ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08680

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: ALBANO LUCIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 23/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08680
presentato da
ALBANO Lucia
testo di
Martedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   ALBANO e FRASSINETTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di agosto 2020 è stato siglato il cosiddetto «patto della mascherina» che ha permesso a «Fca Italy» di produrre circa 27 milioni di mascherine chirurgiche al giorno, colmando da sola oltre la metà del fabbisogno quotidiano nazionale e, grazie all'accordo stretto con il commissario straordinario pro tempore Domenico Arcuri, «Fca Italy» si è occupata della fornitura complessiva a tutte le scuole italiane di circa 11 milioni di mascherine chirurgiche giornaliere;

   sulle mascherine prodotte da Fca e distribuite nelle scuole italiane già nel mese di gennaio 2021 sono nate numerose perplessità in quanto i test di laboratorio certificano che le suddette mascherine «non soddisfano i requisiti di norma». Una scoperta che ha fatto preoccupare le famiglie italiane, che si sono viste infilare negli zaini dei propri figli mascherine marchiate Fca, peraltro scomode, strette e maleodoranti come lamentato da molti studenti e genitori;

   alla scuola media Marconi di Porto Sant'Elpidio risultano essere immagazzinate da mesi almeno 25.000 mascherine in uno sgabuzzino, (50 cartoni da 500 dpi ciascuno), in attesa di essere smaltite e sostituite con dispositivi adeguati;

   i genitori degli alunni della scuola media Marconi che, per evitare lo spreco, hanno provato a utilizzare le mascherine dichiarano: «abbiamo provato a usarle noi le mascherine, per non buttarle, ma l'odore è intollerabile»; gli stessi hanno poi indirizzato una raccomandata alla dirigente scolastica Ombretta Gentili, la quale ha dichiarato alla stampa locale: «alle scuole vengono consegnati tir di mascherine che hanno invaso i nostri plessi, i genitori pressano ogni giorno le nostre segreterie per lamentarsi e le mascherine maleodoranti finiscono nella pattumiera. La scuola ha sempre portato avanti progetti per promuovere la sostenibilità e la salvaguardia del pianeta. Si sono organizzati flash mob, laboratori e percorsi con i ragazzi. Per tale ragione è paradossale quanto è accaduto, sprechi e carichi d'immondizia»;

   il problema di tali presìdi si è registrato in diverse località – ad esempio risultano mascherine maleodoranti a Savona, a San Marccello (AN), nelle scuole di Paese (TV), ad Alessandria – da cui si evince essere quindi una questione che rileva su tutto il territorio nazionale –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative intenda porre in atto, anche al fine di provvedere al ritiro e allo smaltimento delle mascherine e all'invio di prodotti idonei.
(4-08680)