ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08927
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Mercoledì 14 aprile 2021, seduta n. 486

   BIGNAMI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in data 13 maggio 2020 veniva pubblicato sul sito di Oms il report «An unprecedented challenge Italy's first response to COVID-19». Questo studio, che costituiva un primo livello di analisi in ordine alla risposta italiana alla pandemia, è stato ritirato in data 14 maggio 2020 dal sito Oms. Il responsabile del ritiro del report stando a quanto contenuto in diversi messaggi e-mail da lui stesso scritte, sarebbe il direttore vicario dell'Oms Ranieri Guerra;

   appare rilevante evidenziare che la funzione del report era di consentire, tra l'altro e come evidenziato in una e-mail inviata in data 28 maggio 2020 al direttore generale dell'Oms Tedros Ghebreyesus e al direttore dell'ufficio regionale per l'Europa, Hans Henry Kluge, dal capo del team che ne aveva curato la redazione, il dottor Francesco Zambon, il passaggio di informazioni acquisite nel corso della risposta italiana al Covid, consentendo di salvare vite. In particolare il dottor Zambon scrive che l'oscuramento del report «impedisce che vite vengano salvate». Una funzione centrale, dunque, e di assoluto rilievo;

   l'importanza del report e della sua funzione è condivisa sia dal Ranieri Guerra che dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Brusaferro. Difatti, in una comunicazione intercorsa tra il Guerra e il dottor Brusaferro già in data 17 maggio 2020, dunque all'indomani del ritiro del report, il Guerra prospettava comunque l'utilizzo dello studio, ripulito dagli elementi ritenuti politicamente scomodi, attesa l'importanza della finalità. Una proposta che riscuoteva la condivisione del Brusaferro che riscontrava positivamente la proposta del Guerra;

   Guerra, in data 18 maggio 2020, propone a Brusaferro di parlare della revisione e dell'utilizzo del report a Zaccardi, capo di gabinetto del Ministro della salute Speranza, che avrebbe incontrato lo stesso 18 maggio alle ore 19, ottenendo ancora una volta una risposta positiva dal Brusaferro. Dunque è chiaro che sia per il redattore del report Zambon, che per Guerra, che pur aveva fatto ritirare lo studio, nonché infine per il presidente dell'Istituto superiore di sanità Brusaferro, questo report aveva comunque una utilità e uno scopo, efficacemente descritto dalle parole di Zambon: «salvare vite»;

   tuttavia il Guerra, alle ore 20.35 del 18 maggio 2020, dunque poco dopo l'incontro con Zaccardi, riferisce al Brusaferro che il capo di gabinetto del Ministero della salute avrebbe risposto «di vedere se riusciamo a farlo cadere nel nulla. Se entro lunedì nessuno ne parla vuole farlo morire»;

   così sarà e il report, nonostante servisse a salvare vite, non sarà più pubblicato;

   una decisione di una gravità evidente, che investe non solo l'Oms la quale «si appiattì» sulle decisioni della politica, non solo di Brusaferro, che nulla eccepì sulla decisione di non ripubblicare il report. Ma, visto il contenuto delle comunicazioni richiamate, del capo di gabinetto del Ministro Speranza che decise il destino del report –:

   se il Ministro interrogato confermi le circostanze sopra riferite per quanto attinenti al Ministero della salute;

   se non ritenga di estrema gravità che il capo di gabinetto del Ministero abbia deciso di non far ripubblicare il report che serviva a salvare, come visto, vite umane, invece che favorirne il potenziamento e la diffusione;

   se fosse a conoscenza di questa decisione;

   quali iniziative intenda assumere a riguardo.
(4-08927)