ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08852

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 482 del 08/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDO ANTONIO
Gruppo: MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI
Data firma: 08/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 08/04/2021
MURONI ROSSELLA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 08/04/2021
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 08/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 08/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08852
presentato da
LOMBARDO Antonio
testo di
Giovedì 8 aprile 2021, seduta n. 482

   LOMBARDO, CECCONI, MURONI e FUSACCHIA. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   Gadir è una splendida località termale in una cala sulla costa nord-est dell'isola di Pantelleria; l'area turistica – nota per le sue vasche d'acqua calda e il borgo marinaro – si presenta, oggi, come un cantiere di massi che nei giorni scorsi, sono stati fatti detonare dal costone roccioso;

   l'intervento, che ha interessato non solo il tratto roccioso, ma anche l'area demaniale marittima e lo specchio delle piscine d'acqua calda, fa parte di un progetto più ampio di messa in sicurezza – risalente al 2016, voluto dal Commissario per il dissesto idrogeologico e autorizzato dal comune di Pantelleria – dei costoni rocciosi sovrastanti le aree di percorribilità pubblica P4, ovvero Lago di Venere e Cala Gadir ricompresi fra i siti Natura 2000, ITA 010019, ITA 010020 ed il 010030 (marino), all'interno del Parco nazionale Isola di Pantelleria, considerati dall'Autorità di bacino ad alto rischio (R4);

   la scorsa settimana è stata emanata l'ordinanza di interdizione del tratto di Gadir, alla quale sono seguite le operazioni di detonazione con l'utilizzo di diversi chili di materiale esplosivo sulla sommità della falesia;

   il direttore dei lavori, membro dell'ufficio tecnico del Parco nazionale Isola di Pantelleria, sostiene la piena regolarità dell'intervento: dalla protezione delle vasche con barre in ferro e lamiere all'uso dell'esplosivo che, per le sue caratteristiche tecniche di frequenza e velocità di propagazione in considerazione delle caratteristiche geotecniche e litologiche, è risultato essere quello più adatto a rispettare gli aspetti più vulnerabili dell'ambiente circostante. Alla riduzione volumetrica dei grossi blocchi instabili sul conoide di frana proprio sopra le acque calde seguirà l'attività di bonifica e di sistemazione dell'area che, secondo i tempi progettuali, dovrebbe consentire la rimozione dei massi e delle pietre entro il mese di aprile 2021: ciò renderà nuovamente fruibile il sito termale in piena sicurezza;

   di parere diametralmente opposto è stata la Sovrintendenza per i beni culturali e ambientali di Trapani che ha ordinato l'immediata sospensione dei lavori: ad essere contestate sono le modalità di esecuzione e, in particolare, la detonazione dei massi scelta al posto della deflagrazione;

   l'assessore regionale ai beni culturali dichiara di aver autorizzato interventi manuali e puntuali su singole rocce: non è chiaro perché se la relazione generale del progetto parlava di utilizzo di «agenti demolitori non esplosivi, inseriti in perfori eseguiti manualmente con fioretto», nei mesi scorsi il comune e l'Ente Parco abbiano autorizzato, con nota e nulla osta, l'utilizzo di materiali esplodenti. I dati non corrispondono e l'esecuzione dei lavori sembra essere cambiata in corso d'opera, forse consequenziale a specifiche valutazioni tecniche;

   appare inverosimile che geologi, ingegneri, geotecnici e professionisti del settore abbiano previsto l'utilizzo di esplosivo in un sito termale caratterizzato da un equilibrio geologico molto delicato un intervento così violento è, con estrema probabilità, causa di alterazione delle falde acquifere termali, ove le vasche hanno diversa temperatura e per le quali basta poco per modificarne l'equilibrio;

   gli atti inerenti la vicenda sono stati già trasmessi alla procura della Repubblica, unitamente alla sopracitata ordinanza, per accertare eventuali responsabilità penali –:

   quali chiarimenti il Governo, per quanto di competenza, intenda fornire sui fatti esposti in premessa e, al contempo, se si intendano adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a verificare sia la regolarità dei metodi utilizzati per le operazioni di messa in sicurezza dei costoni rocciosi sovrastanti il sito Natura 2000 pluriprotetto, sia il rispetto delle procedure di valutazione di incidenza, fornendo altresì rassicurazioni sui tempi di bonifica e di ripristino dell'intera area termale e turistica.
(4-08852)