ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08915

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: PLANGGER ALBRECHT
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 14/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 14/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08915
presentato da
PLANGGER Albrecht
testo di
Mercoledì 14 aprile 2021, seduta n. 486

   PLANGGER. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   attualmente nel nostro Paese il Piano nazionale su energia e clima (Pniec) in vigore è ancora quello del 2019, mentre bisognerebbe aggiornarlo al 2021 per includere il nuovo obiettivo europeo sulle emissioni di CO2 (55 per cento di riduzione della CO2 al 2030 rispetto al 1990, mentre il Pniec 2019 è fermo al 40 per cento di riduzione). Significa che le fonti rinnovabili dovranno arrivare al 70 per cento dei consumi lordi di energia elettrica tra meno di dieci anni, contro il 55 per cento previsto in precedenza. Tuttavia, mantenendo il ritmo attuale delle installazioni, il traguardo del 2030 sarebbe raggiunto nel 2085;

   negli ultimi anni, in media, in Italia si è aggiunto meno di 1 Gigawatt di rinnovabili ogni anno (785 Megawatt nel 2020), mentre il ritmo richiesto è di 6,5 nuovi Gigawatt di fonti pulite ogni dodici mesi, in modo da aggiungere complessivamente 65 Gigawatt di capacità rinnovabile da qui al 2030, di cui 50 Gigawatt di fotovoltaico, 13 Gigawatt di eolico e 2 Gigawatt di altre fonti, tra geotermia, idroelettrico e bioenergie;

   la mancanza di molti decreti attuativi è uno dei maggiori freni allo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia;

   anche alla luce degli interventi che potrebbero essere inseriti nel cantiere del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, occorre lavorare su autorizzazioni, semplificazioni, aste e nuove soluzioni tecnologiche;

   il nuovo Ministero della transizione ecologica avrà un ruolo centrale nella gestione dei fondi del Recovery plan: l'Unione europea ha chiaramente detto che l'obiettivo delle risorse del Next Generation Eu è quello di rendere l'Europa «più ecologica, digitale e resiliente» alla lotta ai cambiamenti climatici; a questo scopo verrà riservato circa il 30 per cento dei fondi europei;

   in questi ultimi anni si sono fatti diversi passi avanti sul contenimento dei gas climalteranti: le attuali disposizioni vanno dagli incentivi per l'installazione di impianti fotovoltaici, a quelli per la wallbox per l'acquisto di veicoli elettrici, fino alle detrazioni fiscali come il bonus 110 per cento;

   purtroppo però, le attuali disposizioni normative del Gse per gli impianti fotovoltaici inferiori a 20 kW – in Italia, a fine 2019, risultano installati oltre 880.000 impianti fotovoltaici per una potenza di circa 21 GM e una produzione di circa 24TWh – prevedono che non possano essere installati dispositivi di accumulo e ciò comporta una sospensione dei sussidi con rimborsi non cumulabili con i contributi del Gse –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di incentivare la diffusione di impianti fotovoltaici, anche permettendo l'installazione di accumulatori per quelli inferiori a 20 kw, e per rendere più snelle le procedure di rilascio dei contributi da parte del Gse.
(4-08915)