ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09484

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 521 del 09/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09484
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Mercoledì 9 giugno 2021, seduta n. 521

   DAVIDE CRIPPA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   Green Network S.p.a., è un gruppo interessato e impegnato nel campo energetico sin dal 2003, che attualmente conta circa 400 lavoratori;

   come si può leggere dal sito ufficiale, il gruppo è nato a seguito della liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica (decreto Bersani n. 79 del 1977), operando prima come partner energetico dei Grandi Clienti industriali nazionali e andando poi ad operare anche con le singole utenze domestiche con Green Network Energy;

   secondo diverse fonti stampa, Green Network spa sarebbe finita nel mirino della procura di Roma che avrebbe chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari tre misure interdittive dei vertici e sequestro delle azioni;

   sarebbero 166 milioni di euro non versati dalla società venditore (reseller) di energia al produttore che in quanto oneri generali di sistema sarebbero destinati a scaricarsi sulle bollette dei clienti;

   sempre secondo, quanto si può apprendere dalle fonti stampa, dalle acquisizioni operate presso Green Network S.p.a. emergerebbe come la società, nell'anno 2019, a fronte di incassi originati dalle bollette per 331 milioni di euro, ne avrebbe riversati al proprio fornitore solamente 165, trattenendo la differenza di 166 milioni di euro, che è stata utilizzata per finalità incompatibili con quelle di interesse generale determinate per legge;

   stando alle contestazioni mosse, gli amministratori di Green Network avrebbero quindi sfruttato le maglie del sistema per distrarre a fini privati una rilevante quota degli oneri incassati, destinandoli anche al sostegno delle difficoltà finanziarie dell'impresa, riuscendo così a restare sul mercato, con correlativo danno sia per la controparte contrattuale (E-Distribuzione S.p.a.) sia per la collettività;

   in un comunicato di risposta agli articoli in merito della stampa nazionale, Green Network S.p.a. riporta come lo stesso gruppo abbia: «[...] sempre agito nel pieno rispetto delle Leggi, di ogni Legge, ed in particolare della specifica normativa in argomento emessa dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – ARERA (Delibera 50/2018). Si evidenzia che gli importi che Enel Distribuzione e non già Green Network ha chiesto a rimborso alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), si riferiscono ad una normale transazione stipulata fra le due società, preventivamente comunicata con la massima trasparenza all'Autorità di Regolazione ARERA, che non ha infatti avuto nulla da obbiettare. [...]»;

   secondo le dichiarazioni di Green Network, quindi, vi sarebbe stato un accordo fra lo stesso gruppo ed Enel Distribuzione, la quale avrebbe poi provveduto a riscuotere la cifra rimanente dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali, quindi dalle bollette dei cittadini che, si ricorda, hanno già contribuito al pagamento degli oneri generali con le bollette dirette a Green Network;

   ci si chiede infine come Arera, stando alle dichiarazioni di Green Network S.p.a. possa non aver «avuto nulla da obiettare», senza specie considerando che Green Network è stata sanzionata nel 2019 dalla stessa Autorità per «[...] violazioni in materia di condizioni contrattuali di fornitura di energia elettrica e gas naturale ai clienti finali [...]» con una sanzione amministrativa di 644.000 euro, oltre a un procedimento istruttorio da parte di AGCM nell'ottobre 2020 a causa della contestazione di «mancata trasparenza nell'indicazione delle condizioni economiche di fornitura» –:

   se i Ministri interrogati siano al corrente della situazione sopra descritta;

   se si possa confermare il fatto che la cifra rimanente di cui in premessa successiva all'accordo fra Green Network ed Enel Distribuzione sia stata o sarà saldata dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali, e quindi dalle bollette dei cittadini italiani;

   di quali elementi disponga circa il fatto che Arera abbia ricevuto comunicazione dell'accordo stipulato tra Green Network ed Enel circa le conseguenti valutazioni, anche considerando precedenti come il caso di Gala S.p.a..
(4-09484)