ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 490 del 20/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 22/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/04/2021
Stato iter:
01/08/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2021
PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/04/2021

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2021

CONCLUSO IL 01/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09001
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo presentato
Martedì 20 aprile 2021
modificato
Giovedì 22 aprile 2021, seduta n. 492

   CARETTA, CIABURRO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   come evidenziato da Fipe-Confcommercio, la riapertura solo per le attività che dispongono di tavoli all'aperto, significa la chiusura prolungata per oltre 116.000 pubblici esercizi che non ne dispongono;

   il 46,6 per cento dei bar e ristoranti italiani, infatti, non dispongono di spazi all'aperto, con particolare incidenza per i locali situati nei centri storici, dove le regole sono più stringenti;

   in linea generale, inoltre, la riapertura dei ristoranti a pranzo e cena per chi ha spazio esterno consente di recuperare circa il 15 per cento del totale del fatturato di settore con enormi differenze da regione a regione, dato che i posti all'aperto, infatti, sono molti meno rispetto alla totalità delle sedute già adattate alle norme vigenti;

   nell'attività di ristorazione, sebbene siano coinvolti circa 360.000 tra bar, mense, ristoranti e agriturismi, vi è tutta una filiera potenzialmente penalizzata da aperture parziali, legata a 70.000 industrie alimentari e 740.000 aziende agricole impegnate a garantire le forniture alimentari, per un totale, considerato l'indotto, di 3,6 milioni di posti di lavoro –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per:

    a) fornire criteri di sicurezza unitari per consentire la riapertura dei locali al chiuso vincolati ad un preciso cronoprogramma attuativo;

    b) fornire in ogni caso misure di sostegno economico nei confronti di tutti i pubblici esercizi che subiranno lo svantaggio competitivo di non essere in grado di riaprire a partire dal 26 aprile 2021 in quanto prive di adeguato spazio all'aperto.
(4-09001)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 1 agosto 2021
nell'allegato B della seduta n. 551
4-09001
presentata da
CARETTA Maria Cristina

