ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09507

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 522 del 11/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 11/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 11/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 11/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09507
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Venerdì 11 giugno 2021, seduta n. 522

   FORNARO e PALAZZOTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   negli ultimi anni sono state realizzate diverse opere che hanno reso più funzionali i quattro porti della Sicilia Occidentale (Palermo, Porto Empedocle, Termini Imerese e Trapani) e che, grazie alla credibilità acquisita con il rispetto dei tempi previsti per il loro completamento, hanno attratto investimenti privati, sia di colossi del settore delle crociere sia di altri operatori portuali;

   a seguito di ciò, è stato possibile ridare una prospettiva di sviluppo ai cantieri navali di Palermo, che negli ultimi 20 anni sono stati progressivamente ridimensionati a causa dell'immobilismo della Regione Siciliana. Va nella direzione di un'inversione di tendenza l'accordo firmato nel dicembre 2020 tra la Fincantieri e l'Autorità portuale che prevede la costruzione di navi, anche di grandi dimensioni. Così come la nomina a commissario del presidente dell'Autorità portuale di Palermo, decisa dal secondo Governo Conte, per la ricostruzione del bacino di carenaggio di 150.000 tonnellate e per i lavori che ridisegneranno le strutture portuali e il loro rapporto con la città. L'accordo sottoscritto a dicembre 2020, dovrebbe generare una vera e propria rivoluzione anche nell'assetto infrastrutturale, oltre che operativo, del porto di Palermo, destinando un'area estesa, oggi composta da un bacino d'acqua e piazzali, a un moderno stabilimento da adibire alla costruzione di navi, accanto alle riparazioni e alle grandi trasformazioni navali, settore nel quale Fincantieri ha maturato notevole esperienza negli ultimi anni;

   resta tuttavia un ostacolo al rilancio del porto e dei cantieri navali: l'assenza di un collegamento tra queste strutture e il sistema viario regionale, il cosiddetto ultimo miglio. Per risolvere in maniera definitiva il problema dell'attraversamento della città, è stato sottoscritto un protocollo dal comune di Palermo, l'Anas, l'Autorità portuale e il Provveditorato. Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha stanziato un milione e mezzo di euro per lo studio di fattibilità di un tunnel sotterraneo di 12 chilometri che, nei progetti, consentirebbe di attraversare il capoluogo siciliano collegando al porto le due autostrade per Catania e per Trapani senza passare dalla circonvallazione. Tuttavia, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre a non prevedere il raddoppio ferroviario, non stanzia neppure investimenti per la realizzazione di questo progetto –:

   se il Governo non intenda adottare iniziative per individuare in tempi rapidi le risorse necessarie, nazionali e/o europee, per il completamento del progetto strategico per il rilancio delle attività del porto di Palermo e dei suoi cantieri navali.
(4-09507)