ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09458

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 519 del 07/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: DI SARNO GIANFRANCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/06/2021
Stato iter:
08/06/2021
Fasi iter:

RITIRATO IL 08/06/2021

CONCLUSO IL 08/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09458
presentato da
DI SARNO Gianfranco
testo di
Lunedì 7 giugno 2021, seduta n. 519

   DI SARNO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge n. 31 del 2021 ha stabilito una serie di misure urgenti per lo svolgimento dell'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato durante l'emergenza epidemiologica da COVID-19, sostituendo i tradizionali tre scritti con un doppio orale;

   la prima prova orale consiste nella discussione di una questione pratico-applicativa ed è sostenuta in collegamento da remoto con una commissione diversa da quella insediata nella Corte d'appello di appartenenza. La seconda prova orale, relativa alle conoscenze teoriche in varie discipline giuridiche, si svolgerà in presenza davanti alla sottocommissione del distretto della propria Corte d'appello;

   per tale sessione d'esame, la Corte d'appello di Lecce esamina i candidati di Brescia e sono 475 gli aspiranti avvocati bresciani impegnati a sostenere la prima prova orale dell'esame di abilitazione, secondo il calendario stabilito dalla Corte d'appello;

   nel corso di un collegamento da remoto, sarebbe rimasto acceso il microfono della camera di consiglio di alcuni commissari pugliesi, che nel corso della riunione discutevano sull'opportunità di mantenere bassa la percentuale di promossi e di non promuovere tutti i candidati;

   gli aspiranti avvocati in collegamento avrebbero ascoltato in diretta la discussione, che è stata riportata e diffusa sui social media, provocando molte polemiche sul superamento delle prove da parte dei candidati, preoccupati di possibili bocciature di massa che non premiano il merito e la preparazione di tanti praticanti che, con studio e sacrifico, hanno deciso di intraprendere la professione forense;

   l'episodio, se confermato, violerebbe le garanzie di trasparenza richieste nella correzione delle prove, oltre che il diritto dei candidati ad una valutazione imparziale, dimostrando ancora una volta la necessità di procedere ad una riforma complessiva dell'esame di abilitazione alla professione forense –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'episodio verificatosi presso la Corte d'appello di Lecce;

   in che modo intenda agire e quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, al fine del regolare svolgimento dell'esame di abilitazione alla professione forense – sessione 2020.
(4-09458)