ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 490 del 20/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09008
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Martedì 20 aprile 2021, seduta n. 490

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi, è avvenuto l'ennesimo suicidio in carcere: il dirigente del Dipartimento di salute mentale dell'Asl di Pescara, Sabatino Trotta, psichiatra, si è tolto la vita nel penitenziario di Vasto, poche ore dopo esservi entrato con le accuse di corruzione, induzione alla corruzione e turbativa;

   dagli articoli apparsi sui giornali e dai servizi mandati in onda dal Tg3 regionale, ad avviso dell'interrogante è stato delineato un quadro della situazione più da pettegolezzo di quartiere, che da espletamento di un sano diritto all'informazione. Un indagato è stato subito trasformato in colpevole e sono state rivolte alla sua persona sgradevoli illazioni sullo stile di vita: lo si accusa di aver pilotato l'esito di alcune gare d'appalto per la gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere per favorire una cooperativa a lui vicina, in cambio di tangenti, rolex, regali per lui, i familiari, le numerose amanti;

   illazioni molto colorite cui si sono aggiunte affermazioni di tipo moralistico: «mentre una sanità si prodigava per arginare questa terribile pandemia, un'altra sanità pensava di fare affari»;

   a giudizio dell'interrogante, la dovizia di particolari fornita nel corso del servizio giornalistico del TG3 lascia presupporre una fuga di notizie da parte delle autorità preposte;

   giova ricordare che la direttiva UE n. 343 del 9 marzo 2016, in corso di recepimento in Italia, rafforza la presunzione di innocenza dell'imputato nella misura in cui vieta espressamente a tutte le autorità pubbliche di «presentare» un imputato come colpevole del reato ascrittogli prima della condanna e impegna gli Stati a predisporre misure appropriate in caso di violazione dell'obbligo di non presentare gli indagati o imputati come colpevoli;

   dopo tutto ciò, non è difficile pensare quanto provato potesse essere il primario Trotta alla sua entrata in carcere. La direttrice del penitenziario di Vasto, dottoressa Giuseppina Ruggero, assicura, in un'intervista rilasciata a Tg8, che «era tranquillo al punto da lasciarsi andare a una battuta sul mio accento pescarese. È stato accompagnato in infermeria presso il medico “di primo ingresso”, il quale, come da protocollo, ha svolto con Trotta un colloquio per accertarne lo stato psicologico. Lo stesso medico ha stabilito, in base ai tre livelli di rischio suicidario, che per Sabatino Trotta il livello fosse il più basso». Aggiunge, inoltre, come dopo la messa in onda dei servizi del Tg3, Trotta avesse ricevuto ben due visite da parte degli agenti per verificare la sua reazione al momento mediatico;

   troppa commistione è ormai presente tra sistema penale e sistema mediatico: due poteri forti, cui le istanze garantiste non riescono più a far fronte;

   per non parlare della frequente spettacolarizzazione degli eventi che non fa altro che mettere il detenuto alla gogna. Oltre al dottor Trotta, dall'inizio del 2021 si sono uccise in carcere 10 persone e nello scorso anno 61 tra i quali anche 10 ragazzi tra i 20 e i 25 anni;

   di certo si può parlare di fallimento delle istituzioni –:

   in linea con quanto previsto dalla richiamata direttiva (UE) 2016/343, se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa normativa utile affinché sia garantito il rispetto della presunzione di innocenza anche nell'ambito del sistema mediatico, al fine di prevedere adeguate sanzioni relative all'uso di informazioni derivate da fuga di notizie che, talvolta tendenziose, vadano a pregiudicare il normale svolgimento di un'indagine, ingenerando ulteriori tensioni in una persona che non è ancora condannata, ma solamente indagata;

   quale sia il grado di affidabilità delle perizie psicologiche che vengono effettuate sui detenuti al loro ingresso negli istituti penitenziari e come possa essere migliorato il sistema carcerario italiano al fine di ridurre il più possibile episodi come quello in premessa.
(4-09008)