ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09494

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 522 del 11/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2021
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2021
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2021
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2021
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2021
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2021
CIAGA' GRAZIELLA LEYLA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 10/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09494
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Venerdì 11 giugno 2021, seduta n. 522

   BRAGA, CENNI, ROTTA, PELLICANI, PEZZOPANE, MORGONI, BURATTI e CIAGÀ. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la Wte srl è un'azienda bresciana operante nel settore del trattamento e del recupero dei rifiuti solidi e liquidi. Dal 2011 la Wte è al centro di esposti e denunce presentati dai cittadini per molestie olfattive prodotte dai fanghi. Anche la provincia di Brescia e l'Arpa hanno più volte contestato all'azienda alcune irregolarità nelle lavorazioni, nel superamento dei limiti di soglia per diverse sostanze, imponendo migliorie agli impianti;

   a seguito dell'inchiesta avviata nel 2018, il 24 maggio 2021 la procura di Brescia ha iscritto quindici persone nel registro degli indagati per traffico illecito di rifiuti e posto sotto sequestro i tre stabilimenti industriali della Wte siti nei comuni di Calcinato, Calvisano e Quinzano d'Oglio;

   i risvolti emersi dalle indagini, riportati dalla stampa nazionale, delineano un quadro connesso al ciclo dei rifiuti inquietante. Da gennaio 2018 ad agosto 2019 la Wte avrebbe ritirato i fanghi prodotti da numerosi impianti pubblici e privati di depurazione delle acque reflue urbane e industriali, da sottoporre a trattamento per garantirne l'igienizzazione e la trasformazione in sostanze fertilizzanti. L'azienda, per massimizzare i propri profitti, anziché abbattere gli inquinanti ne avrebbe aggiunti degli altri come l'acido solforico delle batterie esauste, classificando infine il tutto come «gessi di defecazione», per poi smaltirli su terreni destinati a coltivazioni agricole;

   si tratterebbe di circa 150.000 tonnellate di fanghi tossici, contaminati da metalli pesanti, idrocarburi e altri inquinanti, finite nei campi agricoli di Brescia, Mantova, Cremona, Milano, Pavia, Lodi, Como, Varese, Verona, Novara, Vercelli e Piacenza, fatte passare da sei compiacenti aziende di lavorazioni rurali conto terzi retribuite dalla Wte, come fertilizzanti derivanti da scarti dell'agroalimentare e venduti ad agricoltori ignari del potere inquinante di quelle sostanze;

   gli stralci delle intercettazioni pubblicate sulla stampa nazionale restituiscono dialoghi agghiaccianti sia per la spregiudicatezza che per la deliberata intenzionalità di inquinare e arrecare danno all'ambiente, alla salute delle persone, persino dei bambini: «io ogni tanto ci penso. Chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuta sui fanghi, lo sono stato consapevolmente un delinquente». «Sono un mentitore!... Io finisco all'inferno», «Lo facciamo per il bene dell'azienda!» –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione concernente i fanghi tossici smaltiti dalla Wte srl riportata in premessa, e in quali tempi intendano adottare iniziative per aggiornare la disciplina in materia di utilizzazione agronomica dei fanghi e di gestione dei rifiuti costituiti da fanghi.
(4-09494)