ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08834

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 482 del 08/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 08/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08834
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Giovedì 8 aprile 2021, seduta n. 482

   RAMPELLI. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   mentre si cerca di rilanciare in tutti i modi il commercio di «vicinato» e le attività commerciali locali, il comune di Borgofranco d'Ivrea va controcorrente, decidendo di avvalersi di Amazon per gli acquisti necessari agli uffici;

   come si legge in un comunicato stampa dell'amministrazione, il Comune piemontese acquisterà dalla piattaforma americana grazie ad un accordo tra il colosso del commercio on-line e Asmel, l'Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali che rappresenta il 44 per cento dei Comuni Italiani, che ha consentito di superare i tanti vincoli propri della pubblica amministrazione, oltre che quelli del sito di e-commerce, come la richiesta del saldo anticipato della merce e la non accettazione dello «split payment», il pagamento senza Iva, cui sono obbligati gli enti pubblici italiani;

   oltre all'aspetto puramente giuridico, che pone dubbi in merito alla legittimità del ruolo di Asmel quale centrale di committenza, secondo la tesi sostenuta dall'Anac, e avvalorata da una recente sentenza del Consiglio di Stato, secondo cui «per poter acquisire la qualifica di centrale di committenza o di soggetto aggregatore occorre che il soggetto sia non solo iscritto all'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti, ma anche all'elenco dei soggetti aggregatori», e Asmel non lo è, rileva un aspetto, forse più importante, sociale di difesa del commercio di prossimità, perché difendere il piccolo negozio significa impedire la desertificazione delle nostre città;

   dopo il commercio privato, Amazon è, infatti, riuscita ad aprire una breccia nella burocrazia italiana e approdare anche nella pubblica amministrazione, aggirando i tempi troppo lunghi e i prezzi più cari a cui avrebbe accesso tramite la procedura Consip;

   è a dir poco sorprendente che si consenta ad Amazon, già beneficiaria di condizioni fiscali vantaggiose e di accordi contrattuali opachi in materia di orari di lavoro e diritti dei lavoratori, la possibilità di incrementare ulteriormente profitti, già miliardari, più volte oggetto di indagini da parte delle autorità statunitensi ed europee per una lunga serie di comportamenti nocivi per la concorrenza e i consumatori, infiltrandosi anche negli uffici pubblici –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali immediate iniziative di competenza, anche di carattere normativo, intenda assumere a riguardo, con particolare riferimento alla possibilità delle pubbliche amministrazioni di accedere alla multinazionale Amazon per gli acquisti pubblici, fermo restando, ovviamente, la necessità di accelerare le procedure degli acquisti soprattutto per i piccoli comuni e superare i troppi vincoli propri della pubblica amministrazione.
(4-08834)