ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08786

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 479 del 01/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: GIACHETTI ROBERTO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 31/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 31/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08786
presentato da
GIACHETTI Roberto
testo di
Giovedì 1 aprile 2021, seduta n. 479

   GIACHETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la casa circondariale di Savona, collocata nell'antico convento di Sant'Agostino, è stata soppressa nel 2015 poiché considerata inadeguata alle esigenze funzionali e istituzionali di un moderno complesso carcerario e anti economica, vista la modesta capacità ricettiva regolamentare ormai ridotta a 30 posti;

   la chiusura, avvenuta senza poter contare su una struttura alternativa, ha generato numerosi problemi nella gestione dei detenuti, un aggravio di lavoro per la polizia penitenziaria e maggiore pressione sugli istituti più vicini, in particolare sulle strutture di Genova «Marassi», Sanremo e Imperia;

   nell'autunno del 2016 il Ministero aveva richiesto al comune di Savona di individuare un'area, proponendo diverse soluzioni possibili, tra cui l'area di piazza del Popolo e Legino o, in alternativa alcune aree site nei comuni di Albisola e Albenga, ma senza ottenere concrete indicazioni;

   il Ministro della giustizia, in data 27 dicembre 2020, rispondendo ad una interrogazione della deputata Foscolo, ha riferito che l'ufficio tecnico del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha elaborato uno studio di prefattibilità per la realizzazione di un complesso penitenziario per 140 posti detentivi, individuando l'area delle ex-Officine Ferroviarie Rialzo, compresa tra il palazzo di giustizia e il torrente Letimbro;

   secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali, nel dicembre 2020, a fronte dell'istituzione di un tavolo tecnico d'intesa con il Ministero, la provincia e i comuni interessati, sarebbe invece emerso che la nuova struttura carceraria possa essere realizzata soltanto in Val Bormida, principalmente per l'esigenza di creare un complesso con spazi molto ampi per consentire ai detenuti di svolgere un'attività lavorativa interna ed esterna (ad esempio, la casa di reclusione di Sanremo Valle Armea, nata con il suddetto obiettivo, è ubicata in un contesto extraurbano e di isolamento, ma oggi riesce a offrire soli 4 posti di lavoro); tale indicazione sembrerebbe escludere ogni valutazione o approfondimento sulle località proposte nel territorio del comune di Savona e in altre località più vicine;

   le località proposte in Val Bormida risultano infatti essere distanti circa 30 chilometri da Savona e spostate verso l'interno, ai confini con il Piemonte; tale collocazione, ad avviso dell'interrogante, creerebbe inevitabili disagi e problemi ai parenti dei detenuti e una maggior difficoltà a realizzare quel modello di carcere improntato ad un'attività trattamentale e lavorativa finalizzata al reinserimento sociale, anche mediante una maggior applicazione delle misure alternative, come auspicato dal Ministro Cartabia nell'illustrazione delle linee programmatiche del dicastero;

   il Garante dei detenuti del Piemonte, Bruno Mellano, in una recente intervista, ha manifestato la sua contrarietà all'ipotesi di una struttura di grandi dimensioni, per giunta realizzata in una zona come la Val Bormida, lontana dalla città e dai servizi a cui dovrebbe fare riferimento;

   il 3 e 4 febbraio 2021 i tecnici del Ministero hanno svolto alcuni sopralluoghi in alcune aree site a Cengio e Cairo Montenotte; tra queste vi è anche l'area 2 dell'ex-Acna di Cengio, fabbrica chimica ora dismessa che nei passati decenni è stata causa di un disastro ambientale di notevoli dimensioni e la cui bonifica non risulta essere stata ancora ultimata, destando non poche preoccupazioni relativamente alla tutela della salute pubblica –:

   se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se corrisponda al vero che l'area individuata per la costruzione del nuovo complesso penitenziario ricada in Val Bormida;

   se non ritenga opportuno valutare la possibilità di procedere ad ulteriori verifiche e approfondimenti volti ad individuare un'area che insista sul territorio comunale di Savona o su una località in prossimità della fascia costiera, al fine di realizzare concretamente quel modello di struttura penitenziaria che favorisca il recupero e il re-inserimento sociale dei detenuti mediante l'attività trattamentale e lavorativa, interna ed esterna.
(4-08786)