ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08917

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: GASTALDI FLAVIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 14/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08917
presentato da
GASTALDI Flavio
testo di
Mercoledì 14 aprile 2021, seduta n. 486

   GASTALDI, MOLINARI, LIUNI, VIVIANI, GIACCONE, PETTAZZI, BOLDI, CAFFARATTO, GIGLIO VIGNA, PATELLI, GUSMEROLI, BUBISUTTI, GOLINELLI, LOSS, TARANTINO e LOLINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   l'ondata di gelo, nelle notti del 7 e dell'8 aprile scorso che ha colpito il Paese ha avuto un impatto devastante per l'agricoltura; in particolare, in Piemonte dove le minime hanno stabilito nuovi record di freddo per aprile – fino a -6o in zone di pianura e collina, in particolare nel Monferrato e nelle Langhe e nella campagna tra Torino e Cuneo e minime di 8,5° sottozero nella pianura del Po, in particolare nelle aree del Saluzzese e del Saviglianese in provincia di Cuneo – che ha devastato vigneti, frutteti e altre coltivazioni della regione;

   complessivamente, la superficie danneggiata è di circa 5.000 ettari, su un totale di circa 43.714 ettari che è la superficie complessiva del vigneto piemontese, con percentuali di danno che vanno dal 20 fino a oltre il 40 per cento. Risultano colpiti in particolare i giovani impianti: occorrerà attendere ancora una quindicina di giorni per capire se gli innesti potranno riprendere l'attività vegetativa; in Piemonte sono 13.177 le imprese che coltivano vite;

   una prima stima quantificata in modo ancora approssimativo, tenendo presente soltanto il valore dell'uva che non si raccoglierà e il rimpiazzo delle barbatelle di vite, porta a quantificare un danno complessivo di circa 18 milioni di euro;

   in alcune zone albicocche e kiwi non avranno alcun raccolto, è stato perso il 90 per cento per le pesche, il 70-80 per cento per le mele, il 50 per cento nei vigneti a Nebbiolo di Alba; gravi danni si registrano anche per l'Erbaluce e i vitigni del Canavese, in provincia di Torino, e per i pregiati asparagi di Santena e Poirino; timori sussistono anche per grano, mais e coltivazioni orticole;

   le correnti gelide hanno impedito addirittura il funzionamento dei sistemi anti-brina e in alcuni casi, come nel Cuneese, gli agricoltori sono ricorsi all'accensione di fuochi tra i filari dei vigneti per salvare le gemme dalla gelata. È stata bloccata anche la produzione del foraggio maggengo e nei pascoli di montagna;

   anche la situazione per il comparto frutticolo è gravissima. Dopo le alte temperature dei giorni precedenti che hanno favorito il risveglio della vegetazione, le piante sono state sottoposte ad uno shock termico, con effetti devastanti sulle produzioni;

   questo grave evento non ha risparmiato nessuna zona della regione, mettendo a rischio un'economia già compromessa dal lungo periodo pandemico e dalle recenti alluvioni;

   a parere degli interroganti è necessario attivare con urgenza tutti gli strumenti previsti per la gestione delle calamità naturali, indirizzando al fondo di solidarietà nazionale le risorse necessarie a fronteggiare un evento che si è manifestato come assolutamente straordinario;

   l'agricoltura è stato il settore più esposto ai continui e repentini cambiamenti climatici degli ultimi tempi; è innegabile che i cambiamenti climatici in atto stanno modificando le stagioni e quindi il rischio è di ritrovarsi ogni anno a dover affrontare temperature fuori stagione, con alternanza tra giorni con temperature sopra la media seguiti da giorni sotto la media con gelate e, in alcuni casi, nevicate fuori tempo, che come conseguenza portano alla rovina di interi raccolti; per gli agricoltori perdere il raccolto vuol dire perdere reddito;

   questo potrebbe essere il momento di ripensare ad un nuovo sistema di interventi che in tempi rapidi permetta alle imprese di disporre delle risorse necessarie per fronteggiare tali calamità –:

   quali interventi straordinari, per quanto di competenza, intenda attivare per fare immediatamente fronte all'emergenza, permettendo una rapida ripresa produttiva ed economica alle imprese agricole delle aree interessate dall'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito, in particolare, il Piemonte, al fine di assicurare in tempi rapidi il giusto ristoro per i danni subiti.
(4-08917)