ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09454

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 519 del 07/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: CAVANDOLI LAURA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 07/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 07/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09454
presentato da
CAVANDOLI Laura
testo di
Lunedì 7 giugno 2021, seduta n. 519

   CAVANDOLI e TOMBOLATO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   come si legge nella nota dell'Osapp – Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria – del 3 giugno 2021, sono gravissime le problematiche di natura organizzativo-gestionale che si stanno verificando presso gli istituti penitenziari di Parma. In primis, si evidenzia che l'organico del personale di polizia penitenziaria era già di per sé insufficiente in relazione ai criteri del decreto ministeriale del 2017 e tale carenza si è pertanto aggravata dall'apertura del nuovo padiglione detentivo nell'estate 2020;

   infatti, nonostante la contrarietà delle organizzazioni sindacali espresse in varie comunicazioni e comunicati stampa – spesso richiamati nelle precedenti interrogazioni della prima firmataria del presente atto – nel luglio 2020 unilateralmente gli organi dell'amministrazione hanno disposto l'apertura di una sezione all'interno del nuovo padiglione: all'uopo il provveditorato regionale per l'Emilia-Romagna e le Marche aveva disposto l'invio «in missione» di alcune unità di polizia penitenziaria da altri istituti della regione. Purtroppo, tale iniziativa ha avuto breve durata in quanto lo stesso provveditorato ha fatto progressivamente rientrare il personale «in missione» nelle proprie sedi e la gestione del padiglione è rimasta in carico al solo personale di Parma che – come detto – risultava già carente;

   successivamente, il 17 dicembre 2020 è stata aperta una seconda sezione del nuovo padiglione sempre senza alcun incremento delle unità di polizia penitenziaria;

   risulta ancora pendente presso il tribunale Parma un ricorso in appello ai sensi dell'articolo 28 della legge n. 300 del 1970 nei confronti dell'ex direttore e del provveditore sull'apertura del nuovo padiglione;

   all'interno degli istituti penitenziari di Parma, risulta dalla nota sopracitata che il personale di polizia penitenziaria sia posto in una condizione di continuo stress lavorativo, poiché le carenze di organico determinano il massiccio ricorso a prestazioni straordinarie tanto che nei turni serali risulta impossibile per gli agenti in servizio fruire della mensa ordinaria di servizio;

   inoltre, le quotidiane aggressioni da parte dei reclusi, preoccupanti anche per la gravità delle lesioni riportate dal personale, hanno recentemente coinvolto 8 appartenenti alla polizia penitenziaria che hanno dovuto fare ricorso in massa alle cure del pronto soccorso;

   si segnala anche il mancato trasferimento di detenuti facinorosi e psichiatrici, per i quali risulterebbero adottati da mesi provvedimenti di trasferimento per motivi di sicurezza, che sono rimasti però inattuati per presunta mancanza di posti negli istituti di nuova assegnazione;

   infine, presso l'istituto carcerario di Parma si registra, allo stato, la presenza di un solo direttore titolare, senza alcun aggiunto a supporto, nonché di un solo dirigente di polizia penitenziaria con funzioni di comandante di reparto e di un altro in qualità di coordinatore presso il nucleo traduzioni e piantonamenti, a fronte di quattro funzionari, chiamati a fronteggiare un carico di lavoro abnorme per gestire quasi 700 detenuti di varie tipologie;

   in tal senso, risulterebbe incomprensibile il provvedimento dell'amministrazione penitenziaria centrale che distacca il vice comandante presso la scuola di formazione di Sulmona per l'avvio del 178° corso agenti, con ciò lasciando di fatto il comandante del reparto a gestire, senza alcun funzionario vicario, il complesso istituto di Parma;

   nell'attuale situazione, peraltro, anche il personale in servizio al nucleo traduzioni e piantonamenti è costretto ad effettuare turni di servizio massacranti, superiori alle nove ore previste dall'A.Q.N. con violazioni di tale previsione pressoché quotidiane –:

   se il Ministro intenda approntare con la massima urgenza correttivi in relazione alla preoccupante situazione negli istituti penitenziari di Parma, anche mediante integrazione dell'organico del Corpo in concomitanza con le assegnazioni relative alla conclusione del 178° corso per allievi agenti di polizia penitenziaria.
(4-09454)