ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09477

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 521 del 09/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 09/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANO RAFFAELE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 09/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/06/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/06/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09477
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Mercoledì 9 giugno 2021, seduta n. 521

   SPESSOTTO e TRANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   secondo i dati diffusi il 30 aprile 2021 dal Ministero dell'interno da inizio 2021 sarebbero 1.232 i minori non accompagnati (Msna) sbarcati sulle coste italiane, che nell'intero 2020 sono stati 4.687;

   la legge n. 47 del 2017, della quale si attendono ancora i decreti attuativi, ha rafforzato i diritti di questi minori ma, secondo Unicef, resta ancora molto da fare. La legge, oltre ad aver introdotto il divieto assoluto di respingimento alla frontiera, ha assegnato agli enti locali l'accoglienza dei minori, e ha istituito le figure dei tutori volontari per la tutela dei Msna;

   ma Unicef afferma che, nella decentralizzazione, vi sono prassi ancora troppo differenti con disparità in merito ai servizi erogati;

   Save the Children fa presente che, in diversi territori, l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale non viene assicurata prima del rilascio del permesso di soggiorno, come invece previsto dalla legge. Questa mancanza, nonostante alcune disposizioni adottate dal Governo abbiano riguardato i Msna, fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria da Covid-19, ha ritardato l'adozione di misure adeguate per garantire la loro protezione e il godimento dei loro diritti;

   ma la preoccupazione maggiore nei confronti dei Msna riguarda la letterale «sparizione» di molti di loro;

   il collettivo di giornalisti di 12 Stati europei «Lost in Europe» ha scoperto che, dal 2018 al 2020, sono stati almeno 18.292 i Msna scomparsi nell'Unione europea, dei quali 5.775 solo in Italia;

   dal report mensile relativo ai dati raccolti e censiti dalla direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla presenza di Msna, risulta che tra il 1° e il 31 marzo 2021 siano stati segnalati, dalle autorità territoriali competenti, 223 allontanamenti dalle strutture che li accoglievano;

   i risultati dell'indagine di «Lost in Europe» sollevano seri interrogativi sull'operato dell'Europa in termini di protezione dei Msna: le informazioni fornite dai Paesi europei, spesso incoerenti o incomplete, rivelano che il numero reale di minori dispersi potrebbe essere molto più alto. Infatti, se Spagna, Belgio e Finlandia hanno fornito dati solo fino alla fine del 2019, Danimarca, Francia e Regno Unito non hanno fornito alcun dato;

   la titolare dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza ha affermato: «quando si allontanano non abbiamo idea di cosa succeda loro, nella migliore delle ipotesi raggiungono parenti altrove, nella peggiore finiscono nelle maglie della criminalità e dello sfruttamento»;

   già nel 2016 l'Europol, aveva lanciato l'allarme dichiarando che, ogni anno, sparivano nel nulla 10 mila minori stranieri, molti dei quali finivano nelle reti criminali di sfruttamento. A queste denunce non sono seguite azioni concrete;

   secondo Save the Children Italia anche nel periodo di emergenza da Covid-19 non è diminuito lo sfruttamento dei minori stranieri, in particolare quello sessuale di ragazze nigeriane, ma anche provenienti dall'Est Europa, che «non potendo più stare in strada vengono “vendute” dai propri sfruttatori tramite internet»;

   la Commissione europea, finora, ha soltanto segnalato la necessità per gli Stati membri di agire per prevenire la scomparsa dei minori migranti, migliorando la raccolta dei dati e la cooperazione tra Stati –:

   se il Governo non ritenga urgente adottare iniziative, in ambito europeo, per sollecitare gli Stati membri affinché, vengano assicurate tempestivamente misure di protezione a tutti i minori stranieri, un'efficace ed efficiente cooperazione transfrontaliera, oltreché riformata la legislazione sull'immigrazione e l'asilo, fra cui quella del regolamento di Dublino, in particolar modo per quanto riguarda la condivisione della responsabilità tra Stati rispetto agli arrivi di richiedenti asilo e, in particolare dei Msna;

   quando preveda di emanare i decreti attuativi previsti dalla legge n. 47 del 2017, per rafforzare i diritti di questi minori e rendere uniformi gli interventi diretti alla loro salvaguardia sul territorio nazionale.
(4-09477)