Legislatura: 18Seduta di annuncio: 525 del 16/06/2021
Primo firmatario: MAGGIONI MARCO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021 BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021 GERMANA' ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021 GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021 LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
- MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/06/2021
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/06/2021
MAGGIONI, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GERMANÀ, GOLINELLI, LIUNI, LOSS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
l'aumento della fauna selvatica rappresenta una vera e propria emergenza nazionale: nutrie, cinghiali, caprioli ed altre specie sono sempre più frequentemente causa di disagi per le aziende agricole;
i cinghiali, ad esempio, nel nostro Paese sono passati da 900 mila capi nel 2010 a quasi 2 milioni di oggi (+111 per cento) con un trend in continuo aumento, provocando giorno dopo giorno danni ingenti e mettendo a repentaglio la vita delle persone nelle strade e ingenti danni alle coltivazioni nelle campagne;
in merito ai risarcimenti, gli orientamenti della Commissione europea stabiliscono che sono da considerarsi compatibili con il mercato interno gli aiuti destinati a indennizzare i danni causati da animali protetti, se tali aiuti rispettano i princìpi di valutazione comuni e le condizioni indicate negli orientamenti stessi. L'aiuto ammesso è pari al 110 per cento sia dei danni diretti subiti dall'azione della specie protetta sia, alla luce delle recenti modifiche, dei costi indiretti sostenuti;
il 6 giugno 2018 lo Stato italiano ha notificato alla Commissione europea uno schema di decreto, del Ministero delle politiche agricole, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da utilizzare come base giuridica per la notifica, da parte degli enti concedenti, del regime nazionale sui danni da fauna selvatica protetta;
con decisione C (2019) 772 del 2019, la Commissione europea ha informato il Governo italiano di non sollevare obiezioni nei confronti del regime di aiuti notificato e, conseguentemente, con nota 9791 del 26 febbraio 2019 il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha comunicato di aver attivato la procedura per la trasmissione alla Conferenza unificata dello schema di decreto interministeriale, che costituisce la base giuridica del regime di aiuto;
come riportato dall'assessore all'agricoltura di regione Lombardia, già dalla fine del 2019 è stato predisposto un decreto interministeriale che prevede la possibilità di risarcire le imprese attive nella produzione agricola primaria che abbiano subìto danni ad attrezzature, infrastrutture e bestiame, arrecati da qualsiasi animale che risulti «protetto» dalla legislazione unionale o da quella nazionale. Risultano pertanto contemplate anche specie diverse da quelle individuate dalle direttive «Habitat» i cui danni possono essere compensati, purché intervenuti sul territorio di un'area protetta;
per quanto concerne invece i danni provocati da animali non protetti in aree esse stesse non protette, è possibile soltanto l'indennizzo attraverso gli aiuti in regime de minimis. In tale ambito, a seguito della modifica del regolamento (UE) 1408/2013, il massimale per beneficiario è stato innalzato a 25.000 euro;
detto provvedimento conclude l'iter di definizione del regime di aiuti di Stato per l'indennizzo dei danni provocati da animali protetti e fornisce una risposta sistematica in materia di danni da fauna selvatica al settore agricolo, nel contesto dei parchi nazionali e regionali, come nel resto del territorio nazionale –:
se siano a conoscenza della situazione e se non intendano assumere le iniziative di competenza per adottare al più presto, il decreto sopra citato, al fine di poter procedere ai risarcimenti per i soggetti danneggiati da fauna selvatica protetta.
(4-09556)