ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08946

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 487 del 15/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 15/04/2021
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 15/04/2021
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 15/04/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 15/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 15/04/2021
Stato iter:
20/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/05/2022
BRUNETTA RENATO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/05/2022

CONCLUSO IL 20/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08946
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Giovedì 15 aprile 2021, seduta n. 487

   CIABURRO, VINCI, BUCALO, FRASSINETTI e ALBANO. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, n. 27 del 6 aprile 2021, è stato pubblicato il bando di concorso pubblico per il reclutamento di 2800 tecnici che saranno impiegati per supportare le amministrazioni pubbliche nel coordinamento e nell'attuazione dei progetti legati al Next Generation EU e per gli interventi legati alla politica di coesione 2014-2020 e 2021-2027 nelle regioni meridionali italiane;

   in fase di annuncio della misura e delle nuove modalità concorsuali per eventuali turn over e nuove assunzioni nella pubblica amministrazione, è stata indicata, tra le varie priorità del Governo, ingresso di giovani e di personale con nuove qualifiche, più moderne ed interdisciplinari, nei ranghi delle pubbliche amministrazioni anche mediante percorsi di inserimento rapidi, cosiddetti «Fast track»;

   l'articolo 3, comma 1, del bando di concorso pubblicato in data 6 aprile 2021 prevede una prima fase di preselezione basata sulla valutazione di titoli, propedeutica ad una seconda fase di selezione, riservata ad un numero massimo di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso per singolo profilo;

   l'articolo 6 del bando di concorso, al comma 2, stabilisce come i titoli valutabili non possano superare il valore massimo complessivo di 10 punti, ripartito tra titoli di studio per un massimo di 4 punti e altri titoli per un massimo di 6 punti;

   con riferimento ai punti conferiti per titolo di studio, si segnala come la votazione del titolo di laurea relativa al profilo per cui viene fatta richiesta è valutata per un massimo di 0,10 punti nel caso di voto con lode, prevedendo quindi 0,50 punti per il diploma di laurea o laurea specialistica e magistrale che sia il proseguimento della laurea triennale indicata quale requisito ai fini della partecipazione;

   a questi punti si aggiunge la formazione post-laurea, fino ad un massimo di 3 punti, criterio secondo il quale ogni master universitario di primo livello vale 0,5 punti, ogni master di secondo livello 1 punto ed ogni diploma di specializzazione o dottorato di ricerca vale 1,5 punti;

   i rimanenti 6 punti sono distribuiti privilegiando in ogni caso personale già in essere presso le pubbliche amministrazioni o con contratti di lavoro stipulati con enti privati per progetti afferenti la politica di coesione penalizzando in tal modo, secondo l'interrogante, principalmente ai fini dei piazzamento nelle relative graduatorie, neolaureati o comunque diplomati da percorsi di studio altamente qualificanti;

   in base a quanto stabilito dai criteri di cui all'articolo 6, a titolo di esempio, qualora si disponesse in ogni caso di idoneo titolo esperienza professionale, di studio con massima votazione e master di secondo livello, ma privi di esperienza professionale, non si raggiungerebbero in ogni caso né i 3 né i 4 punti della quota riservata ai titoli di studio, rendendo sostanzialmente impossibile conseguire il massimo dei punteggi nella predetta categoria, allorché i restanti 6 punti sono attribuiti unicamente considerando la durata dei rapporti di lavoro di provenienza, avvantaggiando in parte il personale già in forza;

   pur trattandosi di una selezione a titoli relativa a posizioni che devono interagire con progetti di origine comunitaria, non sono previsti, peraltro, punteggi per la conoscenza delle lingue –:

   se il Ministro interrogato, alla luce dei fatti esposti, intenda adottare iniziative per disporre procedure concorsuali realmente indirizzate all'ingresso di giovani e nuove competenze nella pubblica amministrazione, privilegiando anche la conoscenza delle lingue e professionalità interdisciplinari;

   se intenda spiegare in che modo la procedura concorsuale di cui in premessa sia adatta a valorizzare il ruolo dei giovani nella pubblica amministrazione;

   in che modo intenda ovviare ad eventuali carenze sopravvenute di organico nelle amministrazioni locali a seguito della procedura concorsuale di cui in premessa.
(4-08946)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 20 maggio 2022
nell'allegato B della seduta n. 698
4-08946
presentata da
CIABURRO Monica

