ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08850

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 482 del 08/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: OSNATO MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2021
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2021
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 08/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/04/2021
Stato iter:
12/04/2021
Fasi iter:

RITIRATO IL 12/04/2021

CONCLUSO IL 12/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08850
presentato da
OSNATO Marco
testo di
Giovedì 8 aprile 2021, seduta n. 482

   OSNATO, TRANCASSINI, ZUCCONI e CAIATA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 25 marzo 2021 la Commissione attività produttive della Conferenza delle regioni e delle province autonome ha redatto una nota tecnica sulle criticità relative al commercio su aree pubbliche, in cui si sottolinea la situazione di incertezza e confusione in merito alle concessioni rilasciate da Roma Capitale, sottolineando che il settore sta subendo un caos normativo su cui è necessario un intervento urgente a livello nazionale per ripristinare il rispetto della legge;

   in tale nota si sottolinea che nel dicembre 2020 la Conferenza delle regioni aveva preso atto delle Linee Guida del Ministero dello sviluppo economico del 25 novembre 2020 sul rinnovo delle concessioni per il commercio su aree pubbliche e, di conseguenza, le regioni, con delibere di giunta, avevano autorizzato il rinnovo delle concessioni, tramite procedimento amministrativo e non con gare ad evidenza pubblica;

   il comune di Roma, inizialmente, aveva avviato tale rinnovo tramite procedimento amministrativo, come indicato nelle linee guida del Ministero dello sviluppo economico, ma poi il gabinetto del sindaco Raggi ha bloccato il dipartimento competente, richiedendo un parere all'Autorità garante della concorrenza e del mercato;

   l'Antitrust ha risposto con una nota, ravvisando un presunto contrasto della procedura di rinnovo con la direttiva Bolkestein;

   il comune di Roma, di conseguenza, ha deciso di disapplicare la legge nazionale e procedere con gara ad evidenza pubblica, ponendosi, secondo gli interroganti, in palese contrasto con le linee guida del Ministero dello sviluppo economico e della Dgr della regione Lazio e delle altre regioni, creando con ciò una disomogeneità applicativa;

   la recente sentenza del Tar di Lecce n. 1321 del 27 novembre 2020 non solo non riconosce alla pubblica amministrazione alcun potere di sostituzione e disapplicazione della norma nazionale in favore di quella europea, ma ritiene che la pubblica amministrazione sia obbligata a conformarsi alla disciplina nazionale, essendo riconosciuto il potere di disapplicazione della norma nazionale solo all'organo giurisdizionale;

   è chiaro, inoltre, che, per il Tar di Lecce, la norma nazionale risulta vincolante per la pubblica amministrazione e per il dirigente comunale, che sarà tenuto ad osservare la norma di legge interna e ad adottare provvedimenti conformi e coerenti con la norma di legge nazionale;

   la legge dello Stato esclude espressamente il commercio ambulante dal campo d'applicazione della direttiva Bolkestein, come previsto dallo stesso decreto legislativo n. 59 del 2010, di recepimento della direttiva, che, al comma 4-bis dell'articolo 16, stabilisce che «Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano al commercio su aree pubbliche di cui all'articolo 27 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114»;

   le regioni hanno recepito le linee guida del decreto del Ministero dello sviluppo economico del 25 novembre 2020, ai sensi dell'articolo 181, comma 4-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge n. 77 del 2020, approvando così le modalità operative, per il rinnovo, fino al 31 dicembre 2032, delle concessioni di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche del territorio regionale in scadenza entro il 31 dicembre 2020;

   a fronte di un quadro normativo chiaro è inaccettabile che il settore del commercio su aree pubbliche, importante per l'economia nazionale, pur in vigenza di leggi, accordi, intese con Anci, associazioni di categoria, debba subire gli effetti di una disomogenea applicazione delle normative all'interno del territorio nazionale –:

   quali urgenti iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, al fine di un'applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale delle norme di cui in premessa, ponendo fine a qualunque disparità di trattamento tra operatori del settore del commercio su aree pubbliche nelle diverse zone d'Italia.
(4-08850)