ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09565

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 526 del 18/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 21/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/06/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/06/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/06/2021

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 30/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09565
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Venerdì 18 giugno 2021, seduta n. 526

   CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   come noto, secondo le disposizioni vigenti della Convenzione di Dublino i richiedenti il titolo di rifugiato che arrivano nel territorio dell'Unione europea devono essere ospitati esclusivamente dal Paese di primo approdo;

   a mezzo stampa si apprende che, dopo una breve sospensione a causa della pandemia da Covid-19, il Governo tedesco ha ricominciato a rispedire in Italia gli immigrati provenienti dal nostro territorio nazionale;

   in tal senso, si apprende anche che il Bundestag ha approvato una risoluzione che respinge, in ogni caso, l'ipotesi di accoglienza nei confronti degli immigrati sbarcati sulle coste italiane;

   sul fronte marittimo, invece, proseguono ininterrotti gli sbarchi di immigrati presso il porto di Lampedusa, secondo l'usuale modus operandi con il quale i barchini utilizzati per il trasferimento vengono abbandonati ai confini con le acque territoriali nazionali per costringerne il recupero da parte della Guardia costiera;

   senza l'intervento delle forze dell'ordine, come evidenziato a mezzo stampa, vi è anche il rischio che i migranti si disperdano anche prima dei controlli sanitari, con evidenti pregiudizi nei confronti della salute pubblica;

   in un solo giorno, secondo i dati a disposizione, si sono registrati oltre 600 sbarchi;

   tale fenomeno, in assenza di meccanismi di controllo legali e di hotspot nelle aree di partenza, rischia di aggravare ulteriormente la capacità e possibilità di assorbimento di individui stranieri nel nostro Paese con grave pregiudizio dell'ordine pubblico e delle possibilità di integrazione dei migranti medesimi;

   l'azione politica perpetrata dalle Autorità tedesche costituisce una nuova fonte di difficoltà per lo Stato italiano, anche alla luce delle difficoltà costituite dalla gestione della crisi pandemica da Covid-19 –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza intenda assumere per:

   a) promuovere una pronta revisione della Convenzione di Dublino, tale da evitare l'utilizzo dell'Italia come «centro di accoglienza» continentale degli immigrati sbarcati in Unione europea attraverso canali informali e di dubbia legalità, anche alla luce delle reiterate istanze di riforma dei meccanismi di gestione delle migrazioni nell'Unione europea sollevate da parte di esponenti di maggioranza e del Governo medesimo;

   b) tutelare i confini nazionali da sbarchi non autorizzati, anche verificando l'eventuale ruolo svolto dalle Ong come facilitatori degli sbarchi medesimi;

   c) garantire la tutela dell'ordine pubblico e monitorare le attività degli individui sbarcati e re-inviati in Italia secondo quanto espresso in premessa.
(4-09565)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo sanitario

integrazione dei migranti

sanita' pubblica