  Risposta. — Rispondo all'interrogazione in esame, riguardante la disciplina contenuta nel bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di complessive n. 2.800 unità di personale non dirigenziale di Area III-F1 o categorie equiparate nelle amministrazioni pubbliche con ruolo di coordinamento nazionale nell'ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell'Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027, nelle autorità di gestione, negli organismi intermedi e nei soggetti beneficiari delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (cosiddetto «Concorso Sud»), nonché, più in generale, le politiche di promozione dell'ingresso dei giovani nelle pubbliche amministrazioni.
  I quesiti posti dall'interrogante sono sostanzialmente due: da un lato, chiede in che modo il Concorso Sud sia adatto a valorizzare il ruolo dei giovani nella pubblica amministrazione; dall'altro lato, chiede quali iniziative il Governo intenda adottare per favorire più in generale l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
  Per rispondere al primo quesito è utile ripercorrere brevemente lo svolgimento della procedura concorsuale in questione, la quale
de facto ha conseguito il risultato di valorizzare i giovani più promettenti e freschi di studio, per le ragioni che mi appresto ad esporre.
  Com'è noto, il Concorso Sud è stata bandito con provvedimento pubblicato in 27 del 6 aprile 2021 - 4 Serie speciale Concorsi ed esami. La
lex specialis prevedeva che il concorso si articolasse in una valutazione per titoli (professionali e di studio) e in una «fase selettiva scritta, [...] riservata a un numero massimo di candidati pari a tre volte il numero dei posti rilessi a concorso per singolo profilo oltre eventuali ex aequo» (articolo 13 del bando).
  A seguito dell'ammissione delle domande è stata avviata la valutazione dei titoli, conclusa con la selezione di 8.500 candidati giudicati idonei e conseguentemente ammessi alla prova scritta. A questo punto si sarebbe verificata – apparentemente – la lesione delle aspettative dei giovani nella procedura, secondo la ricostruzione proposta dall'interrogante. Successivamente, tra il 9 e l'11 giugno 2021, i candidati selezionati hanno sostenuto il conseguente esame scritto.
  In realtà, i giovani non sono stati in alcun modo sfavoriti. Infatti, il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha emanato poco dopo un provvedimento di rettifica della
lex specialis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 46 in data 11 giugno 2021, motivato sulla base di diversi ordini di ragioni.
  In primo luogo, i dati registrati sull'affluenza a livello nazionale alle prove di esame svolte sino ad allora evidenziavano una partecipazione dei candidati convocati inferiore al 65 per cento, che in alcune regioni (Regione Lazio e Regione Puglia) era stata addirittura inferiore al 50 per cento. Di conseguenza, si era resa ineludibile la necessità di assicurare che il numero dei candidati in posizione utile nella graduatoria finale di merito fosse tale da consentire, nella misura massima possibile, la copertura dei posti banditi.
  In secondo luogo, si era reso opportuno incrementare il numero dei candidati in posizione utile nella graduatoria finale di merito al fine di soddisfare il fabbisogno di personale necessario all'attuazione dei progetti di competenza delle amministrazioni titolari di interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche alla luce del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, al tempo recentemente promulgato.
  Per tali ragioni, il Dipartimento della funzione pubblica ha ritenuto opportuno agire in autotutela per rettificare la
lex specialis, al fine di riammettere alla fase selettiva scritta anche quei candidati che – pur essendo in possesso dei requisiti di accesso al concorso – non avevano conseguito un punteggio abbastanza elevato nella iniziale valutazione per titoli.
  La decisione è stata giudicata legittima anche dal Tar Lazio, nella sede di Roma, il quale con l'ordinanza 13 luglio 2021, n. 3833, ha stabilito che «il provvedimento di rettifica [...], nell'ammettere alla prova scritta tutti i candidati valutati ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera
a) del bando, non incide sui requisiti di ammissione, che restano inalterati, né muta gli elementi e i valori della selezione (titoli e prova scritta), così come originariamente previsti dal bando, il che esclude la prospettata lesione della “par condicio” dei concorrenti». Su tali basi il giudice ha rigettato la domanda cautelare proposta da alcuni candidati e, di conseguenza, il «Concorso Sud» ha potuto proseguire proficuamente, concludendosi il 29 luglio 2021 con la pubblicazione delle graduatorie di merito per ciascun profilo professionale.
