ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08697

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 474 del 24/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: VARCHI MARIA CAROLINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/03/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/03/2021
Stato iter:
30/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2022
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2022

CONCLUSO IL 30/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08697
presentato da
VARCHI Maria Carolina
testo di
Mercoledì 24 marzo 2021, seduta n. 474

   VARCHI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il primo caso di variante nigeriana del virus è stato individuato in Sicilia, a Messina, e diagnosticata su un sedicenne originario della Guinea, peraltro fuggito da un centro di accoglienza con un altro minorenne straniero, anche lui risultato positivo;

   da una prima ricostruzione degli spostamenti dei ragazzi, fondamentale per precedere tempestivamente e accuratamente al tracciamento dei contatti stretti, il sedicenne africano sarebbe prima stato ospitato al centro di accoglienza di Caltanissetta e, risultato positivo al tampone, sarebbe stato isolato nel centro per la quarantena dei migranti a Pozzallo, dal quale si sarebbe allontanato per poi presentarsi spontaneamente qualche giorno dopo in una casa di accoglienza comunale per minori della città di Messina;

   come ha spiegato il professore Giuseppe Mancuso, responsabile della microbiologia dell'azienda universitaria messinese, «L'attenzione è alta perché sembra che questa variante sia insensibile al vaccino anticovid»;

   la variante nigeriana, di cui, in realtà, si sa ben poco, sta mettendo in allarme tutta Italia per via dei flussi migratori che già dall'inizio del 2021 fanno registrare numeri allarmanti e, con l'arrivo della bella stagione che favorirà la navigazione nel Mediterraneo, sono destinati a intensificarsi esponenzialmente;

   a fine febbraio 2021, gli sbarcati in Italia erano 4.536, poco meno del doppio rispetto ai primi due mesi del 2020, quando gli arrivi erano stati 2.359, e quasi 20 volte di più rispetto ai 262 dello stesso periodo del 2019; l'8 marzo, secondo l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), gli sbarchi erano saliti a 5.692 e i dati del Ministero dell'interno aggiornati all'11 marzo portano il totale a 5.996, in media quasi 87 persone al giorno, mentre nello stesso periodo nel 2020 erano stati 2.553 e 335 nel 2019;

   i viaggi della speranza che iniziano dal continente africano e che hanno come prima tappa le coste siciliane sono fenomeni in continuo aumento e in Nigeria, luogo in cui si è sviluppata la preoccupante variante, la campagna di vaccinazione non è ancora partita;

   in Sicilia, oltre alle varianti nigeriana e inglese, è stata sequenziata anche la variante sudafricana con il primo caso diagnosticato a Mazara del Vallo;

   oltre all'aspetto sanitario, che rischia di esplodere in una bomba sociale, c'è anche l'aspetto economico, considerato l'onere sempre più gravoso di ospitare e assistere migliaia di persone, mentre l'Italia sta cercando faticosamente di sopravvivere a una crisi economica senza precedenti che ha visto solo nel 2020 chiudere oltre 320.000 partite iva e quasi 450.000 occupati in meno, con un milione di persone scese sotto la soglia di povertà o in condizione di povertà assoluta –:

   quale sia la politica di gestione dei flussi migratori del Governo, con particolare riferimento alla strategia dei «porti aperti», soprattutto in considerazione delle particolari condizioni sanitarie e socio-economiche che attanagliano l'Italia;

   se non si ritengano necessari un efficace monitoraggio dei mari e dei confini, una cooperazione attiva con i principali Paesi di origine dei migranti, una ferma politica di rimpatri e una gestione europea dei flussi migratori mirata a una maggiore proporzionalità tra responsabilità e solidarietà degli Stati membri;

   se si intendano adottare iniziative per rivedere, e in quali termini, la gestione dei migranti che, pur risultati positivi al Covid-19, vengono lasciati liberi di allontanarsi dai centri per la quarantena e spostarsi sul territorio nazionale.
(4-08697)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 717
4-08697
presentata da
VARCHI Maria Carolina

