ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09512

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 522 del 11/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOSS MARTINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 11/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 11/06/2021
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 11/06/2021
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 11/06/2021
Stato iter:
22/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2021
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/06/2021

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/11/2021

CONCLUSO IL 22/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09512
presentato da
LOSS Martina
testo presentato
Venerdì 11 giugno 2021
modificato
Lunedì 14 giugno 2021, seduta n. 523

   LOSS, ZOFFILI, FORMENTINI, BINELLI, VANESSA CATTOI, SUTTO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 2 luglio 2020 il Governo pro tempore rispondeva all'interrogazione n. 4-05699, presentata dai sottoscrittori della presente: «il signor Forti ha optato nel luglio 2018 per la presentazione di un'istanza di trasferimento in Italia ai sensi della Convenzione di Strasburgo del 1983 sul trasferimento delle persone condannate, per continuare a scontare nel nostro Paese la pena comminatagli dalla giustizia americana. Su tale istanza è chiamato a pronunciarsi il Governatore della Florida, la cui decisione passerà poi al vaglio del Dipartimento per la giustizia degli Stati Uniti per il nulla osta sull'accoglimento dell'istanza»;

   alla vigilia di Natale 2020 il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale annunciava da una piattaforma social: «Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L'ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l'istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia»;

   il 7 giugno 2021, il Ministero della giustizia chiariva che «ad oggi gli Stati Uniti non hanno mai trasmesso all'Italia la documentazione prevista per il trasferimento di Enrico Forti, detenuto in un penitenziario della Florida. Il Ministero della giustizia non ha quindi ricevuto alcun faldone – né alcun documento utile all'estradizione del cittadino italiano, condannato per omicidio nel 2000. Al contrario, l'ultimo atto pervenuto dagli Stati Uniti è una lettera del Department of Justice di Washington. Missiva datata 26 febbraio, in cui si fa presente che il Governatore dello Stato della Florida sollevava ulteriori richieste di chiarimenti, a cui la Ministra della giustizia, Marta Cartabia, ha subito dato seguito. L'ultima comunicazione formale è una lettera inviata dalla Guardasigilli lo scorso 10 marzo al Governatore dello Stato della Florida, per attirare la sua attenzione sul caso. E fornire ulteriori rassicurazioni, al fine di favorire il trasferimento in Italia di Forti». «Ad oggi i competenti uffici del Ministero della giustizia, che hanno lavorato in coordinamento con quelli del Ministero degli affari esteri, non hanno ricevuto alcuna risposta a questa lettera, di cui la Guardasigilli ha parlato anche nell'incontro con l'incaricato d'affari americano in Italia»;

   a fine marzo 2021, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, durante una trasmissione televisiva affermava che «Chico Forti lo sentiamo pressoché ogni giorno. Stiamo aspettando gli ultimi documenti dell'amministrazione Usa per poter procedere al trasferimento in Italia. La buona notizia è che è stato recentemente spostato in un nuovo penitenziario dove ci sono detenuti proprio in attesa di essere trasferiti»;

   nei primi giorni di giugno 2021 la famiglia di Chico Forti, che è ormai stremato, ha nuovamente portato all'attenzione degli organi di stampa la questione;

   la vicenda è stata ripresa anche da alcuni parlamentari: il Senatore Matteo Salvini ha scritto alla famiglia per mettersi a disposizione come già fatto in passato, quando si rivolse alla Presidente del Senato il 22 agosto 2020 per chiederle di interessarsi alla vicenda al fine di far tornare in Italia il nostro concittadino;

   il 9 giugno, quindi, il Ministro della giustizia ha chiesto l'interessamento personale dell'attorney general, Merrill B. Garland, nell'auspicio che il connazionale Forti, dopo oltre 20 anni già trascorsi in carcere in America, possa essere trasferito quanto prima in Italia, per scontare la pena nel suo Paese d'origine –:

   quale iniziativa congiunta i Ministri interrogati abbiano concordato per ottenere risposte certe sulla situazione attuale e sulla documentazione necessaria al rimpatrio di Chico Forti, per consentirgli di vedere di nuovo sua madre, i suoi figli e tutta la sua famiglia.
(4-09512)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 22 novembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 600
4-09512
presentata da
LOSS Martina

