ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08921

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 14/04/2021
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 14/04/2021
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 14/04/2021
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 14/04/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 14/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08921
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Mercoledì 14 aprile 2021, seduta n. 486

   CIABURRO, GALANTINO, VINCI, BUCALO, FRASSINETTI e ALBANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   come riportato a mezzo stampa, un'inchiesta della Guardia di finanza ha portato, il 30 marzo 2021, al sequestro di 60 milioni di mascherine FFP2 o simili importate dalla struttura commissariale di emergenza, ai tempi dell'accaduto sotto la dirigenza del dottor Domenico Arcuri;

   i 60 milioni di mascherine sequestrati dalla Guardia di finanza su ordine della procura di Gorizia fanno parte di una fornitura totale di 250 milioni di pezzi, di cui buona parte, 190 milioni, è già stata distribuita o utilizzata;

   secondo indagini a campione effettuate sui lotti dei «Dispositivi di protezione individuale», tali mascherine, rispetto a veri dispositivi FFP2 certificati, hanno una capacità di filtrazione del 9-10 per cento quasi dieci volte inferiore rispetto a quanto dichiarato;

   buona parte delle mascherine sequestrate sono state prodotte da aziende di Wjenzhou, in Cina, come quelle già oggetto dell'inchiesta cosiddetto «mediatori d'oro» condotta dalla procura di Roma;

   come riportato da inchieste giornalistiche trasmesse su emittenti televisive nazionali, in Italia vi è un elevato numero di mascherine non a norma, prive del marchio CE, comunque commercializzabili grazie alla disposizione di cui all'articolo 15 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto «Cura Italia»;

   tale disposizione attribuisce all'Inail facoltà di effettuare una procedura di approvazione in deroga delle mascherine commercializzate, basata esclusivamente su prove ed attestazioni documentali, senza alcuna prova dell'effettiva dell'efficacia dei dispositivi di protezione individuale mediante esami in laboratorio, come peraltro testimoniato dalle stesse Faq sul sito dell'ente;

   analoghe disposizioni normative sono state eliminate in buona parte degli altri Paesi membri dell'Unione europea per scongiurare eventuali abusi, rendendo l'Italia mercato particolarmente privilegiato per l'immissione di prodotti non effettivamente a norma;

   sfruttando questa deroga, sono state introdotte in Italia mascherine false, identificate con lotti CE 0865, 2703, 1282 e 2037, corrispondenti ad aziende europee che non possono neppure certificare dispositivi di protezione individuali come mascherine FFP2;

   peraltro, è stata segnalata la presenza, nel mercato italiano, di mascherine protettive per bambini, le quali non esistono ufficialmente e non sono pertanto legali, identificate a codice CE 2834, 0370, 0161 e 2163, in modo contraffatto, come confermato dagli stessi enti certificatori;

   molti di questi Dpi contraffatti, di cui anche al lotto sequestrato dalla Guardia di finanza, sono state date al personale medico sanitario sul territorio nazionale, cagionando il rischio di contagi e focolai;

   la Guardia di finanza ha perquisito la sede di Invitalia, a Roma, indicando come il meccanismo di importazione dei Dpi avrebbe previsto un via libera obbligatorio da parte del Comitato tecnico scientifico;

   in data 2 marzo 2021, in conferenza stampa, il Ministro della salute ha affermato che le mascherine in commercio sul nostro territorio nazionale sono sicure –:

   se il Governo sia conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative abbia oggi promosso, per quanto di competenza, per contrastare la circolazione dei Dpi contraffatti, disponendo l'immediato sequestro di ogni lotto sospetto, con riferimento ai lotti in premessa;

   per quale motivo la certificazione in deroga di cui in premessa sia ancora valida e perché ogni lotto di mascherine commercializzate in Italia non sia soggetto a prove di laboratorio;

   se intenda spiegare e delineare le responsabilità del Comitato tecnico scientifico in materia di approvazione dell'importazione dei Dpi anche rendendo pubbliche tutte le documentazioni connesse alle procedure di approvazione delle importazioni di prodotti stranieri.
(4-08921)