ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09523

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 523 del 14/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 12/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/06/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/06/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09523
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Lunedì 14 giugno 2021, seduta n. 523

   FRATOIANNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   nel 2016, a seguito di importanti manifestazioni e iniziative promosse da comitati, associazioni e movimenti spontanei di cittadini, l'«Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno» di Portici (NA), in collaborazione con altri importanti istituti di ricerca come l'Istituto Pascale di Napoli, il Cnr e le università di Milano, Federico II e Seconda università degli istituti di Napoli, ha eseguito uno «Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile-SPES», una ricerca epidemiologica trasversale sull'uomo al fine di indagare la correlazione tra esposizione ambientale e salute in Campania;

   in Irpinia, le aree interessate sono state quelle della Valle del Sabato e della Valle dell'Irno, che, come noto, da decenni sono fortemente esposte a processi di inquinamento dei corsi d'acqua, dei suoli e dell'aria, soprattutto a seguito di storture storiche della pianificazione produttiva e di una degenerazione dell'attuazione del ciclo industriale;

   dal «Corriere Irpinia» del 7 giugno 2021, che riporta un documento elaborato da Sinistra Italiana, si apprende che i risultati completi, purtroppo, sono stati resi pubblici a circa cinque anni dall'avvio dello studio e solo grazie alla forte insistenza delle associazioni ambientaliste interessate e ai «Medici per l'Ambiente». La dirigenza dell'istituto attribuisce tale ritardo ai due anni di tempo che sono stati impiegati dall'Istituto superiore di sanità per la convalida dei risultati e alle problematiche legate agli eventi pandemici;

   tali motivazioni appaiono all'interrogante poco convincenti ma anche preoccupanti, in quanto, in cinque anni, non solo si rischia di vanificare l'efficacia di una simile iniziativa, ma si mette anche a repentaglio la salute stessa dei cittadini di quei territori in quanto i test di analisi non sono stati realizzati attraverso campionature esterne, ma con il rilevamento di inquinanti presenti negli organismi dei tanti volontari che, spontaneamente, si sono sottoposti allo screening di campionatura;

   gli esiti non lasciano alcun dubbio sul livello di pericolosità raggiunto in quanto è stata riscontrata l'eccessiva presenza di metalli pesanti e di elementi fortemente nocivi come l'antimonio, il titanio, il cadmio, il mercurio e la diossina, in proporzione addirittura superiore ai tassi riscontrati nella già tristemente famosa «Terra dei fuochi»;

   in queste due aree della provincia di Avellino si è a un punto di non ritorno e questi dati, associati a quelli relativi ai monitoraggi realizzati dall'Arpac sulle condizioni dell'aria e delle acque, confermano la loro costante e insidiosa insalubrità;

   a seguito della pubblicazione dello studio Spes, stata avviata un'inchiesta da parte della procura della Repubblica di Avellino che ha aperto un fascicolo nel merito –:

   se il Governo sia a conoscenza del ritardo con il quale sarebbe stato reso pubblico lo studio «Spes» citato e se non intenda adottare iniziative di competenza per accertarne le ragioni;

   se, per quanto di competenza, non intenda avviare uno screening di massa per la popolazione interessata delle due Valli, nonché un'indagine epidemiologica per individuare la prevalenza di patologie correlate all'inquinamento, alla luce dei risultati allarmanti dello studio;

   quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere per continuare ad assicurare l'azione di prevenzione primaria e secondaria a tutela della salute delle popolazioni interessate e procedere alla riduzione delle cause di inquinamento;

   se il Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con la regione Campania, non intenda adottare le iniziative di competenza per la deliberazione dello stato di emergenza ambientale per le aree Valle del Sabato e della Valle dell'Irno, alla luce dei risultati relativi all'Irpinia emersi dallo «Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile-Spes»;

   se, nell'ambito dei capitoli di spesa del Pnrr, sussistano fondi da destinare all'auspicabile azione di bonifica e di salvaguardia territoriale di situazioni caratterizzate da serie emergenze ambientali, come quella esposta in premessa.
(4-09523)