ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08914

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOSS MARTINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 14/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08914
presentato da
LOSS Martina
testo di
Mercoledì 14 aprile 2021, seduta n. 486

   LOSS, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, MANZATO e PATASSINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   negli ultimi anni si è assistito ad una concomitante presenza di più agenti patogeni, prevalentemente insetti, che in vario modo hanno fortemente condizionato il genere Pinus;

   la Toumeyella Parvicornus, detta comunemente Cocciniglia tartaruga, per i segni caratteristici che compaiono sul dorso che assomigliano al guscio di una tartaruga, è un parassita originario delle foreste del Nord America che, negli anni 2014-2015, è arrivato in Italia, in primis in Campania, e attualmente sta colpendo i pini che si trovano solitamente nelle riserve naturalistiche, nelle ville storiche e nei giardini comunali, diventando una vera e propria emergenza fitopatologica;

   è un parassita molto aggressivo che si riproduce in modo esponenziale; nelle sue zone di origine è considerato una specie poco dannosa in ambiente naturale, perché il suo sviluppo è rallentato dai climi freddi, mentre nel nostro Paese il clima mite favorisce la sua espansione provocando innumerevoli danni ai pini;

   la cocciniglia vive quasi esclusivamente a carico della specie del genere Pinus pinea, pino domestico o da pinoli, specie stabilmente insediata in tutti i paesaggi mediterranei e in quello italiano in particolare (è infatti anche detto pino italico), e del Pinus plaster, pino marittimo; sono molteplici i danni diretti ed indiretti causati da questo parassita;

   ad oggi non esistono sistemi di cura in grado di contrastare efficacemente il parassita, sono tuttavia in corso di sperimentazione alcuni sistemi di lotta in grado di contenere con una certa efficacia l'infestazione; infatti, per contrastare il parassita si parla, al momento, solo di potature e di abbattimenti, ma non di vera e propria cura, con tutte le conseguenze che questo comporta sia per l'ambiente che per i cittadini;

   inoltre, per quanto riguarda l'attività di antagonisti autoctoni o naturalizzati, sono stati registrati solo sporadici segni di predazione da parte di insetti predatori e basse percentuali di parassitizzazione, del tutto insufficienti a contenere la cocciniglia;

   tuttavia, esistono, ma vanno ulteriormente approfondite, metodologie che hanno dimostrato una buona efficacia nella lotta alla cocciniglia con un impatto sull'ambiente quasi nullo, riguardano la tecnica dell'endoterapia, con abmectima, ovvero un'iniezione al tronco che interviene sul suo apparato linfatico che produrrebbe risultati eccellenti, perché nel 95 per cento dei casi le piante guariscono;

   ad oggi si riscontrano casi di cocciniglia solo in alcune regioni del Centro-Sud, ma è facile ipotizzare che, stante la sua velocità di riproduzione e il clima che facilita la sua espansione, il fenomeno si possa allargare a tutte le regioni caratterizzate dai pini;

   già alcune regioni, come la Toscana e la Liguria, stanno affrontando altri tipi di cocciniglia come il Matsucoccus feytaudi — originario delle regioni atlantiche come Francia, Spagna, Portogallo e Marocco — dove in queste regioni ha trovato condizioni climatico-ambientali ottimali per la sua diffusione;

   è parere degli interroganti che se si intende mantenere la pineta con le sue caratteristiche ecologiche e paesaggistiche, è necessario intervenire rapidamente per il contenimento delle patologie e agire in difesa del nostro patrimonio arboreo, prima che la situazione diventi irrecuperabile;

   una volta partiti, i focolai d'infezione, se non contenuti tempestivamente ed in modo efficace, questi generano una diffusione a macchia d'olio della malattia, determinando una rapida mortalità delle piante –:

   se siano a conoscenza della situazione esposta in premessa e quali iniziative urgenti, per competenza, intendano mettere in atto per contrastare la Toumeyella Parvicornus, in quanto purtroppo la cocciniglia tartaruga non è la prima e non sarà l'ultima specie invasiva a infestare il nostro Paese, nonché, per predisporre una pianificazione delle operazioni da svolgere per identificare i patogeni, eradicarli, se possibile, o contenerli, al fine di fronteggiare adeguatamente sia questa nuova emergenza fitosanitaria che quelle attualmente in atto.
(4-08914)