  Risposta. — Il signor Enrico Forti è stato condannato nel 2000 in via definitiva all'ergastolo da un tribunale della Florida, con l'accusa di omicidio premeditato.
  Nel dicembre 2019 il suo avvocato, dopo lunghi e intensi contatti con le autorità italiane, ha confermato la volontà di Forti di essere trasferito in Italia ai sensi della Convenzione di Strasburgo del 1983. Ciò ha consentito di aprire formalmente il procedimento e di prendere contatto con le autorità della Florida. Pertanto, con nota del 17 dicembre 2019 indirizzata all'
International prisoner transfer unit del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, è stata richiesta l'attivazione della procedura prevista dalla Convenzione di Strasburgo del 1983 e la trasmissione delle informazioni e documenti previsti dagli articoli 4, paragrafo 3, e 6, paragrafo 2, della stessa convenzione.
  Il 23 dicembre 2020 il Governatore della Florida ha approvato il trasferimento di Forti verso l'Italia «con l'intesa che il Signor Forti espierà la sua piena condanna in Italia» e ha indirizzato una nota al Dipartimento di giustizia per i successivi adempimenti di competenza.
  Si è trattato del primo passo in avanti concreto sulla vicenda Forti, dopo oltre 20 anni, frutto di un'azione corale, spesso sottotraccia, ma tenace e articolata, della diplomazia italiana.
  Il 24 dicembre 2020 il Ministro Cartabia, competente per la gestione della procedura di trasferimento, sulla base del consenso espresso dal Governatore della Florida, ha inviato una nuova nota al Dipartimento di giustizia americano, sollecitando la trasmissione della documentazione e delle informazioni prescritte dai citati articoli 4 e 6 della Convenzione di Strasburgo del 1983.
  Il 7 gennaio 2021 il Dipartimento di giustizia americano ha confermato di aver avviato l'
iter per concedere il nulla osta definitivo al trasferimento in Italia di Forti.
  A dimostrazione della complessità della procedura, che vede coinvolte diverse Amministrazioni degli Stati Uniti a livello statale e federale, il Dipartimento di giustizia ha risposto, con una sua nota, solo il 26 febbraio 2021 alla richiesta del 24 dicembre 2020, evidenziando che il consenso al trasferimento dato dal Governatore della Florida (con la citata nota del 23 dicembre 2020) è da intendersi come consenso condizionato alla completa esecuzione in Italia della pena dell'ergastolo.
  Nella nota il Dipartimento spiega che, in assenza di una garanzia dell'Italia sulla totale esecuzione della pena dell'ergastolo inflitta a Enrico Forti, lo Stato della Florida non può dare il consenso al trasferimento del detenuto.
  A riscontro delle richieste di chiarimento diparte del dipartimento della giustizia statunitense, la Ministra Cartabia il 10 marzo 2021 ha inviato una lettera al Governatore dello Stato della Florida, fornendo le necessarie assicurazioni al fine di favorire il trasferimento di Chico Forti in Italia.
  Successivamente, il 9 giugno 2021 la Ministra della giustizia ha indirizzato una nuova lettera al procuratore generale, che guida il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, chiedendo il suo interessamento al fine di accelerare la pratica di trasferimento, inclusa la trasmissione della più volte citata documentazione indicata dalla Convenzione di Strasburgo. L'argomento è stato sollevato dalla Ministra anche con l'incaricato d'affari americano in Italia.
  Nel frattempo, la nostra ambasciata a Washington conferma che lo Stato della Florida ha spostato Chico Forti in un penitenziario dal quale avverrà il trasferimento. Attualmente, Forti è detenuto in una sezione del penitenziario che non è di massima sicurezza.
  In caso di suo trasferimento in Italia, ai sensi della Convenzione di Strasburgo l'esecuzione della pena sarebbe disciplinata dalla legge italiana.
  L'impegno della Ministra Cartabia e del Ministro Di Maio è pieno e incessante. Non appena si è insediata la nuova Amministrazione Biden, uno dei primi argomenti di collaborazione tra il Ministro Di Maio e il Segretario di Stato Blinken è stato proprio il caso Forti, e continuerà a esserlo in tutte le prossime occasioni di incontro e di dialogo.
  Anche la nostra ambasciata a Washington, in stretto raccordo con i competenti uffici della Farnesina, continuerà nell'azione di impulso presso le autorità statunitensi ai più alti livelli, fino a quando l'obiettivo di riportare Chico Forti in Italia non sarà raggiunto.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

carcerazione

cooperazione internazionale

detenuto