ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09557

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 525 del 16/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: SIRACUSANO MATILDE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 14/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09557
presentato da
SIRACUSANO Matilde
testo di
Mercoledì 16 giugno 2021, seduta n. 525

   SIRACUSANO e ZANETTIN. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 17 marzo 2021, il processo per la presunta corruzione internazionale legata all'acquisizione, da parte delle società Eni e Shell, dei diritti di esplorazione del blocco petrolifero Opl 245 in Nigeria si è concluso: infatti, i giudici della VII sezione penale del tribunale di Milano hanno emesso la sentenza, assolvendo tutti gli imputati per l'insussistenza del fatto;

   tuttavia, la vicenda non sembrerebbe poter essere ancora archiviata, poiché la procura di Brescia ha avviato un'indagine nei confronti dei vertici della procura di Milano, ritenendo che questi abbiano occultato – al giudice e alla difesa – un filmato pertinente a documenti e testimonianze rese in aula da un teste;

   in particolare, nel sopracitato filmato, il teste dichiarava che avrebbe denunciato l'amministratore delegato di Eni per gettare, fango e per ricattarlo e, stando a quanto riportato dalla stampa, i pubblici ministeri, pur essendo a conoscenza dell'esistenza di tale prova, davanti alla richiesta di acquisizione di uno dei legali, si erano opposti, ritenendo che fosse irrilevante;

   di diverso avviso fu il tribunale che, invece, lo fece acquisire per poi considerarlo decisivo ai fini dell'assoluzione degli imputati;

   posto che, laddove i fatti sin qui riportati fossero confermati, si potrebbe configurare il reato di rifiuto di atti d'ufficio (ex articolo 328 del codice penale), su cui è competente in via esclusiva l'autorità giudiziaria, v'è da chiedersi come mai non siano stati avviati ne frattempo approfondimenti circa la rilevanza disciplinare di tali comportamenti –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, anche di natura ispettiva, intenda adottare in relazione ai fatti riportati in premessa.
(4-09557)