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame – nel quale si segnala un caso di «variante nigeriana» del virus Covid-19 accertato in Sicilia nel mese di marzo 2021 – si rappresenta quanto segue.
  La prefettura di Messina ha riferito che il 9 marzo 2021 la polizia di Stato ha rintracciato due minori stranieri non accompagnati che si erano allontanati dall'
hotspot di Pozzallo (Ragusa), dove stavano effettuando il periodo di quarantena, Essendo risultati positivi al virus SARS-COV-2, in accordo con i servizi sociali del comune, sono stati ricoverati entrambi presso due distinti nosocomi cittadini.
  In particolare, uno dei due minori che era risultato positivo alla variante nigeriana del virus, in data 25 marzo 2021, al termine del periodo di quarantena e a seguito di negativizzazione, è stato trasferito in un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati a Messina,
  Più in generale, si assicura che il Ministero dell'interno rivolge la massima attenzione alla tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini, soprattutto nelle regioni che sono maggiormente esposte agli sbarchi, Al momento dell'arrivo, infatti, gli stranieri sono sottoposti ai necessari accertamenti sanitari e alle misure di quarantena, al fine di assicurare il contenimento della diffusione dei virus Covid-19.
  Per la sorveglianza sanitaria dei migranti giunti in modo autonomo attraverso le frontiere terrestri, già in data 26 maggio 2020 è stato sottoscritto con la croce rossa italiana un apposito accordo quadro, poi esteso anche ai migranti rintracciati lungo i confini terrestri.
  Solo al termine dello svolgimento del periodo di quarantena i migranti in possesso della certificazione sanitaria, se richiedenti asilo, sono trasferiti nel centri di accoglienza o, in caso contrario, sono espulsi, e se del caso, trattenuti in centri di permanenza per il rimpatrio.
  Sul piano più generale delle politiche migratorie, si evidenzia che l'Italia, nell'ambito dei negoziati per il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo, ha più volte ribadito in sede europea la necessità, per l'Europa, di disporre di strumenti di Governo delle migrazioni che siano imperniati su criteri di sostenibilità e solidarietà.
  In tale contesto, è stata inoltre ribadita la necessità di mettere a punto una forte strategia comune per intensificare i rimpatri dei migranti irregolari, anche attraverso un ruolo più incisivo dell'Unione, rafforzando nel contempo la collaborazione coi Paesi terzi mediante investimenti per sostenerne la crescita.
  Un'ulteriore direttrice che l'Italia sta costantemente affermando in sede europea concerne i partenariati Strategici che l'UE dovrebbe stipulare con i Paesi terzi di origine e transito dei flussi. In particolare, l'Italia ha sottolineato l'esigenza di iniziative politiche incisive dell'Unione europea con i principali Paesi del Nord Africa, a partire da Libia e Tunisia, nell'ambito dei quali prevedere azioni per il contrasto ai traffico del migranti, il controllo delle frontiere e la collaborazione in tema di rimpatri.

  Nella medesima prospettiva di attenzione alle esigenze concrete di cooperazione in chiave di sviluppo coi Paesi terzi, va evidenziato come sia fondamentale rendere rapidamente operativo il nuovo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale dell'Unione europea, che costituisce un modello chiave di collaborazione per allentare la pressione migratoria verso gli Stati membri più esposti, facendo il miglior uso possibile delle risorse finanziarie europee riservate alla migrazione.
  Da un punto di vista strettamente operativo, assume particolare rilievo l'attività di controllo delle frontiere. Al riguardo, con particolare riferimento all'attuazione del Regolamento Ue sull'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), l'Italia ha fornito il proprio contributo nazionale in termini di personale, distinto in impieghi di lungo periodo (biennale) e di breve periodo (quadrimestrale).
  Per quanto attiene alla cooperazione di polizia con i Paesi terzi in materia migratoria, proseguono i programmi di assistenza tecnica, che si sostanziano nella fornitura di beni e servizi per migliorare le capacità operative delle forze di polizia. Nella stessa ottica va avanti la collaborazione nell'attività di formazione per le forze di polizia di Costa d'Avorio, Nigeria, Libia e Tunisia.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ivan Scalfarotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

condizione economica

malattia infettiva

aiuto sociale