ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08932

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 487 del 15/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 15/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08932
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Giovedì 15 aprile 2021, seduta n. 487

   FRATOIANNI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   da un articolo pubblicato sul sito della Flc-Cgil del 4 febbraio 2021 si apprende che a quella data circa 50.000 lavoratori precari tra docenti e personale Ata, assunti come «organico covid», grazie al cosiddetto decreto Rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020) del maggio 2020 – che a tale scopo ha stanziato due miliardi di euro – ed entrati in servizio soprattutto tra ottobre e novembre 2020, non avrebbero percepito lo stipendio in modo regolare;

   tale personale è stato assunto fino al termine del corrente anno scolastico e la loro funzione è quella di garantire alle scuole di poter funzionare rispettando il necessario distanziamento tra gli alunni in presenza, sdoppiando i gruppi classe per ridurre il pericolo di contagio;

   per questi docenti e personale Ata è stata introdotta una modalità di pagamento delle retribuzioni inedita che ha creato molti problemi e criticità;

   il Ministero dell'istruzione, infatti, ha assegnato le risorse direttamente agli uffici scolastici regionali e alle scuole, ma, a differenza del resto del personale, non è stato definito il piano di fabbisogno di personale – e cioè una quantificazione dei posti – ma solo un budget in base al quale poi gli istituti scolastici avrebbero potuto assumere secondo alcuni parametri definiti;

   secondo quanto denunciato dalla Flc-Cgil qualcosa non ha funzionato in questo meccanismo perché quando vengono immessi i dati affinché il Ministero dell'economia e delle finanze provveda al pagamento delle retribuzioni, l'operazione risulta impossibile perché apparentemente priva di copertura;

   dal momento che le coperture finanziarie non sono il problema, tale malfunzionamento del sistema che sembrerebbe di natura tecnica ha delle conseguenze pesantissime sulle vite delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola;

   nonostante le organizzazioni sindacali avessero segnalato immediatamente tale criticità chiedendo ai Ministri interrogati le dovute garanzie sui pagamenti, l'unico risultato ottenuto al mese di febbraio 2021 sono state cinque «emissioni speciali», quelle che vengono utilizzate per pagare gli arretrati, e che però, a quanto pare, non hanno coperto ancora tutti i vuoti retributivi;

   a febbraio 2021 a tantissimi lavoratori e lavoratrici è stata pagata solo la mensilità di ottobre 2020;

   occorre ricordare come molte di queste persone abbiano dovuto spostarsi territorialmente e siano state spesso costrette ad affrontare spese straordinarie, come l'affitto di una abitazione, trovandosi nelle condizioni di dover sostenere costi pur non ricevendo una retribuzione;

   ad oggi, all'interrogante non risultano notizie certe circa la rimozione degli ostacoli che hanno impedito il regolare pagamento delle retribuzioni all'«organico Covid» assunto dalle scuole, nonché l'avvenuto pagamento di tutte le retribuzioni arretrate a loro dovute. Si è per cui di fronte ad una situazione incresciosa e paradossale che vede il personale docente e Ata non ricevere alcuna retribuzione, mentre gli stessi svolgono un compito così importante in un'epoca di emergenza sanitaria e che vede le scuole in una posizione imprescindibile ma anche particolarmente esposta al rischio dei contagi –:

   se i Ministri interrogati non intendano acquisire ogni elemento utile a verificare se le problematiche relative al mancato pagamento delle retribuzioni e degli arretrati spettanti al personale docente e Ata assunto, secondo quanto previsto dal «decreto Rilancio», siano state superate o se persistano ancora le difficoltà denunciate dalle organizzazioni sindacali e richiamate in premessa;

   quali iniziative di competenza intendano assumere, qualora non si sia ancora provveduto, affinché si proceda all'immediato pagamento di tutti gli arretrati spettanti al personale scolastico, rimuovendo immediatamente e definitivamente ogni ostacolo tecnico o di altra natura che ha impedito la regolare erogazione degli stipendi e consolidando queste posizioni nell'organico, evitando che in futuro possano ripresentarsi le medesime difficoltà.
(4-08932)