ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09387

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 516 del 26/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 26/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09387
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Mercoledì 26 maggio 2021, seduta n. 516

   FERRO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con atto di sindacato ispettivo n. 4-07914, ad oggi ancora senza riscontro, l'interrogante chiedeva un impegno delle istituzioni «per garantire la prosecuzione dell'attività cardiochirurgica del Sant'Anna Hospital, nonché per salvaguardare le professionalità operanti presso la struttura sanitaria»;

   il Sant'Anna Hospital, struttura d'eccellenza nella cura delle patologie cardiovascolari, infatti, è a rischio chiusura a causa di una crisi di liquidità determinata dal mancato trasferimento delle risorse dovute dall'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per le prestazioni già erogate, pari a circa 20 milioni di euro, e dal mancato rinnovo dell'accreditamento da parte del servizio sanitario regionale; per l'ennesima volta, in pochi mesi, il Tar della Calabria ha accolto il ricorso del Sant'Anna contro la delibera con cui la commissione straordinaria dell'Asp aveva opposto il suo diniego alla firma del contratto «sino al completo chiarimento della situazione ancora sub judice, al fine di non perpetuare un eventuale, ulteriore, gravissimo danno economico finanziario all'ASP di Catanzaro e al Servizio Sanitario della Regione Calabria», riferendosi all'inchiesta penale «Cuore Matto» che ha coinvolto il vecchio management della clinica e adducendo che, nel 2020, Villa S. Anna fosse priva dell'accreditamento sanitario;

   nel dettaglio, i giudici amministrativi hanno rilevato che «va smentita la circostanza che la ricorrente fosse priva di accreditamento nel 2020. La casa di cura è stata definitivamente accreditata con d.p.g.r. n. 21 del 20 febbraio 2014 [...] Come si evince dalla piana lettura del D.C.A» – che risulta essere il decreto n. 43 del 2021 – [...] alla scadenza del triennio ha avuto luogo un lungo iter per il rinnovo dell'accreditamento, frastagliato da molteplici incombenti istruttori e culminato con il predetto D.C.A. Quest'ultimo decreto, assunto sulla scorta della deliberazione dell'A.S.P. di Catanzaro n. 3/2021, contenente parere favorevole al «mantenimento dei requisiti di accreditamento», ancorché subordinato a ulteriori verifiche, tra cui la «verifica di riattivazione immediata dell'UTIC le cui attività risultano sospese», non costituisce, perciò, l'attribuzione ex novo dell'accreditamento sanitario, bensì il rinnovo dell'accreditamento del 2014;

   secondo i giudici, peraltro, «Anche la pendenza del procedimento penale risulta inconferente rispetto alla decisione assunta. [...] Così smentito il profilo di rischio connesso alla pendenza di un procedimento penale e al mancato funzionamento dell'U.T.I.C. nel 2020, rimane ingiustificato, anche sotto questo aspetto, l'addotto diniego di contrattualizzazione, relativo non solo alle prestazioni U.T.I.C., bensì a tutte le altre prestazioni per cui la casa di cura è accreditata. Va infatti evidenziato che la struttura ricorrente risulta accreditata, oltre che per l'U.T.I.C., anche per altre discipline (esempio cardiologia, cardiochirurgia, terapia intensiva, chirurgia vascolare e ambulatoriale) che, sebbene siano egualmente interessate dal provvedimento reiettivo, non sono state in alcun modo considerate nella sua motivazione. L'ostacolo alla contrattualizzazione complessiva della casa di cura non può neppure discendere dalla circostanza che l'U.T.I.C. sia – come asserito dalla difesa dell'A.S.P. – un presupposto essenziale per l'accreditamento sanitario. La competenza al rilascio dell'accreditamento non spetta di certo all'A.S.P., bensì alla Regione (rectius, ad oggi, al Commissario ad acta per il Piano di Rientro dai Disavanzi sanitari)» –:

   quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere affinché l'Asp di Catanzaro ottemperi alle sentenze n. 460 del 2021 e n. 1079 del 2021, ponendo fine ad una problematica che, oltre a creare grave danno e pregiudizio a Villa Sant'Anna spa e al suo personale, pregiudica gravemente i livelli di assistenza sanitaria per i pazienti che non riescono a curarsi.
(4-09387)