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentiti anche i competenti uffici del Ministero della salute, si rappresenta quanto segue.
  In particolare, le interroganti fanno riferimento alla grave situazione di crisi ed incertezza con la quale, durante questa prolungata pandemia, hanno convissuto e convivono i ristoratori ed i pubblici esercizi e chiedono a riapertura dei locali e misure di sostegno economico.
  Le criticità correttamente esposte dalle interroganti riguardano non solo i ristoratori ed i pubblici esercizi, bensì la maggioranza dei settori produttivi.
  A riguardo, si rappresenta che il Governo è consapevole delle gravissime difficoltà che l'intero sistema produttivo nazionale ha affrontato e sta affrontando a seguito della crisi pandemica e delle chiusure disposte per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2. Per reagire a questa situazione e sostenere il sistema produttivo nazionale, è stato seguito un approccio binario: da un lato, si è provveduto ad accelerare il piano delle vaccinazioni; dall'altro, sono state predisposte misure di ristoro e sostegno rivolte in generale alle imprese, operanti nei diversi comparti produttivi più colpiti dalla crisi, nonché ai titolari di partita IVA.
  Infatti, le riaperture sono direttamente collegate all'andamento del piano vaccinale e della curva dei contagi e sono state disposte tenendo conto delle valutazioni del Comitato tecnico-scientifico, del Commissario straordinario e del Ministero della salute.
  Sul punto, si ricorda che in data 6 aprile 2021 è stato sottoscritto, da tutte le sigle sindacali e datoriali, e adottato su invito del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, il «Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro». Ai sensi del Protocollo in parola, i datori di lavoro, con il supporto o il coordinamento delle associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta.
  Per quello che riguarda la programmazione che consenta la riapertura delle attività commerciali e di ristorazione, come richiesto dalle interroganti, si rappresenta quanto segue.
  Con il decreto-legge del 22 aprile 2021, n. 52 è stata disposta l'applicazione di misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali, nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da SARS-CoV-2.
  Per quello che attiene specificamente alle attività dei servizi di ristorazione, il testo ha consentito, dal 26 aprile 2021, nella zona gialla, il consumo al tavolo all'aperto e dal 1° giugno anche al chiuso, nel rispetto di protocolli, linee guida e disposizioni vigenti.
  Inoltre, dal 22 maggio, in zona gialla, le attività degli esercizi commerciali presenti all'interno di mercati e di centri commerciali, di gallerie commerciali, di parchi commerciali e di altre strutture ad essi assimilabili possono svolgersi anche nei giorni festivi e prefestivi, anche in questo caso, nel rispetto di protocolli, linee guida e disposizioni vigenti.
  Sempre a partire dal 26 aprile, in zona gialla, sono stati consentiti anche gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all'aperto, nel rispetto delle misure di distanziamento e di misure di capienza massima.
  A far data dal 15 giugno, in zona gialla, sono state consentite poi le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, anche organizzate mediante servizi di
catering e banqueting nonché è stato consentito lo svolgimento di fiere in presenza, anche su aree pubbliche, e dal 1° luglio 2021 anche dei convegni e dei congressi. Il tutto sempre nel rispetto di protocolli, linee guida e disposizioni vigenti.
  Il decreto-legge n. 52 del 2021 ha previsto altresì l'introduzione, sul territorio nazionale, delle cosiddette «certificazioni verdi Covid-19», comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il virus o la guarigione dall'infezione o l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Le specifiche disposizioni relative alle quattro aree (area gialla, arancione, rossa e bianca) sono consultabili online sul sito del Governo, nella sezione domande e risposte.
  Con ordinanza del 29 maggio 2021, il Ministero della salute ha adottato le «Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali», nella versione aggiornata dalla Conferenza Stato regioni. Tali Linee guida aggiornate sono state integrate con alcuni nuovi elementi conoscitivi, legati all'evoluzione dello scenario epidemiologico e delle misure di prevenzione adottate, anche in un'ottica di semplificazione, e tengono conto delle disposizioni del decreto-legge n. 52 del 22 aprile 2021 e del decreto-legge n. 65 del 18 maggio 2021.
  Parallelamente al piano vaccinale e alla programmazione delle riaperture, il Governo ha varato provvedimenti atti a garantire ristori adeguati a tutte le attività produttive, come contrappeso alle chiusure disposte per contrastare la diffusione pandemica.
  Al fine di salvaguardare tutte le imprese del Paese, si evidenza che, già con il primo decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 recante «Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19» (decreto «Sostegni»), si sono previste una serie di misure improntate sulla semplificazione delle procedure e l'automatismo dell'erogazione, nonché sul superamento del modello basato sui codici Ateco, privilegiando invece criteri di fatturato e misure relative ai contributi a fondo perduto e al rinvio dei pagamenti fiscali.
  Il 15 aprile 2021 è stato approvato il Documento di economia e finanza (DEF), con la previsione di uno scostamento di bilancio ulteriore di 40 miliardi di euro, che poi ha ricevuto l'avallo di entrambi i rami del Parlamento per il finanziamento di ulteriori misure di sostegno.
  Il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 (cosiddetto decreto «Sostegni bis») ha introdotto, all'articolo 1, ulteriori contributi a fondo perduto destinati a sostenere le attività economiche maggiormente danneggiate dal perdurare dell'emergenza da SARS-CoV-2. Nel luglio 2021, l'Agenzia delle entrate ha pubblicato le Linee guida relative ai contributi a fondo perduto del decreto «Sostegni bis».
  In conclusione, si ribadisce il costante impegno del Governo a mettere in atto tutti gli interventi necessari perché sia garantita l'apertura in sicurezza delle attività commerciali e di ristorazione, come richiesto dalle interroganti, fornendo al contempo indennizzi e ristori adeguati alle attività medesime, per le gravi perdite subite a causa della crisi pandemica e delle chiusure disposte per contrastare la diffusione del virus.

Il Viceministro dello sviluppo economico: Gilberto Pichetto Fratin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostegno economico