ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 496 del 28/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 28/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 28/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09126
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 28 aprile 2021, seduta n. 496

   VALLASCAS. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   secondo gli operatori del settore, il raggiungimento degli obiettivi energetici stabiliti dall'Italia con il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), in linea con quanto fissato dal Green New Deal della Commissione europea, potrebbe rivelarsi particolarmente ostico anche a causa dei ritardi che si starebbero registrando nelle procedure di attuazione della normativa di riferimento sulle rinnovabili;

   il rallentamento delle procedure sarebbe tale che, secondo alcune previsioni, continuando di questo passo, il traguardo del 55 per cento di produzione di rinnovabili, installando 40 Gigawatt di rinnovabili non programmabili, potrebbe essere raggiunto non prima del 2085;

   risulterebbe, infatti, che, ogni mese, si starebbero realizzando impianti eolici per 6 Megawatt e impianti fotovoltaici per 54 Megawatt: numeri che risulterebbero ben lontani dalla media (83 Megawatt al mese di eolico e 250 Megawatt di fotovoltaici) necessaria per traguardare gli obiettivi del Pniec (la perdita, in mancati investimenti privati, nazionali ed esteri, si assesterebbe tra i 550 e 850 milioni di euro all'anno);

   secondo il Sole 24 ore del 2 aprile 2021, la transizione energetica starebbe registrando troppi ritardi anche a causa della complessità o della poca trasparenza che gli operatori riscontrerebbero nelle procedure amministrative;

   a questo proposito, è il caso di riferire che la regione Sardegna, da anni, è in una fase di transizione ecologica ed energetica resasi necessaria e urgente, anche a seguito del phase out del carbone prevista per il 2025: processo che starebbe riscontrando molti ritardi di natura amministrativa;

   alla luce di ciò, la produzione di energia da fonti rinnovabili assumerebbe un ruolo centrale per la sicurezza energetica della regione;

   secondo quanto riferiscono fonti giornalistiche, il permitting risulterebbe essere l'ostacolo principale all'installazione di nuovi impianti a fonte rinnovabile. In particolare, l'inerzia amministrativa con la quale vengono valutati i provvedimenti autorizzatori limiterebbe notevolmente gli investimenti in Sardegna;

   inoltre, alcuni operatori avrebbero lamentato la mancata trasparenza dei procedimenti autorizzativi e che i tempi procedimentali, seppur perentori, spesso non vengono rispettati dalle amministrazioni competenti della regione Sardegna, in particolare a causa dell'assenza di controlli sul rispetto dei termini;

   da quanto esposto emergerebbe una situazione di inerzia da parte dell'amministratore pubblico che «decide di non decidere» –:

   se non intendano adottare, per quanto di competenza, iniziative, anche di natura normativa, volte ad accelerare i procedimenti autorizzativi nell'ambito delle energie rinnovabili, in particolare intervenendo sull'inerzia amministrativa che scoraggia notevolmente gli investimenti nel campo delle fonti rinnovabili;

   quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, per verificare le motivazioni dei ritardi nel rilascio dell'autorizzazione unica per gli impianti rinnovabili in Sardegna.
(4-09126)