ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09183

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 500 del 04/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: D'ORSO VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
SAITTA EUGENIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
TUZI MANUEL MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/05/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/05/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 07/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 02/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09183
presentato da
D'ORSO Valentina
testo di
Martedì 4 maggio 2021, seduta n. 500

   D'ORSO, SCANU, SAITTA, MARTINCIGLIO, D'ARRANDO, DAGA, PAPIRO e TUZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza «Coronavirus» ha visto aggravarsi il disagio abitativo che, nel nostro Paese, riguarda circa 1 milione e 475 mila famiglie italiane (ricerca Federcasa e Nomisma);

   il 21 gennaio 2021 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sull'accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti;

   la risoluzione afferma che l'accesso a un alloggio adeguato costituisce un diritto fondamentale, una condizione preliminare per l'esercizio di altri diritti fondamentali, nonché per condurre una vita in condizioni rispettose della dignità umana, e impegna le autorità nazionali, regionali e locali degli Stati membri a definire la propria politica degli alloggi e ad adottare le misure necessarie a garantire che tale diritto fondamentale sia rispettato nei rispettivi mercati immobiliari;

   l'Unione europea e i suoi Stati membri hanno l'obbligo di garantire un accesso a un alloggio dignitoso ed economicamente accessibile per tutti, conformemente ai diritti fondamentali di cui agli articoli 16, 30 e 31 della Carta sociale europea e come stabilito dal Pilastro europeo dei diritti sociali;

   un numero crescente di persone a basso e medio reddito ha notevoli difficoltà nel sostenere le spese di un alloggio, non è in grado di far fronte ai costi abitativi e di manutenzione, vive in alloggi che presentano problemi di sicurezza, di insalubrità, di scarsa qualità, di inaccessibilità, di inefficienza energetica o di sovraffollamento, o è senza fissa dimora o a rischio di sfratto;

   i prezzi degli alloggi sono in crescita stabile ogni anno e a un ritmo più veloce rispetto all'aumento del reddito disponibile;

   l'accessibilità economica degli alloggi e le condizioni abitative dei proprietari e degli inquilini a basso reddito si sono deteriorate negli ultimi decenni;

   la crisi abitativa colpisce più duramente le aree urbane di molti Stati membri, dove è diventato difficile trovare alloggi economicamente accessibili a prezzi di mercato, anche per le famiglie a medio reddito;

   tale problema interessa, in particolare, le famiglie monoparentali, le famiglie numerose e i giovani che entrano nel mercato del lavoro;

   dopo lo scoppio della pandemia, nel medio periodo la recessione economica e la perdita di posti di lavoro potrebbero far aumentare ulteriormente l'onerosità eccessiva dei costi abitativi e le percentuali dei senza dimora nel nostro Paese, portando così all'esclusione sociale di molti cittadini e di numerose famiglie;

   con la citata risoluzione si invita sia la Commissione europea che ciascuno degli Stati membri a fare dell'edilizia abitativa una delle pietre angolari del piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali e si incoraggiano gli Stati membri a collaborare in materia di finanziamento degli investimenti sociali finalizzati a risolvere i problemi degli alloggi con le parti sociali, la società civile e il settore privato, molti dei quali svolgono e possono svolgere un ruolo essenziale nella realizzazione e nel mantenimento di soluzioni abitative adeguate per le persone in condizioni vulnerabili;

   nel tempo, sono stati approvati provvedimenti normativi con i quali sono stati disposti diversi stanziamenti di risorse per l'edilizia residenziale pubblica. Fra questi si ricordano: la legge n. 457 del 1978 (articolo 2, lettera f) e articolo 3, lettera q)); il decreto-legge n. 12 del 1985, convertito dalla legge n. 118 del 1985 (articolo 3, comma 7-bis) con la quale, per far fronte alla situazione abitativa del Paese e per l'immediato avvio del programma di edilizia residenziale pubblica del biennio 1986-1987, si è previsto un finanziamento di 5.350 miliardi di lire; la legge n. 67 del 1988 (articolo 22); il decreto-legge n. 152 del 1991 convertito dalla legge n. 203 del 1991 (articolo 18, lettera a) del comma 1); il decreto-legge n. 9 del 1982 convertito dalla legge n. 94 del 1982 (articolo 4), con cui si autorizzava un finanziamento di 600 miliardi di lire da iscrivere per il biennio 1982-1983 e di 50 miliardi per il 1982 per l'edilizia residenziale pubblica e convenzionata; la legge n. 179 del 1992 (articolo 18). Di recente è stato adottato anche il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 6 luglio 2020 relativo al riparto delle risorse per realizzare interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi degli anni 2016-2017;

   nonostante la previsione di tali risorse economiche, la condizione di disagio abitativo persiste e potrebbe aggravarsi –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti, se abbia effettuato una ricognizione delle somme stanziate con le suddette leggi e rimaste ad oggi inutilizzate, se abbia accertato le cause dell'eventuale mancata utilizzazione e quali iniziative di competenza ritenga opportuno adottare per il reimpiego immediato delle risorse eventualmente residuate per far fronte alla carenza di alloggi a canone sociale nel nostro Paese.
(4-09183)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

statistica della sanita'

paese membro

risoluzione