ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08687

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 23/03/2021
LOMBARDO ANTONIO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 23/03/2021
PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 23/03/2021
FIORAMONTI LORENZO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 23/03/2021
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 31/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 31/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08687
presentato da
MURONI Rossella
testo presentato
Martedì 23 marzo 2021
modificato
Mercoledì 31 marzo 2021, seduta n. 478

   MURONI, CECCONI, LOMBARDO, PALAZZOTTO, FIORAMONTI, FUSACCHIA. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il territorio di Gela ha ospitato per molti decenni il più grande polo petrolchimico europeo, subendo un pesante inquinamento di aria, suolo, acque superficiali e di falda e catena alimentare, nonché dell'area marina prospiciente, venendo riconosciuto come sito di interesse nazionale per le bonifiche e area ad elevato rischio di crisi ambientale della regione Sicilia;

   lo stato di salute della popolazione residente risulta seriamente compromesso, come mostrato da una vasta gamma di studi, fra i quali il Progetto Sentieri, il sistema permanente di sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nei siti di interesse nazionale, realizzato dall'Istituto superiore di sanità, su mandato del Ministero della salute, e altre indagini;

   a tal proposito si evidenzia un articolo «A Gela in 15 anni sono nati 450 bambini malformati. Ma sulle loro vite è calato il silenzio» pubblicato, il 16 marzo 2021, dall'Espresso nel quale si legge: «Al di là delle cause, una cosa è certa: a Gela sono centinaia i casi di bambini nati con malformazioni. Secondo un primo studio condotto dal professore Bianca insieme a Fabrizio Bianchi, responsabile dell'unità di ricerca epidemiologica del Cnr di Pisa, tra il 2003 e il 2008 a Gela sono nati 222 bambini con malformazioni. Questo studio è stato aggiornato lo scorso anno esaminando i dati raccolti dal 2010 e il 2015, con altri 203 bambini nati con malformazioni congenite». A Gela «emergono eccessi statisticamente significativi per le anomalie dei genitali e per le anomalie urinarie e totali. Per le anomalie cardiovascolari e degli arti l'eccesso è significativo nel confronto con il dato italiano. La prevalenza di ipospadie (problemi agli organi genitali) è di 46,7 casi ogni 10.000 abitanti, in eccesso statisticamente significativo di 1,7 e 2,3 volte in confronto al dato medio europeo e italiano, rispettivamente». Questi gli unici numeri che hanno un timbro di scientificità, nonostante gli stessi studi sottolineino che «l'impossibilità di un recupero sistematico dei casi portatori di anomalia diagnosticata tra le interruzioni di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale infausta ha obbligato a considerare solo le anomalie tra i nati. La conseguenza principale di questo limite è la sottorappresentazione delle malformazioni»;

   è del tutto evidente che in questo quadro, il dato sanitario meglio indagato e più preoccupante è il significativo eccesso della prevalenza di malformazioni alla nascita nei residenti a Gela rispetto a quanto si osserva nelle altre popolazioni indagate. Vi è ampio consenso nella comunità scientifica sul ruolo causale dell'inquinamento ambientale dell'area di Gela nel determinare l'eccesso delle malformazioni in esame in questa comunità –:

   a che punto siano le opere di bonifica in corso a Gela, che cosa rimanga da fare e quali e quanti siano i fondi finora stanziati e utilizzati;

   se gli sforzi in atto siano adeguati, o non sia opportuno prevedere un'iniziativa straordinaria di risanamento ambientale;

   se le strutture sanitarie dedicate alla salute materno-infantile siano adeguate o vadano potenziate;

   se il Governo non ritenga indifferibile assumere, per quanto di competenza, un impegno ad hoc a favore delle famiglie dei bambini colpiti da queste malformazioni.
(4-08687)