ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08961

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 488 del 16/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 15/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08961
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Venerdì 16 aprile 2021, seduta n. 488

   FERRO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   mentre il personale sanitario è costretto a turni massacranti, senza sosta e sacrificando la propria vita personale, per fronteggiare la terza ondata di emergenza pandemica, in Calabria si muore anche in attesa di operazioni salvavita;

   come denunciato da Verduci, direttore medico del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria «Su dieci sale operatorie ne possiamo utilizzare soltanto due perché a causa della doppia apertura della rianimazione, una normale e una covid, il personale si è dovuto sdoppiare e di conseguenza le persone che sono in attesa di essere operate, parliamo di interventi di classe A i cosiddetti salvavita come tumori o patologie importanti, vedono la lista allungarsi. Siamo passati da liste di due mesi d'attesa a 6/7. Tante persone, purtroppo, sono costrette a partire ma altre non hanno la stessa possibilità economiche e, dunque, devono attendere il loro turno o, peggio ancora, rinunciano alle cure. Tutti i medici stanno attenti a valutare le priorità ma è chiaro che ce anche chi rischia di non fare in tempo»;

   stando così le cose, l'abnegazione del personale sanitario non può bastare, con il rischio di non riuscire a garantire un'assistenza sanitaria di qualità, perché al momento anche le emergenze incontrano grandi difficoltà, come ha raccontato amareggiato Verduci: «Un'altra grave problematica la stiamo riscontrando al Pronto Soccorso dove siamo costretti a lavorare con pochissime sale e i nostri pazienti sono obbligati ad aspettare ore ed ore in fila prima di essere visitati. Noi siamo davvero addolorati perché in tutto questo chi ci va di mezzo sono gli ammalati che noi invece vorremmo assistere nel modo migliore possibile in tempi idonei»;

   mesi fa, il direttore medico del presidio ospedaliero forniva una fotografia drammatica, con una carenza di circa 400 professionisti tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari nonostante siano già stati destinati appositi fondi, le nuove assunzioni, vitali per non far collassare l'intera struttura, dopo anni di attese, sono ancora misteriosamente bloccate;

   l'ospedale di Reggio Calabria ha fatto sforzi enormi per affrontare l'emergenza pandemica, con personale sotto organico che si è andato a ridimensionare ulteriormente a fronte dei pensionamenti che non sono mai stati rimpiazzati;

   la sanità calabrese è commissariata da oltre dieci anni, durante i quali non si è registrato alcun cambio di passo e, anzi, si è continuato a tagliare con mere logiche di economicità, sulla pelle di medici, infermieri e personale sanitario e a danno del diritto alla salute dei cittadini, garantito solo sulla carta –:

   se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, per sanare la grave situazione in cui versa il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria e procedere ad un piano di assunzioni straordinarie, che ne consenta l'operatività a pieno regime.
(4-08961)