ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09526

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 524 del 15/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: TATEO ANNA RITA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 15/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09526
presentato da
TATEO Anna Rita
testo di
Martedì 15 giugno 2021, seduta n. 524

   TATEO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   come denunciano in un documento unitario le organizzazioni sindacali di polizia penitenziaria Sappe, Osapp, Uilpa e Sippe, la gravissima carenza d'organico esistente nell'istituto penitenziario di Bari, ha fatto venir meno ogni sicurezza all'interno dello stesso anche costringendo i lavoratori di polizia penitenziaria a turni massacranti che oramai vedono stabilmente le 8 ore di lavoro, con situazioni frequenti di 12 ed anche 16 ore; la situazione di questo istituto penitenziario, da sempre istituto di rilevanza strategica per le diverse situazioni dei clan contrapposti delle sezioni alta sicurezza mette il personale tutto in condizioni di grave rischio, senza che vi sia un adeguato numero di uomini utili ad affrontare le emergenze quotidiane;

   la sede barese, è l'unica, nella regione Puglia, a non aver ottenuto almeno l'organico stabilito dalla «legge Madia» pari a 276 unità, poiché alla data attuale amministra 256 unità di cui 12 sono distaccate presso la sede del Prap ricucendo, quindi, l'organico gravemente insufficiente di oltre 32 unità, in larga percentuale carente nel ruolo degli agenti assistenti. Tale situazione determina gravi rischi per la sicurezza e porta il personale a subire stress correlato all'attività lavorativa: fattispecie assolutamente inaccettabile e non più sostenibile;

   con la struttura sanitaria Sai, l'istituto barese è diventato un ospedale, raggruppando detenuti di grosso calibro criminale appartenenti alla criminalità organizzata di tutte le regioni italiane, creando nei reparti detentivi problemi di sicurezza, poiché gli stessi non vengono ricoverati presso il Sai ma assegnati ai reparti dell'istituto, in quanto il Dipartimento vi assegna i predetti con la dicitura annessi al Sai. La struttura sanitaria non riesce a far fronte compiutamente alle esigenze specifiche di settore e, quotidianamente, produce ricoveri esterni e decine di visite ambulatoriali nelle strutture sanitarie esterne, svuotando il carcere dei pochi agenti rimasti in servizio, tenuto conto della gravissima carenza d'organico;

   le delegazioni sindacali esprimono anche il disagio di tutto il personale della polizia penitenziaria che, oltre alla gravissima carenza presente, deve surrogare anche le attività del personale amministrativo ormai non più rimpiazzato con i numerosi pensionamenti raggiunti a seguito della «quota 100» e, soprattutto, con il sovraccarico di lavoro procurato dalle tantissime visite ambulatoriali e dai ricoveri in regime d'urgenza messi in atto dall'area sanitaria della struttura penitenziaria barese, in capo alla Asl competente –:

   se il Ministro interrogato intenda procedere all'assegnazione immediata di almeno 80 unità di polizia penitenziaria nelle prossime assegnazioni che avverranno a seguito del completamento dei corsi di formazione in essere, per integrare sia il personale in servizio in istituto, che quello assegnato all'Ntp provinciale;

   se ritenga opportuna la celere edificazione di un nuovo penitenziario a Bari e se intenda fornire elementi in merito alle tempistiche di attuazione di un eventuale progetto di costruzione, in quanto l'edificio attuale, che risale ai primi del '900, presenta problemi strutturali e risulta fatiscente e non adeguato a garantire standard sostenibili di vivibilità per i detenuti e di operatività per gli agenti di polizia.
(4-09526)