ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09525

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 524 del 15/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: MATURI FILIPPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 15/06/2021
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/06/2021
Stato iter:
01/08/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2021
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2021

CONCLUSO IL 01/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09525
presentato da
MATURI Filippo
testo di
Martedì 15 giugno 2021, seduta n. 524

   MATURI, BAZZARO e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   sin dal 2009, ogni anno, nella città di Yulin è organizzato dal 21 giugno e per 10 giorni consecutivi il «Lychee and Dog Meat Festival», nella regione Guanxi, nel sud-est cinese; in tale circostanza, vengono uccisi tra i 10.000 e i 15.000 cani, che vengono poi consumati sul posto;

   durante i giorni della manifestazione cani e anche gatti vengono presi dalle strade, poi rinchiusi in gabbie senza acqua né cibo, e trasportati, per miglia e miglia, fino al macello o alla fiera dove vengono bastonati, strangolati e scuoiati o bolliti vivi;

   durante il tragitto, molti animali muoiono per le ferite, per soffocamento e per disidratazione; questa, a parere degli interroganti, è una violazione della cura e del rispetto dovuto alla creazione e in particolare agli animali legati all'uomo da una particolare sintonia affettiva; tutto ciò trasgredisce anche le più basilari linee guida sul benessere animale;

   è credenza che la scarica di adrenalina generata dal terrore a cui il cane è sottoposto garantisca maggior tenerezza alla carne e proprietà positive per affrontare la calura estiva;

   a fronte del costo di allevamento dei cani, alcuni preferiscono «andare a caccia» delle prede, rubandole ai legittimi proprietari, per poi narcotizzarle e trasferirle a Yulin;

   l'inizio della pandemia di Coronavirus ha portato l'attenzione su alcune pratiche alimentari e sulle condizioni igieniche dei cosiddetti «wet market», come quello di Yulin, dove non viene rispettata alcuna norma igienica e gli animali vengono portati vivi e uccisi in loco, favorendo la diffusione di batteri e virus;

   l'anno scorso il Ministero dell'ambiente cinese ha inserito il cane nella categoria degli «animali domestici» e nell'aprile 2020 la metropoli di Shenzhen è stata la prima in Cina a metterne ufficialmente fuori legge la vendita e il consumo, con multe salate per i ristoratori che lo tengono nel menù e per chi lo ordina;

   nei giorni scorsi, la stampa occidentale ha riportato la notizia della possibilità che la città di Yulin possa finalmente proibire la vendita di carne di cane durante lo svolgimento dell'evento; tuttavia è sin dal 2017 che il segretario del Partito comunista cinese della città manifesta tale intenzione, come riportato per esempio dal South Cina Morning Post il 19 maggio 2017;

   altre fonti riportano misure indirette, legate a motivazioni sanitarie, come la quarantena preventiva degli animali, che avrebbero l'effetto di ridurre drasticamente il mercato della carne di cane;

   in ogni caso, è palese come l'evolvere della sensibilità della società civile cinese stia generando una riflessione nelle autorità politiche;

   il festival di Yulin rappresenta un esempio di crudeltà gratuita e di enormi dimensioni sui cani, nonché di totale assenza di vera tradizione, unendo in un drammatico mix vecchie abitudini alimentari e forme del tutto nuove di consumo di massa e di aggregazione fieristica, andando contro il rispetto degli animali più legati all'uomo. Occorre al contrario rafforzare e promuovere la cultura del rispetto verso gli animali –:

   se il Governo intenda condannare ufficialmente questa inaccettabile manifestazione lesiva del benessere animale e della salute pubblica e altresì adottare iniziative, per quanto di competenza, nei confronti del Governo cinese affinché sia da subito e definitivamente abolito il festival di Yulin, uno dei più atroci e sanguinari del mondo.
(4-09525)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 1 agosto 2021
nell'allegato B della seduta n. 551
4-09525
presentata da
MATURI Filippo

  Risposta. — L'Italia sottolinea regolarmente agli interlocutori cinesi la preoccupazione e la sensibilità con cui l'opinione pubblica italiana guarda l'organizzazione del «Festival di Yulin». In tal senso, nel condannare ogni forma di violenza e maltrattamento nei confronti degli animali da compagnia e in particolare la compravendita e macellazione dei cani a scopo alimentare, abbiamo ripetutamente rappresentato l'auspicio che si possa giungere ad un ripensamento della manifestazione, eliminandone le componenti collegate alla macellazione di animali domestici.
  L'azione costante di sensibilizzazione verso le autorità cinesi, unita alla crescente opposizione sviluppatasi nelle aree metropolitane e nelle grandi città – dove sempre più i cani sono diventati animali da compagnia presenti all'interno dei nuclei familiari – e all'azione delle associazioni animaliste anche locali impegnate nella sensibilizzazione contro le crudeltà perpetrare contro i cani, sta gradualmente producendo effetti positivi.
  Già nel 2020, il Ministero dell'agricoltura cinese ha introdotto nuove disposizioni che vietano il commercio di animali selvatici all'interno del Paese ed ha riclassificato i cani quali «animali da compagnia» e non più «bestiame».
  Le stesse autorità locali, interpellate al riguardo direttamente dal nostro consolato generale di Canton, hanno sottolineato l'assenza di un qualsiasi coinvolgimento nell'organizzazione del festival e nella concessione di patrocini ed avalli formali alla manifestazione.
  Segnale tangibile del cambiamento in corso è la drastica riduzione, registrata già dal 2020, del numero di animali macellati (un calo del 70 per cento dal 2019) e della partecipazione anche di pubblico alla manifestazione, ribattezzata «festival del solstizio d'estate» e non più identificata dunque come «festival del litchi e della carne di cane». Se tale calo di pubblico è ascrivibile in significativa parte anche alle misure anti pandemiche introdotte dalla Cina (norme sanitarie su alimenti e carni selvatiche; restrizioni ai viaggi all'interno del paese), hanno certo avuto un importante impatto anche alcuni specifici divieti sulla pubblicizzazione del consumo della carne di cane presso ristoranti e negozi.
  L'Italia continuerà a manifestare agli interlocutori cinesi il disagio e la condanna dell'opinione pubblica italiana rispetto a tali pratiche, a sensibilizzare le autorità locali in merito nonché a monitorare con attenzione l'evoluzione della normativa cinese sul consumo e la macellazione di carne canina e felina.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

sanita' pubblica

malattia