ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08794

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 479 del 01/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: SARRO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/04/2021
Stato iter:
17/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2021
CARTABIA MARTA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2021

CONCLUSO IL 17/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08794
presentato da
SARRO Carlo
testo di
Giovedì 1 aprile 2021, seduta n. 479

   SARRO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il tribunale civile di Roma, con sentenza n. 38405/2002, accoglieva il ricorso – promosso nel 1995 – dai signori Rega ed altri, condannando la Banca di Roma e Lupoli Gabriele alla restituzione delle somme in precedenza indebitamente trattenute;

   detta decisione veniva confermata dalla corte di appello di Roma con sentenza n. 1900/2011;

   in ragione della protrazione ingiustificata del giudizio, i medesimi ricorrenti invocavano l'equa riparazione contemplata dalla legge 24 marzo 2001, n. 89 (cosiddetta Legge Pinto);

   la corte di appello di Perugia, con decreto n. 6295 del 7 novembre 2017, riconosceva fondata la richiesta di risarcimento, condannando il Ministero della giustizia al pagamento, nella misura determinata nel medesimo decreto, dell'indennizzo per danno non patrimoniale in favore dei ricorrenti;

   a tutt'oggi, nonostante reiterati solleciti, ed a distanza di oltre 25 anni dall'avvio dell'azione giudiziaria originaria, a quanto consta all'interrogante, nulla sarebbe stato ancora corrisposto agli interessati –:

   quali siano le ragioni del ritardo di cui in premessa e quali correttivi si intendano attivare per consentire una sollecita liquidazione del dovuto, e più in generale, quali iniziative di competenza si reputi necessario adottare per definire un sistema di pagamento delle riparazioni dovute ai cittadini pregiudicati dalla irragionevole durata del processo.
(4-08794)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 dicembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 617
4-08794
presentata da
SARRO Carlo

  Risposta. — Con l'interrogazione parlamentare in esame si chiede di conoscere le ragioni del ritardo nella liquidazione delle somme riconosciute ai signori Rega ed altri a titolo di equa riparazione per la irragionevole durata del giudizio di merito che li ha visti coinvolti, e più in generale, le iniziative adottate per garantire un efficace sistema di pagamento degli indennizzi ex legge Pinto.
  Con specifico riferimento alla liquidazione del decreto richiamato dall'interrogante depositato in data 7 novembre 2017 dalla Corte di appello di Perugia, va rilevato che lo stesso non è stato ancora lavorato non essendo mai state acquisite al Protocollo – secondo le risultanze disponibili – le dichiarazioni relative ai ricorrenti e al procuratore antistatario richieste dall'articolo 5-
sexies della legge n. 89 del 2001 ai fini del pagamento.
  Al riguardo, l'articolo 5-
sexies della legge n. 89 del 2001 cit. (come introdotto dalla legge di stabilità 2016) dispone che sia obbligo del creditore di trasmettere all'amministrazione debitrice le dichiarazioni e la documentazione richieste dalla legge e che, in caso di mancato (od irregolare) assolvimento dei suddetti obblighi informativi, remissione dell'ordine di pagamento non è consentita e il termine di mesi sei riconosciuto alla pubblica amministrazione per adempiere non inizia a decorrere. È quanto accaduto nel caso oggetto della presente interrogazione parlamentare, in cui la mancata trasmissione da parte creditrice delle dichiarazioni richieste dalla legge, costituendo la trasmissione delle stesse «conditio iuris» per il successivo pagamento da parte della pubblica amministrazione, ha precluso l'emissione dell'ordine di pagamento e dunque la stessa lavorazione della pratica.
  Al fine di procedere alla liquidazione del dovuto, il Ministero provvederà ad informare con nota scritta il procuratore dei ricorrenti della necessità di trasmettere le dichiarazioni e la documentazione prescritte dalla legge.
  In linea generale, le misure che il Ministero della giustizia ha concretamente adottato al fine di evitare la mancata esecuzione di giudicati in danno dei cittadini e, correlativamente, l'incremento del debito pubblico in danno dello Stato, sono state individuate nell'atto di indirizzo politico-istituzionale per l'anno 2021. Tra gli obiettivi strategici indicati in tale atto programmatico rientra quello di rendere stabilmente più rapida la corresponsione delle somme liquidate a titolo di equa riparazione
ex legge Pinto in favore della persona che abbia subito un danno patrimoniale o non patrimoniale a causa dell'eccessiva durata di un processo.
  In data 18 febbraio 2020, è stato, intatti, sottoscritto un accordo di collaborazione, ex articolo 15 legge n. 241 del 1990, tra Ministero della giustizia e Banca d'Italia che, affidando a Banca d'Italia il compito di svolgere una parte delle attività inerenti la procedura di pagamento dei decreti Pinto, persegue il raggiungimento del risultato di abbattere o, quanto meno, ridurre in maniera significativa il debito Pinto, trattandosi di una prospettiva concretamente fondata sugli esiti positivi del precedente (analogo) accordo stipulato tra Ministero e Banca d'Italia nel 2015 e scaduto in data 31 dicembre 2018, la cui vigenza aveva determinato una consistente riduzione del debito di che trattasi (da euro 456 milioni al 1° gennaio 2015 ad euro 328 milioni al 31 dicembre 2018). Pertanto, il pieno ed effettivo avvio del nuovo accordo ha consentito a partire dagli inizi dell'anno in corso, e consentirà ancor più nei prossimi mesi, di imprimere maggior celerità all'esecuzione dei pagamenti ex legge Pinto.
  Si deve, inoltre, segnalare che per la medesima finalità di efficienza è stata potenziata la dotazione organica dell'Ufficio del ministero deputato all'attività in questione.
  Ulteriori iniziative volte ad assicurare un'accelerazione dei tempi di pagamento e, dunque, una rapida corresponsione degli indennizzi ex legge Pinto attengono all'adozione di soluzioni informatizzate.
  Trattasi di progetti (in avanzata fase di elaborazione), volti a rendere più celere lo scambio dei dati tra Ministero e Banca d'Italia ai fini dell'esecuzione della convenzione sottoscritta il 18 febbraio 2020 di cui sopra s'è detto, nonché a sperimentare l'impiego di sistemi di intelligenza artificiale che consentano la creazione automatica del fascicolo informatizzato sul Protocollo Calliope e il trattamento (in tutto o almeno in parte) dei dati per il pagamento.
  

La Ministra della giustizia: Marta Cartabia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

responsabilita' civile

doveri del cittadino

azione giudiziaria