ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09200

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 501 del 05/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: APREA VALENTINA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COSTA ENRICO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI 05/05/2021
D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 05/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 05/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09200
presentato da
APREA Valentina
testo di
Mercoledì 5 maggio 2021, seduta n. 501

   APREA, ENRICO COSTA e D'ETTORE. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

  da notizie stampa si apprende che una bambina di 10 anni di Salerno sarebbe indagata per aver fotografato lo schermo mentre si svolgeva la lezione in modalità a distanza: la foto avrebbe ritratto i compagni di scuola e le maestre a loro insaputa, ancorché il collegamento con gli studenti fosse assoggettato al diretto controllo dell'insegnante;

   la bambina avrebbe panche predisposto, durante il collegamento, due video con le relative immagini con frasi di commento pubblicandoli e diffondendoli attraverso Instagram, ma una parte del video sarebbe, in ipotesi, risultata offensiva – secondo la dirigenza dell'istituto scolastico di appartenenza della minore – nei confronti della maestra di matematica in quanto l'alunna parrebbe ritratta mentre alzava il dito medio;

   le immagini sono state viste e condivise molte volte fino ad arrivare alla dirigente scolastica che, attenzionata su quanto accaduto, avrebbe immediatamente informato i genitori dell'alunna, richiedendo l'immediata rimozione del materiale pubblicato sia dal web che dal cellulare della bambina;

   la dirigente avrebbe anche informato la procura per i minorenni e i servizi sociali del comune inviando una relazione sull'accaduto e mettendo a disposizione di tali uffici tutto il materiale che è agli atti della scuola;

   la dirigente scolastica avrebbe poi evidenziato che le riprese non erano state autorizzate, che nel video comparivano minorenni e che l'età della bambina non avrebbe consentito l'apertura di un proprio profilo social;

   il video sarebbe ora all'attenzione della procura presso il tribunale per i minorenni di Salerno e dei servizi sociali del comune, che starebbero valutando anche se i genitori fossero a conoscenza dell'uso dei social da parte della figlia, prospettando anche una ipotesi di mancata vigilanza della minore, ma non della scuola;

   non risulta invece avviata, in sede scolastica, alcuna preliminare fase di valutazione e confronto anche con i genitori al fine di ricercare soluzioni alternative al solo ricorso all'autorità giudiziaria anche volte a comprendere ogni aspetto della vicenda che riguarda una minore e la didattica a distanza svolta sotto la direzione e il controllo della scuola;

   la stessa giurisprudenza di legittimità (Cassazione civile sezione III, n. 12501/2000) stabilisce che la responsabilità del genitore e dell'insegnante sono concorrenti e di natura solidale; gli obblighi di vigilanza gravano, in ogni caso, anche sull'insegnante e sulla scuola in modo adeguato all'età ed al comportamento dei minori affidati, tenuto conto altresì della novità della durata e dello svolgimento in concreto del rapporto scaturente dalle nuove modalità di insegnamento a distanza che non liberano anche la scuola dalla conseguente responsabilità, ma che, anzi, rafforzano, in capo al docente ed alla funzione educativa dell'istituto scolastico, ogni conseguente obbligo pure successivo al comportamento del minore –:

   se il Ministro non intenda attuare iniziative, per quanto di competenza, anche a carattere ispettivo, finalizzate ad accertare come si siano realmente svolti i fatti e per quali ragioni la scuola non abbia valutato – considerato che si è subito rivolta alla procura per i minorenni – di assumere il ruolo di mediatrice tra i soggetti coinvolti, rispondendo così al proprio ruolo e alla propria missione di agenzia educativa assumendo, altresì, ogni obbligo e conseguente condotta, nell'ambito scolastico, pure successivi allo svolgimento della lezione a distanza ad ulteriore tutela del minore;

   se il Ministero dell'istruzione, stante la gravità della segnalazione all'autorità giudiziaria e la specialità della didattica a distanza da cui sarebbe derivato il presunto comportamento illecito, sia stato o meno informato tempestivamente dei fatti dalla dirigenza scolastica in parola;

   se risulti che lo stesso istituto scolastico abbia o meno valutato l'eventuale portata degli obblighi di vigilanza e conseguenti condotte anche a carico dell'insegnante e della stessa scuola.
(4-09200)