ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09384

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 516 del 26/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 26/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 26/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09384
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 26 maggio 2021, seduta n. 516

   FRATOIANNI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il disinquinamento del fiume Sarno è oggetto di discussione già da decenni. Nel 1975 l'allora Ministero dei lavori pubblici approvò il progetto speciale che si prefiggeva di costruire una serie di depuratori comprensoriali e che doveva consentire il recupero ambientale dei bacini che sfociavano nel Golfo di Napoli;

   all'epoca vennero stanziati circa 14 miliardi di lire per un lavoro che doveva durare 3 anni e mezzo, ma nel 1992, quando il Consiglio dei ministri dichiarò il bacino del fiume Sarno area ad elevato rischio di crisi ambientale, nessuno degli impianti previsti era in funzione e i lavori non risultavano nemmeno completati;

   da allora le responsabilità vengono rimbalzate da un ente all'altro, senza determinare mai un'azione definitiva e completa;

   il fiume Sarno nasce in zona Foce e continua limpido attraversando la città ma quando incontra i suoi affluenti si trasforma in un ammasso d'acqua malsano e pericoloso; in particolar modo sono le acque della Solofrana e della Cavaiola a trasformare il Sarno e il suo bacino in una bomba biologica;

   il torrente Solofrana arriva nei territori dell'Agro nocerino sarnese contenente ingenti quantità di cromo e tetracloroetilene, che lo colorano di rosso, e a Nocera Inferiore incontra il torrente Cavaiola, dando vita ad un unico torrente;

   se l'inquinamento chimico può essere attribuito agli scarichi delle famose concerie di Solofra, l'inquinamento biologico è strettamente correlato alla mancanza di una rete fognaria, mai completata, con il conseguente scarico diretto dei reflui domestici ed industriali nel fiume, che spesso scorre vicino ad abitazioni e terreni agricoli;

   nell'estate del 2017 il torrente Cavaiola è stata oggetto di attente analisi e verifiche;

   a causa della scarsità di piogge, lo stesso torrente, che lungo la strada statale 18 scorre scoperto costeggiando la strada, all'altezza di Nocera Superiore è andato in secca;

   dopo un tratto di fiume tombato, a poche centinaia di metri più a valle il torrente torna a scorrere a pieno regime e tale nuova fonte sembra derivare dagli scarichi di abitazioni e fabbriche che scaricano direttamente nel letto del fiume, senza passare dal depuratore e, visto che il fiume è in secca, il flusso di acque scure che si vedono scorrere a Nocera Inferiore lungo il letto della Cavaiola non sono altro che scarichi e intere colonne fecali che scorrono a cielo aperto lambendo balconi, strade e scuole;

   dallo studio effettuato dal Dipartimento di medicina dell'Università di Salerno, «Environmental Pollution Effects on Reproductive Health, Clinical, Epidemiological Study in Southern Italy» (2012) volto a verificare la correlazione tra inquinamento e tumori, è emerso che vi è un collegamento epidemiologico tra l'inquinamento ambientale e la salute riproduttiva nella zona di Salerno;

   nel comprensorio dell'Agro, negli ultimi anni, la mortalità per cancro è fortemente aumentata, raggiungendo livelli molto più alti rispetto alla media italiana e colpendo soprattutto donne incinte e bambini. Scenari così preoccupanti che gli studiosi hanno rinominato il territorio del bacino come il «Pentagono della morte»;

   le richieste alle istituzioni che provengono dai locali comitati di cittadini e associazioni riguardano l'ultimazione di collettori e fogne, messa a norma degli scarichi dei depuratori consortili, controllo degli scarichi illegali, azioni di bonifica e disinquinamento;

   la situazione sta sfiorando l'emergenza sanitaria e occorre un intervento di bonifica del comprensorio dell'Agro nocerino che sia finalmente risolutivo;

   a parere dell'interrogante una vera transizione ecologica non può che passare anche da questi interventi come la bonifica del fiume Sarno, utilizzando anche le risorse del Recovery Fund –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere affinché la completa bonifica del fiume Sarno venga urgentemente realizzata, anche utilizzando le risorse disponibili del Recovery Fund, inserendo tale opera tra le priorità dell'agenda ambientale del Paese.
(4-09384)