ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08919

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 14/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI 14/04/2021
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI 14/04/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/07/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08919
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 14 aprile 2021, seduta n. 486

   CUNIAL. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. — Per sapere – premesso che:

   il 24 marzo 2021 la Commissione trasporti e telecomunicazioni della Camera dei deputati ha approvato un parere con osservazioni al Piano nazionale di ripresa e resilienza favorevolmente all'aumento dei limiti di emissione elettromagnetica nell'ambito dello sviluppo del 5G;

   la Camera dei deputati nella seduta dell'8 ottobre 2019 ha approvato una mozione riguardante la tecnologia 5G in cui impegna il Governo pro tempore a: proseguire con l'approfondimento degli studi e delle ricerche sull'elettromagnetismo – con riferimento alle tecnologie di comunicazione radio e non solo 5G – accompagnando le riforme normative necessarie con adeguate iniziative istituzionali di comunicazione volte a soddisfare le esigenze di informazione chiara ed esaustiva per l'opinione pubblica; garantire un monitoraggio costante e continuativo da parte del Comitato interministeriale per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento elettromagnetico, di cui alla legge 22 febbraio 2001, n. 36, che tenga conto dei risultati della ricerca scientifica internazionale in tema di elettromagnetismo;

   le normative nazionali sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettromagnetici a radiofrequenza hanno sempre seguito un approccio cautelativo, tale da portare alla definizione e all'emanazione di leggi che prevedono limiti di esposizione per la popolazione più restrittivi rispetto a quanto riportato nelle linee guida di riferimento internazionali definite dalla Commissione scientifica internazionale, denominata International commission on non-ionizing radiation protection (Icnirp), e dalla raccomandazione 1999/512/CE;

   è necessario evidenziare come proprio «le Linee guida sulla protezione della popolazione mondiale dall'esposizione alle radiofrequenze e microonde» considerano solo gli effetti termici a breve termine simulati sui cosiddetti phantoms, manichini riempiti di gel. Tra l'altro, è opportuno ricordare che le linee guida derivano proprio dalla Icnirp, ovvero da un organismo privato con sede in Germania, già al centro di numerose polemiche da parte di scienziati, medici e ricercatori di mezzo mondo. Organismo spesso accusato di conflitti d'interesse, contiguità con la lobby delle telecomunicazioni e scarsa trasparenza nell'operato, ad avviso dell'interrogante fermo su parametri obsoleti e superati dalla letteratura biomedica più recente e sostenitore di una tesi negazionista sui cosiddetti effetti non termici a medio-lungo termine dei Cem-Rf;

   nel 2017 Lennart Hardell, il ricercatore più eminente al mondo sui rischi di tumore del cervello connessi all'uso a lungo termine dei telefoni cellulari, pubblicò sulla rivista scientifica International Journal of Oncology una dura critica all'Icnirp, avallata da alcuni esponenti politici del Consiglio d'Europa, sostenendo che non ci sono prove che l'Icnirp sia un'associazione di scienziati indipendenti e che proprio l'Icnirp sia l'interlocutore privilegiato per minimizzare le prove degli effetti biologici;

   le radiofrequenze del wireless di quinta generazione (5G) dal 2019 sono considerate pericolose dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti della Comunità europea (Scheer), notoriamente negazionista sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici. Lo Scheer afferma che il «5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche»;

   i campi elettromagnetici a radiofrequenza (Cem-Rf) promuovono lo stress ossidativo, una condizione implicata nello sviluppo del cancro, in diverse malattie acute e croniche e nell'omeostasi vascolare. L'Alleanza contro il cancro (fondata nel 2002 dal Ministero della salute e di cui fa parte l'istituto superiore di sanità) ha ufficializzato un progetto di studio sul glioblastoma, tumore maligno del cervello, per il quale sono ipotizzate correlazioni con le onde elettromagnetiche –:

   se e quali iniziative di ricerca scientifica siano state portate avanti per approfondire gli studi e le ricerche sull'elettromagnetismo e i possibili danni alla salute e quali risultati siano emersi – con riferimento alle tecnologie di comunicazione radio e non solo 5G – e quali iniziative istituzionali di comunicazione si ritenga di mettere in campo;

   se intenda chiarire come l'impegno riguardante la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento elettromagnetico si coniughi con l'innalzamento dei limiti di emissione elettromagnetica nell'ambito dello sviluppo del 5G.
(4-08919)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

malattia

disturbo elettromagnetico