ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 522 del 11/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 10/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09497
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 11 giugno 2021, seduta n. 522

   CIRIELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   l'organigramma del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (D.a.p.), a livello regionale, contempla i Provveditorati (P.r.a.p.), che sono organi decentrati di livello dirigenziale generale;

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 84 del 15 giugno 2015 i P.r.a.p. di Liguria, Marche, Umbria, Abbruzzo/Molise (già precedentemente accorpati) e Basilicata sono stati soppressi;

   con decreto ministeriale del 2 marzo 2016, in luogo dei soppressi P.r.a.p. sono stati istituiti i Distaccamenti, accorpati ad altri P.r.a.p. ed aventi sede nei capoluoghi delle regioni interessate;

   tale operazione sembrerebbe non aver disvelato gli effetti sperati, invero, fatti salvi gli stipendi dei dirigenti generali venuti meno (ovvero i provveditori dei soppressi provveditorati), sotto il profilo economico, si sarebbe registrato un aumento di spese in termini di missioni, di manutenzione degli automezzi e di straordinario del personale;

   oltre al non trascurabile danno economico, vi sarebbero state ulteriori e più rilevanti conseguenze, in particolare, sotto il profilo della funzionalità e dell'efficienza, la perdita di contatto diretto con il territorio e le notevoli distanze chilometriche, che separano le sedi accorpate dalle sedi accorpanti, avrebbe comportato notevoli disagi, rallentamenti, affanni e lacune in termini di sicurezza, di presenza istituzionale e di tempestività degli interventi richiesti ad un'amministrazione complessa quale quella penitenziaria;

   tali problematiche si sarebbero riversate su tutti gli ambiti di competenza degli ex Provveditorati regionali, abbassando di fatto gli standard qualitativi delle prestazioni offerte;

   difficoltà e confusione si sarebbero riscontrate, tra l'altro, anche in materia di sicurezza e di traduzioni dei detenuti, di vestiario, armamento ed equipaggiamento del personale di polizia penitenziaria, di formazione ed aggiornamento dei dipendenti, di gestione dei ristretti e di loro movimentazione verso gli Istituti del distretto, di edilizia penitenziaria, di relazioni istituzionali interne ed esterne, di trasmissione di atti e documenti alle sedi accorpate, di rispetto dell'organizzazione piramidale che connota l'amministrazione di cui trattasi;

   i Distaccamenti avrebbero vissuto, dunque, un notevole depotenziamento che ha comportato una tangibile delegittimazione;

   l'opportunità di ridare contenuto sostanziale ai Distaccamenti è stata evidenziata anche da diverse sigle sindacali, in particolare l'Uspp e DirPolPen, che hanno sottolineato la necessità di rafforzare i Distaccamenti e di riportarli all'originario rango di sede dirigenziale (seppur di livello non generale), conferendo loro autonomia operativa rispetto ai Provveditorati accorpanti ed istituzionalizzando al loro interno la presenza dei dirigenti del Corpo, a tutela e a vantaggio dell'amministrazione, che non può privarsi di un così rilevante anello di congiunzione fra il centro e la periferia;

   tale determinazione permetterebbe di recuperare funzionalità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, nonché di restituire dignità professionale ai dipendenti del comparto sicurezza e del comparto funzioni centrali che vi prestano servizio e che hanno maturato un bagaglio esperienziale di indubbia utilità per l'amministrazione di appartenenza –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e accertata la fondatezza degli stessi, quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di rendere i Distaccamenti sedi dirigenziali di livello non generale, consentendo così che, in ben sei regioni di importanza strategica nel sistema statale, vi sia una presenza reale, costante ed efficace dell'amministrazione e del Corpo di polizia penitenziaria, con i suoi dirigenti, senza i quali l'autorevolezza e la rappresentatività sul territorio sarebbero pressoché nulle e le basilari ed irrinunciabili funzioni di polizia extramoenia verrebbero, in concreto, a sparire.
(4-09497)