ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08840

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 482 del 08/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021
D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/04/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/04/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08840
presentato da
PERCONTI Filippo Giuseppe
testo di
Giovedì 8 aprile 2021, seduta n. 482

   PERCONTI, SUT, VIANELLO, SCANU, MASI, PAPIRO, CARABETTA, PALMISANO, DEL SESTO, GIARRIZZO, CASA e D'ORSO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il Presidente Mario Draghi ha firmato il 2 marzo 2021 un nuove decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che detta ulteriori misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da Covid-19, prevedendo, dal 6 marzo al 6 aprile 2021, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l'eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità;

   il citato decreto prevede, inoltre, disposizioni maggiormente restrittive rispetto a quelle sin ora adottate – soprattutto per quanto attiene le cosiddette «zone rosse» – da applicare a numerose attività commerciali, quali ad esempio quelle dedicate ai servizi alla persona come parrucchieri e barbieri che dovranno rimanere chiuse. Rimarranno invece aperti, come di consueto, molti altri esercizi quali alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli;

   al fine di cercare di contenere l'ondata di contagi che sta crescendo pericolosamente dalla fine di febbraio, tali restrizioni sono state, poi, confermate dal decreto-legge n. 30 del 13 marzo 2021, che il Governo aveva approvato durante il Consiglio dei ministri che si era tenuto il 12 marzo 2021, introducendo una severa stretta dal 15 marzo 2021 fino a Pasqua;

   nel corso dell'emergenza epidemiologica – in un'Italia divisa tra zona arancione, rossa e gialla – i suddetti servizi alla persona sono stati ritenuti, insieme a supermercati, edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, attività di prima necessità e che garantiscono servizi essenziali, tali per cui se ne autorizzava l'apertura a prescindere dal colore della regione;

   tra i settori più colpiti, a causa delle restrizioni imposte della pandemia e dalle misure atte a contenerla, vi è, difatti, il sistema industriale italiano della cosmesi, in cui rientrano anche parrucchieri, centri estetici e barbieri, e che rappresenta una vera e propria eccellenza del Made in Italy, generando un fatturato di 10,5 miliardi di euro. In particolare, secondo Cosmetica Italia (Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche), «il fatturato globale ha segnato un -12,8 per cento rispetto al 2019, con un mercato interno in calo del 9,6 per cento. A soffrire di più è l'export a -16,5 per cento per un valore complessivo di 4 miliardi euro. I consumi totali perdono 1 miliardo rispetto al 2019: di questo, 500 milioni di euro persi nella profumeria, 200 milioni persi nei canali professionali di acconciatura ed estetica, 150 nelle vendite dirette e più di 100 milioni di euro persi nel mass market. Le imprese che rappresento registrano cali di fatturato per 1 miliardo e mezzo di euro, di cui 220 milioni nei canali professionali e 480 nei canali tradizionali, oltre ai 700 milioni di euro persi nelle esportazioni. Da non sottovalutare, infine, l'impatto occupazione negativo che il protrarsi delle misure restrittive potrebbe avere sui professionisti dell'intera filiera, mettendo a rischio più di 130 mila addetti»;

   è doveroso da parte del Governo fronteggiare con i dovuti strumenti il diffondersi delle varianti del Coronavirus – che, se non arginate repentinamente, rischiano di compromettere ulteriormente il – sistema sanitario nazionale, già duramente colpito dal protrarsi dello stato pandemico, altrettanto necessaria e urgente risulta essere la messa in atto di validi strumenti utili a fronteggiare l'insorgenza della crisi economica patita da lavoratori e imprese a seguito dei provvedimenti di chiusura –:

   se il Governo sia a conoscenza della possibilità che il settore citato in premessa venga fortemente danneggiato dalle nuove disposizioni che prevedono la chiusura di parrucchieri e barbieri nelle zone rosse, e se a fronte delle ragioni che hanno giustificato tale scelta, intenda adottare iniziative volte ad escludere le restrizioni per le suddette categorie.
(4-08840)