ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09265

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 507 del 13/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 13/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA 13/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 13/05/2021
Stato iter:
02/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2021
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/07/2021

CONCLUSO IL 02/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09265
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Giovedì 13 maggio 2021, seduta n. 507

   UNGARO e MIGLIORE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   come riportato dall'articolo della giornalista Cristina Gallardo di Politico.eu del 6 maggio 2021, il Governo del Regno Unito ha deciso di fermare alla frontiera 30 cittadini europei, tra cui vari cittadini italiani, trattenendoli fino a 7 giorni in centri di detenzione prima di rimpatriarli nei loro Paesi d'origine. I cittadini erano stati probabilmente fermati per aver tentato di entrare nel Regno Unito per lavorare sprovvisti del visto necessario o dello status di residenza previsto dall'Eu Settlement Scheme. A seguito della Brexit i cittadini europei possono entrare nel Regno Unito sprovvisti di visto fino a sei mesi esclusivamente per turismo;

   la detenzione da parte delle autorità britanniche di cittadini italiani denota una situazione incresciosa e una reazione del tutto sproporzionata. Anche se oggi, per il Regno Unito, sono cittadini di un Paese terzo, sarebbe opportuno accordare ai cittadini europei il tempo necessario e la giusta flessibilità per adeguarsi alle nuove regole, esattamente come l'Unione europea ha fatto con il Regno Unito, concedendo tempi aggiuntivi oltre le scadenze stabilite per concludere gli accordi di recesso –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e se non intenda, per quanto di competenza, adottare iniziative affinché possa ottenere dal Governo del Regno Unito chiarimenti sulle circostanze dell'accaduto e affinché si assicuri che i cittadini italiani siano adeguatamente informati di tutte le nuove regole in tema di visti e di accesso al Regno Unito con opportune campagne informative.
(4-09265)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 luglio 2021
nell'allegato B della seduta n. 534
4-09265
presentata da
UNGARO Massimo

  Risposta. — Come è noto, dal 31 gennaio 2020 il Regno Unito ha cessato di far parte dell'Unione europea. Dal 1° gennaio 2021, terminato il periodo di transizione, non si applicano più nel Paese le norme europee sulla libera circolazione delle persone. I cittadini dell'Unione devono pertanto ottenere il visto, prima di fare ingresso nel Regno Unito, per motivi di studio e lavoro e per soggiorni superiori a 180 giorni.
  Recentemente si sono verificati circa 30 casi di cittadini europei, non solo italiani, cui le autorità di frontiera britanniche hanno negato l'ingresso per mancanza del visto. Gli interessati sono stati trattenuti in appositi centri in attesa del rimpatrio, che in alcuni casi è avvenuto dopo alcuni giorni a causa della scarsità di voli, con conseguente preoccupazione dei familiari verso cui va tutta la mia comprensione. Tra questi casi, 12 hanno riguardato nostri connazionali. Tutti sono stati prontamente assistiti dal Consolato generale d'Italia a Londra, che ha interloquito con gli interessati, le loro famiglie e con le Autorità di frontiera britanniche per accertare, caso per caso, la corretta valutazione della situazione.
  Ho sollevato la questione nel corso di un mio incontro alla Farnesina con l'ambasciatrice del Regno Unito e mi recherò a Londra la prossima settimana per affrontare il tema con il Sottosegretario all'interno, responsabile per l'immigrazione.
  La delegazione dell'Unione europea a Londra, anche su nostro impulso, è intervenuta presso le autorità britanniche per richiedere un più stretto raccordo fra i cittadini europei interessati e i rispettivi Uffici consolari, limitare i tempi di trattenimento e garantire un trattamento adeguato ai fermati. Le autorità britanniche si sono impegnate a facilitare l'esercizio dell'assistenza consolare a favore dei cittadini europei fermati alla frontiera senza visto e a considerare la possibilità che, in futuri casi analoghi, possano entrare su cauzione in territorio britannico fino all'orario del volo di rimpatrio.
  Il 20 maggio l'ambasciatrice del Regno Unito in Italia, Jill Morris, nel corso della sua audizione presso la Commissione esteri della Camera dei deputati sulle priorità della Presidenza italiana del G20, ha annunciato che non si verificheranno più casi del genere. Le autorità britanniche hanno comunicato alle rappresentanze dei Paesi dell'Unione europea che i cittadini europei che dovessero incorrere in provvedimenti di respingimento in frontiera a causa del mancato possesso dei requisiti per l'ingresso sul territorio britannico potrebbero comunque essere autorizzati, su cauzione («
bail»), all'ingresso nel Paese fino al momento del rimpatrio. La decisione di accordare l'ingresso su cauzione può essere assunta caso per caso dagli ufficiali di frontiera che, mantenendo limitazioni alla libertà di residenza o lavoro, possono stabilire sé imporre condizioni finanziarie per autorizzare temporaneamente l'ingresso dei cittadini oggetto di provvedimento di respingimento e l'ammontare delle stesse.
  La rete diplomatico-consolare italiana nel Regno Unito è impegnata da tempo in una capillare campagna di informazione sulla nuova normativa per l'ingresso nel Paese dopo la Brexit anche attraverso il sito
www.viaggiaresicuri.it. La campagna è stata recentemente intensificata e rilanciata sui social media, in vista della possibile ripresa dei viaggi internazionali a seguito dell'alleggerimento delle restrizioni agli spostamenti.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cittadino della Comunita'

cittadino straniero

campagna di sensibilizzazione