ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09492

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 521 del 09/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 09/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANO RAFFAELE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 27/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 09/06/2021
MINISTERO DELL'INTERNO 09/06/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09492
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Mercoledì 9 giugno 2021, seduta n. 521

   SPESSOTTO e TRANO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il 16 aprile 2021 i Carabinieri della Forestale hanno colto in flagranza di reato un gruppo di circa 25 persone, funzionari e impiegati della comunità montana di Valle Trompia, riuniti a pranzo attorno allo stesso tavolo, all'interno delle sale dell'ente, che pasteggiavano a base di uccellini illegalmente cacciati, appartenenti ad alcune specie tutelate;

   la pietanza principale del banchetto, infatti, era lo «spiedo bresciano», un piatto tipico di carne che contiene manzo, maiale, pollo, coniglio, selvaggina e, appunto, uccellini, per molti dei quali è però vietata la caccia dal 2014, come allodole, tordi, beccafichi e fringuelli. I Carabinieri, che hanno sequestrato una cinquantina di uccellini già cotti appartenenti proprio a queste specie, dovranno anche stabilire se tra i commensali era presente il responsabile della caccia illegale come titolare di regolare licenza, oppure come colpevole del reato di bracconaggio;

   il fatto è stato commentato dalla Lac (Lega per l'abolizione della caccia) come «l'ennesimo sintomo della ridottissima percezione dell'illegalità venatoria esistente nelle valli bresciane, non a caso al primo posto in Italia, e ai primi in Europa, per l'incidenza del bracconaggio»; ciò che è accaduto, oltre ad essere condannabile perché inumano e illegale, perché crea danni irreparabili all'ambiente, con gravi ripercussioni per la biodiversità e tutto l'habitat naturale, va valutato anche per la violazione del divieto di assembramento delle norme anti-Covid, su una provincia che si conferma essere ancora quella più colpita dal Coronavirus nella regione Lombardia, con il maggior numero di nuovi casi –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, promuovere ulteriormente verifiche sui fatti avvenuti con gli organismi di governo della comunità montana di Valle Trompia, sostenendo interventi più efficaci per arginare l'attività venatoria illegale nel territorio;

   quali iniziative, anche normative, intenda adottare per evitare il ripetersi di questi eventi in futuro.
(4-09492)