  In base a tali elementi, quindi, è possibile ritenere che non vi sia stata la lesione di nessuna legittima aspettativa dei giovani interessati a entrare nelle pubbliche amministrazioni. Al contrario, la rettifica del bando ha permesso anche a coloro che avevano ricevuto un punteggio leggermente inferiore nella valutazione dei titoli di competere «ad armi pari» con i loro contendenti più «anziani».
  Peraltro, è bene rammentare che è stato pubblicato in
Gazzetta Ufficiale - IV serie speciale Concorsi ed esami - n. 82 del 15 ottobre 2021 il bando di concorso pubblico per il reclutamento a tempo determinato di 2.022 unità di personale non dirigenziale di area III-F1 o categorie equiparate nelle amministrazioni pubbliche con ruolo di coordinamento nazionale nell'ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell'Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027, nelle autorità di gestione, negli organismi intermedi e nei soggetti beneficiari delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  Il 1° febbraio 2022 è stato pubblicato l'avviso per l'individuazione dei componenti delle commissioni esaminatrici, che sono in corso di nomina; è stato dato mandato a Formez PA di organizzare la prova scritta nel mese di marzo 2022.
  I candidati del precedente concorso che non siano riusciti a posizionarsi utilmente in graduatoria potranno eventualmente avere nuove
chance di buona riuscita nella nuova procedura appena bandita. In questo modo, le legittime aspirazioni dei cittadini interessati a lavorare nelle pubbliche amministrazioni per il rilancio del Paese potranno essere adeguatamente soddisfatte.
  I candidati più giovani del precedente concorso che non siano riusciti a posizionarsi utilmente in graduatoria potranno eventualmente avere maggiori
chance di buona riuscita nella nuova procedura appena bandita, che ha previsto, in applicazione dell'articolo 1 comma 15- quater del decreto-legge n. 80 del 2021, che il punteggio per il titolo di studio richiesto per l'accesso sia aumentato sino al doppio, quando conseguito entro i quattro anni dall'indizione della procedura.
  Venendo poi al secondo quesito, volto a comprendere se il Governo «intenda adottare iniziative per disporre procedure concorsuali realmente indirizzate all'ingresso di giovani e nuove competenze nella pubblica amministrazione, privilegiando anche la conoscenza delle lingue e professionalità interdisciplinari», si può agevolmente evidenziare quanto segue.
  Il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, ha inteso promuovere proprio l'ingresso dei giovani nelle pubbliche amministrazioni, anche al fine implementare efficacemente i progetti contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  L'articolo 1, commi 5 e 10, ha inteso delineare delle procedure di ingresso velocizzate per il «personale in possesso di un'alta specializzazione». La norma si riferisce ai candidati dotati della laurea magistrale o specialistica e, alternativamente, di un dottorato di ricerca, di un master di secondo livello oppure di una «documentata esperienza professionale qualificata e continuativa, di durata almeno triennale, maturata presso enti pubblici nazionali ovvero presso organismi internazionali o dell'Unione europea».
  Si tratta, evidentemente, di un canale di accesso privilegiato per attirare i giovani più promettenti a entrare nelle pubbliche amministrazioni.
  Peraltro, sempre con questa finalità, l'articolo 2 del medesimo decreto ha disciplinato ulteriori «Misure urgenti per esperienze di formazione e lavoro professionalizzanti per giovani nella pubblica amministrazione». Con questo intervento si è inteso dare alle pubbliche amministrazioni l'immediata possibilità di «attivare specifici progetti di formazione e lavoro per l'acquisizione, attraverso contratti di apprendistato anche nelle more della disciplina dei rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro, di competenze di base e trasversali, nonché per l'orientamento professionale di diplomati e di studenti universitari». Il relativo decreto attuativo è in via di adozione.
  In conclusione, ritengo che questo Governo abbia sinora dimostrato di avere a cuore il futuro dei giovani. Ciò è avvenuto tanto sul piano amministrativo – è qui a dimostrarlo il Concorso Sud – quanto sul piano legislativo, come emerge chiaramente dalle disposizioni richiamate del decreto-legge n. 80 del 2021.

Il Ministro per la pubblica amministrazione: Renato Brunetta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coesione economica e sociale

esperienza professionale

politica comunitaria dell'ambiente