Legislatura: 18Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Primo firmatario: VOLPI LEDA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SPESSOTTO ARIANNA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 23/03/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 23/03/2021
LEDA VOLPI e SPESSOTTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la situazione dei Casinò italiani desta allarmanti preoccupazioni sotto molteplici profili, dal punto di vista occupazionale e, più in generale, di indebitamento costante a causa delle restrizioni imposte alle attività a causa a della pandemia. Indebitamento che si ripercuote sui bilanci degli enti territoriali di riferimento;
il comparto è rimasto chiuso dall'8 marzo sino a metà giugno 2020, per poi chiudere nuovamente a fine ottobre, situazione tuttora perdurante almeno fino al 6 aprile 2021. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi del 2 marzo 2021 infatti, fino al 6 aprile 2021 «Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti ad attività differente» (articolo 20);
in particolare, il Casinò di Sanremo (del quale è socio unico il comune) versa in una situazione di crisi insostenibile, maturando perdite ingenti: 20 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e nei primi tre mesi del 2021 almeno 10 milioni di euro. Somme che in definitiva si tradurranno in mancati servizi alla cittadinanza;
con parere favorevole del Sottosegretario per la salute Zampa del Governo «Conte II» si era dato «semaforo verde» alle riaperture dei casinò in tempi brevi, sottoponendo l'attività a una serie di protocolli stringenti onde minimizzare il rischio contagi;
l'attività di giuoco d'azzardo praticata nei casinò è autorizzata dallo Stato e rappresenta un argine al giuoco illegale, ponendosi inoltre ai confini del territorio italiano in modo da prevenire trasferte verso i casinò della Costa Azzurra e per attrarre giocatori dall'estero: in tale contesto e in forza dei protocolli sanitari stringenti e della prevenzione già effettuata a Sanremo (attrezzature per la rilevazione della temperatura, plexiglas ai tavoli, e altro) è anche preferibile al «giuoco legale» praticato nei bar e nelle sale gioco;
la casa da giuoco sanremese a fronte delle chiusure si ritrova a versare ugualmente l'imposta sugli intrattenimenti (nel 2020 pari a 2,6 milioni di euro) e la tassa di concessione governativa annuale pari a 539 mila euro;
il Governo «Conte II» ha stanziato 150 mila euro di ristori per le perdite subite in favore del Casinò di Sanremo: tale cifra, a quanto consta agli interroganti, non risulterebbe versata –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza della grave situazione in cui versano i casinò italiani e in particolare il casinò municipale di Sanremo e quali iniziative di competenza intendano adottare per assicurare immediato ristoro per le perdite subite, a partire dai 150 mila euro già stanziati;
quando il Governo riterrà di consentire aperture in sicurezza, quali garanzie a tutela dei lavoratori dei casinò intenda prevedere e se ritenga di adottare iniziative per ristorare le case da giuoco in relazione ai tributi annuali versati nonostante i lunghi periodi di «stop» imposti ex lege.
(4-08681)