Legislatura: 18Seduta di annuncio: 500 del 04/05/2021
Primo firmatario: RIZZO NERVO LUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 LORENZIN BEATRICE PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021 CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/05/2021
RIZZO NERVO, CARNEVALI, LORENZIN, ORFINI, DE FILIPPO, PINI, GRIBAUDO, RACITI, ROSSI, MADIA, DE MARIA, PEZZOPANE, BONOMO e CARLA CANTONE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
l'evoluzione della situazione epidemiologica legata alla diffusione dei contagi da COVID-19 ed alle relative varianti, ultima quella indiana (il primo caso è stato segnalato a Firenze il 10 marzo 2021) appare, a distanza di oltre un anno dall'inizio della pandemia molto complessa specialmente in questo momento in cui è iniziato il processo di riapertura delle attività educative, scolastiche, economiche e sociali per un ritorno graduale ad una vita normale;
in questa fase è fondamentale monitorare la diffusione del Covid-19; delle sue possibili varianti per non farsi trovare impreparati di fronte a quelle che potrebbero sfuggire alle difese del sistema immunitario e abbassare l'efficacia dei vaccini;
in Italia, secondo l'ultima indagine dell'Istituto superiore di sanità risalente al marzo scorso, la variante più diffusa è quella cosiddetta «inglese» pari all'86 per cento, poi la brasiliana con una prevalenza è del 4,0 per cento, mentre le altre sono sotto la soglia dello 0,5 per cento, anche se, oggi, l'allerta maggiore è sulla variante «indiana» che presenta per la prima volta due mutazioni già note: E484Q e L452R;
la variante indiana è stata sequenziata in almeno 17 Paesi in tutto il mondo, fra cui l'Italia, secondo quanto rivelato dall'Oms nel suo bollettino settimanale sulla pandemia;
la mutazione del virus che sta flagellando con un impeto finora sconosciuto l'India, detta anche variante B.1.617, è stata rilevata in oltre 1.200 sequenziamenti caricati sulla banca dati internazionale Gisaid, ricorda l'Oms, e i Paesi dove è stata rilevata con maggior frequenza sono, oltre all'India, gli Stati Uniti, il Regno Unito, Singapore, il Belgio, la Svizzera, la Grecia e l'Italia;
in particolare, per ogni variante è necessario verificare se è più trasmissibile rispetto al ceppo originale, se è più letale e se ha una maggiore resistenza ai vaccini e per far questo è necessario sequenziare il più possibile il genoma del virus;
l'Organizzazione mondiale della sanità, assieme ai centri di prevenzione e controllo delle malattie statunitense ed europeo, ha stabilito che per rendere efficace il programma di sorveglianza genomica è necessario sequenziare almeno il 5 per cento dei nuovi casi rilevati quotidianamente con i test diagnostici;
l'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), agenzia dell'Unione europea raccomanda di sequenziare almeno circa 500 campioni selezionati casualmente ogni settimana a livello nazionale. Prioritari, nel sequenziamento, sono: gli individui vaccinati contro il Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante una risposta immunitaria al vaccino, i contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi, i casi di reinfezione e, infine, gli individui in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2;
in Italia, l'analisi delle varianti viene effettuata dai laboratori delle singole regioni, sotto il coordinamento dell'Istituto superiore di sanità. A fine gennaio 2021 la Società di virologia aveva annunciato la nascita di un consorzio per il monitoraggio al fine di implementare il numero dei tamponi sequenziati; tuttavia ad oggi tale progetto non è stato realizzato –:
quanti siano in Italia, attualmente, i campioni sequenziati settimanalmente nonché quale sia la loro incidenza nelle singole regioni;
quali siano i tempi per l'attuazione del consorzio per il monitoraggio, già annunciato a fine gennaio 2021 dalla Società di virologia;
se non ritenga necessario adottare iniziative con urgenza, vista anche la ripresa delle attività economiche e sociali, volte a dare maggiore slancio al sequenziamento del genoma del virus Sars-CoV-2, al fine di intercettare le probabili varianti e la loro incidenza sull'andamento epidemiologico in Italia;
quale sia la capacità di verifica del livello di immunizzazione della popolazione anche in relazione alla presenza di varianti, non ultima quella indiana.
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