ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09073

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 493 del 23/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPA CARMELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2021
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 23/04/2021
Stato iter:
21/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/07/2021
CINGOLANI ROBERTO MINISTRO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/07/2021

CONCLUSO IL 21/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09073
presentato da
GRIPPA Carmela
testo di
Venerdì 23 aprile 2021, seduta n. 493

   GRIPPA, VACCA e CORNELI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   con la firma dei recenti decreti a firma del Ministro interrogato e del Ministro Franceschini è stata approvata la valutazione di impatto ambientale (Via) per il rinnovo di dieci concessioni e per la messa in produzione di nuovi impianti estrattivi, nonostante non sia stato ancora completato il Pitesai, il piano regolatore delle aree in cui sarà possibile creare e sfruttare i giacimenti di idrocarburi, che è in sospeso da due anni e dovrebbe essere adottato entro il 30 settembre 2021 come previsto da una modifica voluta fortemente dal gruppo parlamentare di cui gli interroganti sono componenti;

   gli interroganti sono altresì a conoscenza che i provvedimenti cui si fa riferimento non rappresenterebbero ancora un «via libera» definitivo ai lavori, piuttosto una autorizzazione transitoria, proprio in attesa del piano regolatore. Allo stesso modo si ritiene sia da valutare la necessità per l'Italia di bloccare definitivamente, anche nelle aree che il piano riterrà idonee, nuovi permessi per trivellazioni ed air gun;

   la decisione di firmare le autorizzazioni potrebbe significare una clamorosa smentita della politica proclamata dal Governo a giudizio degli interroganti calpestando l'Accordo di Parigi del 2015 – il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici, adottato alla conferenza di Parigi sul clima (COP21) nonché l'European Green Deal, varato dall'Unione europea per trasformare le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori politici e rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti;

   al netto di quelle sulla terra ferma le attività autorizzate si trovano tutte nel mare Adriatico (tra Veneto e Abruzzo) e nel canale di Sicilia e non sono trascurabili gli impatti locali, visto che l'Adriatico è praticamente un mare chiuso come un lago e per un ricambio di tutta la sua acqua occorrerebbero ben ottanta anni. Si evidenzia come si sia fatto in modo che si pervenisse anche all'autorizzazione Aia (autorizzazione integrata ambientale) per la contestatissima centrale di compressione Snam di Sulmona (Aq). Tutto ciò, mentre su scala globale si sta attraversando una crisi ecologica e climatica gravissima e mentre incombe minaccioso il surriscaldamento climatico foriero di immani disastri;

   le più recenti evidenze scientifiche, pubblicate sulle migliori riviste internazionali si fa presente –, dimostrano non solo che il metano è un gas clima-alterante molto più potente della CO2, ma che viene immesso in grandi quantità direttamente in atmosfera lungo la filiera (pozzi, gasdotti, stoccaggi e rete di distribuzione), in ragioni di perdite più o meno occulte che nonostante il dibattito internazionale, sembrerebbero non essere state prese in considerazione –:

   quali siano state le ragioni che abbiano reso opportuna la firma di tali autorizzazioni alla luce di quanto esposto e rappresentato in premessa e se non si ritenga che esse siano da rivalutare;

   se non ritenga che sia doveroso, per quanto di competenza, giungere all'approvazione del piano regolatore Pitesai sopra richiamato con espresso e trasparente riferimento al rispetto della sostenibilità ambientali e della transizione ecologica delle attività della nostra nazione.
(4-09073)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 21 luglio 2021
nell'allegato B della seduta n. 544
4-09073
presentata da
GRIPPA Carmela

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Riguardo a quanto rappresentato dall'interrogante in merito all'emanazione di alcune pronunce di VIA relative ad «impianti estrattivi», occorre precisare che dette pronunce sono coerenti con la normativa ambientale di riferimento in materia di VIA.
  Occorre, altresì, sottolineare che i progetti che hanno formato oggetto di tali pronunce riguardano permessi minerari in essere e, quindi, non rientrano nella fattispecie di procedimenti di VIA sospesi in attesa dell'adozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI) di cui al comma 4 dell'articolo 11-
ter del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge n. 12 del 2019.
  I decreti sono stati emanati poiché non in contrasto con le normative di riferimento ed in quanto atti conclusivi di procedimenti amministrativi regolarmente svolti che comportano, in ultimo, l'obbligo per l'amministrazione, stabilito dall'articolo 2 della legge n. 241 del 1990, di esprimersi in ordine alle istanze pervenute con atti espressi e motivati.
  Si rappresenta, altresì, che trattasi di procedimenti avviati da tempo, per i quali sono stati svolti diversi approfondimenti, la cui conclusione non aveva motivo di essere procrastinata, atteso anche il rischio per l'amministrazione di contenziosi amministrativi.
  Al riguardo si rappresenta che, relativamente a due progetti, a seguito di ricorsi promossi dal proponente presso il TAR competente, il giudice amministrativo in accoglimento dei ricorsi ha imposto al Ministero l'adozione dei provvedimenti necessari indicando anche la relativa tempistica.
  Per quanto riguarda il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI), in data 3 marzo 2021 è stata avviata la fase di consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale sul rapporto preliminare nell'ambito della procedura di VAS.
  Si precisa, infine, che il termine per l'adozione del Piano è stato prorogato al 30 settembre 2021 con la legge 26 febbraio 2021, n. 21 (articolo 12-
ter).
Il Ministro della transizione ecologica: Roberto Cingolani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

impatto ambientale

degradazione dell'ambiente