devastazioni alle coltivazioni e ai foraggi;

   ogni giorno, infatti, sulla stampa locale, in particolare su La Provincia di Como, si leggono articoli di avvistamenti e incontri ravvicinati, anche con interi branchi, come l'episodio capitato ad un uomo che stava camminando con i suoi 3 cani verso i sentieri che portano al Parco della Spina Verde in zona Monte Olimpino, quando improvvisamente è stato circondato da un branco di cinghiali, oppure il caso di una donna che si è trovata a distanza ravvicinata da 4 cinghiali di grossa taglia;

   con precedenti atti di sindacato ispettivo (n. 3-02037 - n. 4-08859 - n. 4-09230) gli interroganti hanno evidenziato come il lockdown e le misure di contenimento del Covid-19 abbiano causato in tutta Italia un incremento abnorme della fauna selvatica, che a sua volta ha generato una carenza di cibo per cui gli animali si avventurano ormai, spinti dalla fame, dentro i centri abitati e invadono le strade provocando incidenti;

   i cinghiali stanno diventando un'emergenza che come tale va affrontata; si rende, quindi, sempre più urgente intervenire con un piano di contenimento che ristabilisca l'equilibrio naturale perduto da troppo tempo per mancanza di un predatore naturale;

   a parere degli interroganti risulta prioritario anche modificare la legge n. 157 del 1992, consentendo a regioni e province autonome di abilitare, previa frequenza di appositi corsi, dei controllori muniti di licenza per l'esercizio venatorio, al fine di monitorare e contenere la presenza di cinghiali, ungulati e nocivi sul territorio nazionale, così da evitare ulteriori ingenti danni all'agricoltura, all'equilibrio ambientale e preservare, soprattutto, l'incolumità delle persone –:

   se intendano, per quanto di competenza, adottare iniziative per risolvere urgentemente per risolvere il grave problema anche attraverso la modifica della legge n. 157 del 1992, al fine di controllare e contenere la presenza di cinghiali, ungulati e nocivi sul territorio nazionale, prima che una situazione già emergenziale possa assumere contorni ancora più gravi.
(4-09578)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 22 novembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 600
4-09578
presentata da
ZOFFILI Eugenio

  Risposta. — Si fa riferimento all'atto di sindacato ispettivo indicato in esame con il quale si chiede di conoscere eventuali iniziative per risolvere urgentemente la problematica relativa all'incremento delle popolazioni di ungulati selvatici, anche attraverso la modifica della legge n. 157 del 1992, al fine di controllare e contenerne la presenza sul territorio nazionale.
  Al riguardo, si comunica che questa Amministrazione condivide le preoccupazioni dell'interrogante, anche alla luce della diffusione, in tutta Europa, della peste suina africana (Psa) e del grande rischio di espansione, anche nel nostro Paese, a causa dell'eccessiva proliferazione di cinghiali, unanimemente riconosciuto come principale vettore della malattia.
  In considerazione del pericolo emergente di una vera emergenza sanitaria, il Ministero ritiene necessario una iniziativa di carattere normativo finalizzata alla riduzione del rischio contagio, che deve necessariamente vedere il coinvolgimento del Ministero della salute.
  Ad ogni buon conto, le regioni, laddove necessario, possono già ora provvedere al contenimento dei cinghiali, applicando le disposizioni contenute nel comma 5 dell'articolo 11-
quaterdecies del decreto-legge 30 settembre n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, per effettuare piani di abbattimento selettivi senza limiti temporali.
  A ciò si aggiunga che, con nota congiunta dei Ministeri della salute, delle politiche agricole alimentari e forestali e della transizione ecologica n. 9987 del 21 aprile 2021, è stato trasmesso alle regioni un documento di indirizzo tecnico denominato «Gestione del cinghiale e Peste Suina Africana: Elementi essenziali per la redazione di un piano di gestione» che si prefigge di fornire un supporto specifico nella redazione e nell'aggiornamento dei singoli Piani regionali di gestione degli ungulati.
  Con specifico riferimento al profilo sollevato dall'interrogante, afferente a modifiche normative alla legge n. 157 del 1992, è necessario segnalare che è intervenuta la sentenza della Corte Costituzionale n. 21/2021 che consente alle regioni l'utilizzo di soggetti diversi da quelli previsti dall'articolo 19, comma 2 della citata legge.
  Nello specifico, la Corte Costituzionale – pronunciandosi nel giudizio di legittimità formulato dal Tar Toscana sugli articoli 37, commi 3, 4, 4-
ter e 4-quater della legge regionale Toscana 12 gennaio 1994, n. 3, per interventi di tutela della produzione agricola e zootecnica – sembra aprire all'utilizzo di altri soggetti (cosiddetto coadiutori) a condizione che abbiano frequentato appositi corsi di preparazione organizzati dalla regione sulla base di programmi concordati con Ispra.
  Inoltre, per quanto concerne la problematica del risarcimento danni, informo che è già oggi possibile ottenere gli indennizzi nei limiti del regime
de minimis, fino a 25.000 euro nel triennio per impresa.
  Segnalo, infine, che le regioni stanno già legiferando in linea con la citata sentenza della Corte Costituzionale.
  

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali: Stefano Patuanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

revisione della legge

animale domestico

terreno agricolo