ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08874

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 484 del 12/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: FIORAMONTI LORENZO
Gruppo: MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI
Data firma: 12/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOMBARDO ANTONIO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 12/04/2021
CECCONI ANDREA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 12/04/2021
MURONI ROSSELLA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 12/04/2021
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 12/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 12/04/2021
MINISTERO DELL'INTERNO 12/04/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08874
presentato da
FIORAMONTI Lorenzo
testo di
Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484

   FIORAMONTI, LOMBARDO, CECCONI, MURONI e FUSACCHIA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   da recenti articoli di stampa si apprende della controversa notizia delle intercettazioni e del monitoraggio degli spostamenti di cronisti esperti di immigrazione;

   una recente inchiesta sul Domani ha svelato che dal 2017 la procura di Trapani intercetta giornalisti che si occupano della Libia e di migranti, raccogliendo dati, cercando le fonti, monitorando le loro conversazioni con le organizzazioni umanitarie: esponenti della stampa che, tra l'altro, non risultano essere indagati, né tantomeno sottoposti ad alcuna accusa;

   tali fatti delineano un quadro non chiaro del rapporto che intercorre tra le istituzioni e le organizzazioni non governative. Le contrastanti vicende che vedono coinvolti protagonisti della politica come il leader della Lega Matteo Salvini sottoposto a processo per sequestro di persona per aver tenuto in mezzo al mare, per sei giorni, 147 migranti salvati dalla Ong Open Arms nell'agosto 2019, e l'ex Ministro dell'interno Marco Minniti, il quale, durante il suo mandato, secondo l'interrogante usò espressioni perlomeno ambigue nei confronti delle Ong, evidenziano un atteggiamento fortemente divisorio nei confronti della tutela dei diritti umani;

   le accuse più diffuse contro le organizzazioni non governative impegnate nei soccorsi come Proactiva open arms, Medici senza frontiere, Sos Méditerranée, Moas, Save the children, Jugend Rettet, Sea watch, Sea eye e Life boat, sono principalmente quattro: le navi delle Ong si spingono troppo vicino alle coste libiche e rappresentano un fattore di attrazione per i migranti, le missioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo hanno determinato un aumento delle morti e dei naufragi, le Ong si finanziano in maniera opaca e potrebbero essere in collegamento con i trafficanti, le Ong portano i migranti in Italia perché vogliono alimentare il business dell'accoglienza. Accuse che risultano infondate, poiché tali operazioni avvengono nel rispetto delle norme internazionali e nella pubblicità delle donazioni per il sostentamento delle Ong, nonché in linea con il rispetto dei diritti umani e del diritto del mare che, nel caso di salvataggi, disciplina espressamente la priorità del soccorso della vita umana e il suo obbligo nel soccorrerla;

   le difficoltà emerse da parte del mondo della politica nel governare i conflitti geopolitici che determinano i dissidi interni ai Paesi di origine degli sbarchi, e che causano le continue morti in mare, denotano l'assenza di un'efficace strategia in ambito internazionale nell'arrestare tale emorragia;

   monitorando e limitando la circolazione di informazioni parte dei giornalisti nel nostro Paese, e accusando le Ong di favorire il traffico dei migranti, emerge a parere dell'interrogante una grave lesione dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione;

   l'attenzione della politica, più che rivolgersi nei confronti degli inviati, dovrebbe soffermarsi sulla condizione dei centri dove i migranti «soccorsi» sono sottoposti a detenzione arbitraria e violazioni dei diritti, come emerso dal rapporto pubblicato dall'Unhcr l'Agenzia Onu per i rifugiati, e dal Mixed Migration Centre (Mmc) del Danish Refugee Council, intitolato «In questo viaggio, a nessuno importa se vivi o muori», e da numerosi reportage;

   va ricordato che la Ministra della giustizia ha da poco promosso accertamenti ispettivi presso la procura di Trapani;

   è fondamentale ribadire l'importanza di tutelare il diritto all'informazione e all'espressione come sancito dall'articolo 21 della nostra Costituzione –:

   se si intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, per contribuire a fare maggiore chiarezza sulla controversa relazione che intercorre tra le organizzazioni non governative e le istituzioni competenti, per garantire la tutela e il rispetto delle vite dei migranti;

   di quali elementi si disponga alla luce degli accertamenti preliminari richiamati in premessa.
(4-08874)