ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09091

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 494 del 26/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZO RINA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 26/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 26/04/2021
Stato iter:
27/07/2021
Fasi iter:

RITIRATO IL 27/07/2021

CONCLUSO IL 27/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09091
presentato da
DE LORENZO Rina
testo di
Lunedì 26 aprile 2021, seduta n. 494

   DE LORENZO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 582 del 1996 prevede il ripristino della linea naturale della costa di Bagnoli, e la rimozione della colmata a mare di cemento, una bomba ecologica da disinnescare perché inquina spiagge e fondali marini;

   il risanamento del sito, dai sedimenti marini ai terreni nell'area ex Italsider, una collina di rifiuti industriali con la presenza di contaminanti chimici nei detriti dalla loppa, rappresenta una sfida per restituire alla città duecentocinquanta ettari e un arenile lungo due chilometri;

   destano sconcerto le affermazioni del Commissario per la bonifica ambientale del sito ex Italsider Bagnoli, il quale, in una intervista pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno il 31 marzo 2021, ritiene di lasciare la colmata perché è statica e non inquina e «l'unico ostacolo è quello della Soprintendenza ...», intenzioni secondo l'interrogante discutibili considerando il suo ruolo di attuatore di disposizioni che prevedono la bonifica ambientale di Bagnoli-Coroglio, attesa da oltre venticinque anni;

   nella relazione: «Finanziamenti destinati alla bonifica ambientale e alla rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio» 2015-2018, approvata dalla Sezione centrale di controllo della Corte dei conti, (deliberazione 13/2020/G), i magistrati scrivono: «Gli interventi nell'area hanno comportato un recente finanziamento assegnato ad Invitalia S.p.a. di 442,7 milioni di euro (87,5 milioni di euro erogati), da aggiungere ai 462 milioni di euro erogati, che hanno consentito di realizzare attività di studio e di “caratterizzazione” delle aree che allo stato vede il Commissario impegnato nell'attivazione degli atti necessari alla configurazione urbanistica dell'area e alla programmazione delle bonifiche»;

   nel giugno 2019 il Commissario ha adottato lo stralcio urbanistico del Piano di risanamento ambientale, che ha individuato la destinazione urbanistica dell'area all'interno del sito, fondamentale per la programmazione delle opere di bonifica, che secondo la Corte dei conti «presenta criticità sia sotto il profilo della definizione delle strutture da realizzarsi, sia sotto quello di una non puntuale previsione finanziaria»;

   dalla relazione della Corte dei conti emerge la necessità di affrontare con urgenza il problema della rimozione della «colmata a mare di cemento», considerando che non sono stati ancora individuati i siti nei quali destinare i materiali inquinati provenienti anche dal fondale marino circostante;

   urgente è, altresì l'ultimazione della bonifica dell'area ex Eternit, i cui fondi per la realizzazione sono a disposizione del soggetto attuatore dal 2017;

   la relazione evidenzia la necessità di «assicurare la piena funzionalità della cabina di regia dell'intero intervento e delle relative conferenze dei servizi, al fine di giungere alla definizione di una cornice programmatica condivisa e della conseguente esecuzione del progetto di bonifica»;

   a fronte di un impegno di novecento milioni di euro, i risultati sono definiti dai magistrati contabili: «talvolta anche peggiorativi dell'inquinamento dell'area, causati da interventi di bonifica non idonei». Questo conferma quanto sostenuto nella perizia disposta dal tribunale di Napoli, secondo la quale gli interventi a Bagnoli «come realizzati» avevano «compromesso la futura fruibilità dei luoghi», perlomeno di quelli d'uso residenziale;

   il sequestro penale, nel 2013 di gran parte dell'area del sito di interesse nazionale ha impedito la prosecuzione dei programmi. Il procedimento penale per reati di disastro colposo e truffa, attualmente in appello, ha interessato: vertici di Bagnolifutura S.p.a., amministratori e dipendenti pubblici –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, per valutare eventuali responsabilità del Commissario di Governo in ordine alla mancata applicazione della legge n. 582 del 1996 e per il comportamento avuto rispetto ai compiti assegnatigli;

   quali iniziative il Governo intenda adottare per quanto di competenza, per consentire, tenuto conto delle criticità rilevate dai giudici contabili, l'avvio del processo di bonifica ambientale e rigenerazione urbana di Bagnoli;

   quali iniziative intenda assumere affinché non maturino altri ritardi sul programma di bonifica con conseguente aggravio di costi.
(4-09091)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

rifiuti industriali

relazione